Rilevatore del censimento

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Rilevatore : Titolo di studio?
Cittadino : Laurea in lettere.
Rilevatore : Ah, da come ha compilato il questionario avrei detto fosse analfabeta.


Il rilevatore del censimento è tra gli impiegati pubblici quello che lavora di più: dai 4 ai 6 mesi ogni 10 anni.

Un perfetto rilevatore del censimento 2011.


Il bando e il concorso

I rilevatori vengono assunti mezzo concorso truccato un anno prima del censimento, quando nessuno ne è a conoscenza. Se un anno dopo non ce ne sono abbastanza, quelli che mancano vengono scovati dall'Istat tra le liste dei fancazzisti del censimento 2001, tirati giù dal letto e fatti partecipare a forza a un nuovo concorso finto.

Il censimento comincia da lì, ma non si sa dove finisce.

Il bando di concorso per rilevatori del censimento pone le seguenti pregiudiziali:

  1. Disporre di almeno un diploma, non importa se comprato, fotocopiato da quello di vostra sorella o di partecipazione a una gara di dama. E non importa nemmeno se ne avete due.
  2. Disporre di una perfetta padronanza della lingua italiana, quindi se siete soliti tenerla chiusa a chiave nel ripostiglio e usarle violenza va benissimo.
  3. Disponibilità a utilizzare mezzi propri e a proprie spese, dalla macchina al motorino alle scarpe.
  4. Essere in grado di utilizzare gli strumenti informatici (saper inviare un sms di 30 parole col T9 senza utilizzare vocali in 6 secondi netti non è considerato valido al fine della selezione).
  5. Non essere impossibilitati a contrattare con la Pubblica Amministrazione, pertanto i cittadini comuni privi di collusioni mafiose sono esclusi a priori.

Il bando prevede l'invio di una raccomandata AR al Comune, ma se non ci sono dubbi sulla raccomandata ci si fa qualche domanda su chi sia questa AR, la quale si rivelerà poi la prima della graduatoria. Se non siete raccomandati, potete tranquillamente spedire il modulo via fax, tenendo tuttavia presente che il fax del Comune non funziona. Altrimenti mezzo mail certificata dal vostro medico di famiglia.

La graduatoria

Un rilevatore che finge di sapere da dove iniziare la compilazione.

Per essere ammessi alla graduatoria provvisoria e soprattutto a quella finale, il bando di concorso prevede il seguente punteggio:

  1. Titoli
    • Laurea specialistica o vecchio ordinamento: 3
    • Altri diplomi universitari, compresa quindi la laurea triennale: 2
    • Laurea CEPU: -1
  2. Precedente esperienza nel censimento (solo per chi ha almeno 10 anni), in contesti statistici o nei seggi elettorali, insomma in qualsiasi cosa riguardi l'imboscamento pubblico
    • Tanta: 3
    • Un po' di meno: 2
    • Poca: 1
    • Cos'è un censimento?: -2 (i livelli di esperienza devono essere tutti rigorosamente certificati, sempre dal vostro medico di famiglia)
  3. Voto del diploma (di quello della laurea non gliene frega un cazzo)
    • Dal fottuto secchione: 8
    • Alla capra miserabile: 0
    • Diploma comprato: 16

In caso di parità di punteggio tra due candidati, vince quello che ha più parenti che lavorano in municipio.

Se allo scadere del termine si va in Comune a chiedere di poter vedere la graduatoria, l'addetto andrà un secondo nello sgabuzzino blindato dell'ufficio a fingere di consultarla, per poi uscirne due secondi dopo e comunicarvi che su 15 posti disponibili voi siete sedicesimi.

Quindi, dopo avergli dato un'occhiata da raccomandata con avviso di rigatura della macchina, l'addetto vi assicura che, nel caso qualcuno dei 15 rinunci, magari perché finito a lavorare direttamente nell'ufficio del sindaco, vi richiameranno loro.

Dopo averlo mandato a cagare col linguaggio dei muti, ve ne uscite dall'ufficio prendendo già in mano le chiavi della macchina, e non per aprire la macchina.

La formazione del rilevatore

Una rilevatrice che tenta di distogliere l'attenzione di un anziano dalle sue tette.

Consiste nella presentazione dei coordinatori, che coordineranno ciascuno un gruppo che va dai 2 ai 17 rilevatori, a seconda della loro capacità organizzativa e dell'incapacità dei rilevatori, e nella consegna di 12 chili di manuali da leggere a casa. Il tutto può durare dai 10 ai 15 minuti, a seconda delle domande idiote poste dai neorilevatori, tipo:

« Ma quando ci pagate? »

La risposta è:

« Vi facciamo firmare il contratto tra due giorni, e dopo un mese vi diamo un 20% di acconto. Il saldo a fine censimento. »

Al che i rilevatori incominciano a viaggiare di immaginazione, a comprarsi i regali di Natale e ad accendere mutui.

Il coordinatore

Se subito sembra quello alle dirette dipendenze del responsabile (solitamente il primo geometra inutile del Comune, a sua volta dipendente dal dirigente di settore, il primo ingegnere inutile del Comune, a sua volta dipendente dal sindaco, il primo cittadino inutile del Comune) o meglio suo figlio o sua figlia, alla prima occasione si dimostra per quello che è davvero: se maschio, un tipo che passa il tempo a provarci con le rilevatrici; se femmina, una tizia che passa il tempo a telefonare al suo ragazzo. L'aspetto comune a entrambi è il non sapere assolutamente cosa bisogna fare.

Il lavoro del rilevatore

Compito del rilevatore, a questo punto, è fare tutto ciò che nessuno ha mai avuto voglia di fare in centocinquant'anni: censire gli italiani. Considerato quanto lo pagano, passa subito la voglia anche a lui.

Il primo giorno al centro di raccolta si ha tutto l'entusiasmo di una ragazzina che sta per perdere la verginità, ma già alla fine della giornata si avrebbe voglia di infilarsi una cintura di castità.

I questionari

Tipici vecchi in fila al centro di raccolta.

Ideati da un sociopatico con manie complottistico-spionistiche e redatti da un nerd mancato, sviluppano quasi subito nel rilevatore la sindrome del cestino, patologia consistente nel trattare la carta del questionario come immondizia, anche nella versione online.

La gente che consegna il questionario al centro di raccolta

Essendo possibile compilare il questionario sul web, consegnarlo in posta e soprattutto essendo valido farselo da soli, al centro di raccolta arriveranno solo vecchi che non avranno nemmeno aperto la busta e stranieri che non sanno una parola di italiano, figurarsi capire il questionario.

Dopo aver perso mezz'ora a capire che il questionario non è neanche il loro ma quello della vicina di casa invalida, si aspetta che l'anziano telefoni alla suddetta vicina, che naturalmente ha il telefono staccato, per cui si incomincia a rispondere alle domande a caso, il tutto sempre con la massima gentilezza e velocità possibili, pur di andare a prendersi subito un caffè al distributore del centro anziani, dove il centro di raccolta è ubicato.

Se il cittadino preferisce compilarlo online, e se il sistema SGR (Sistema Generalmente Rotto) finalmente funziona e gli permette di loggarsi, il rilevatore incomincia a digitare sulla tastiera, in questo caso in modo ancora più aleatorio, tanto quello non vede cosa sta scrivendo. Il tutto impiegandoci il doppio del tempo che se avesse scelto di farlo a mano.

A questo punto, si rilascia la ricevuta: stampata con la stampante o compilata a mano come la ricetta di un dottore, basta che la firma del rilevatore risulti incomprensibile, così da non essere rintracciato alla resa dei conti.

La consegna a domicilio

La classica anziana pronta a chiamare i carabinieri.

Come per chi consegna le pizze, e visto che se ne deve andare in giro a sue spese e a sue suole, il rilevatore assume ben presto una faccia da quattro stagioni, quando dovrà suonare tutti i campanelli di un palazzo di 45 famiglie alla ricerca dell'unica alla quale il postino non ha consegnato il plico, perché il destinatario è morto da sei mesi o perché gliel'ha tirato dietro.

A questo punto, se gli hanno aperto il cancello, se gli hanno aperto anche il portone e non hanno ancora chiamato i carabinieri, esibisce il suo tesserino di riconoscimento rigorosamente privo di foto per non spaventare l'utenza, entra in un appartamento qualunque come un ladro e chiede dove diavolo sia finito il tizio a cui deve consegnare la busta. Se non lo sbattono fuori dal palazzo a calci, perché naturalmente il vicino di casa non ha mai sentito nominare il tizio in questione, decide di lasciare il questionario nella prima buca delle lettere in cui riesce a infilarlo.

La registrazione in SGR

Finito lo sporco lavoro di galoppino che si prende pure gli insulti da parte di gente sconosciuta, torna al centro di raccolta con i piedi che fanno male e strane manie omicide, quindi si siede al PC, si logga se possibile, registra tutti i questionari delle sezioni appartenenti alla sua zona di competenza, corrispondente al quartiere più popoloso della città (la zona di ogni rilevatore è sempre più popolosa di quella dell'altro), compila i modelli riepilogativi, aggiorna le liste anagrafiche, chiude i questionari e li manda affanculo uno dopo l'altro.

I tipi di rilevatore

Essendo estratti in modo non casuale dalla graduatoria, bensì con sistema preferenziale, tra i rilevatori ci può finire un po' di tutto, essendo i parametri di scelta basati su logiche del tutto insondabili.

I modelli di rilevatore maggiormente riscontrati sono ad ogni modo i sottostanti, in qualunque città italiana ci si trovi:

  • La ragazza universitaria, che sia studentessa o meno: già ansiosa di fare tutto per bene ancora prima di iniziare, tra tutti è di conseguenza la più probabile suicida. È in assoluto la più gentile e disponibile con l'utenza, tanto da ritrovarsi ben presto lo sportello pieno di gente (sempre i vecchi) mentre gli altri sono già alla decima pausa. Si preoccupa di telefonare a chiunque abbia dimenticato di rispondere a qualche quesito o abbia inserito nella lista anche il cane, passando così più tempo al telefono che non fuori a fumare con gli altri, visto che non esiste il "questionario perfetto" ma solo quello "compilato da schifo".
  • Il trentenne: maschio, impiegato part-time da qualche parte, con problemi di calvizie precoce, è quello che sembra aver capito tutto fin da subito, fin dall'invio della raccomandata, e al quale tutti gli altri si rivolgono non essendo riusciti invece a capirci una beata cippa, quindi i coordinatori per primi. Ovviamente è un bluff, giacché si tratta in realtà del più stressato, tanto che alla fine del censimento non avrà più una vita sociale e i capelli nemmeno sulla maglia.
  • La signora disoccupata: quasi sempre laureata fallita, fallisce miseramente anche in questo campo, essendo solita passare il tempo chiedendo spiegazioni a destra e manca, senza mai capire le risposte, soprattutto quelle sui questionari. Considerate le sue attitudini, le sue sezioni saranno le ultime ad essere censite e la sua persona la più evitata.
  • L'anziano: cinquantenne, disoccupato e padre di famiglia, veterano dei concorsi pubblici, fa tutto in modo sbagliato affinché gli tolgano al più presto un numero sufficiente di sezioni da permettergli di andare al più presto al bar a parlare di calcio.
  • Il fancazzista operativo: solitamente maschio, perché solo i maschi riescono a far finta di lavorare dando l'impressione di stare facendo tutto loro, è in perenne movimento tra i PC e gli sportelli, ma come il coordinatore riesce al massimo a lavorarsi qualche rilevatrice carina. A qualsiasi domanda sul da farsi o richiesta di aiuto gli rivolgiate, la sua risposta sarà sempre e immancabilmente:
« Fregatene, fai finta di niente. Anzi, mi dai il tuo numero, nel caso dovessi chiederti qualcosa sul lavoro? »
Il rilevatore fancazzista operativo spiega a una cittadina dove mettere il numero di telefono.
  • Il fancazzista tout court: indipendentemente dal sesso, tale individuo non si vede mai al centro di raccolta, figuriamoci in giro per la sua zona. Mentre tutti gli altri, mediamente, lavorano 8 ore a settimana, lui ne fa 2. Mentre tutti gli altri, mediamente, hanno 5-600 questionari da smaltire, lui ne ha 100. Mentre sui tavoli del centro di raccolta i questionari evasi degli altri si accumulano fino al soffitto, i suoi si accumulano allo stesso modo, ma da evadere. Se qualche coordinatore cerca di richiamarlo all'ordine, non risponde al telefono, o si presenta al centro dicendo
« Sono appena stato a pranzo con l'assessore... »
  • Il calabrese: appartenente di solito alla categoria sopracitata, anche se donna, non si è ancora riusciti a capire come sia possibile che sul totale dei rilevatori di un Comune questo tipo di rilevatore sia presente sempre nella percentuale del 20%, che si trovi in Lombardia o in Calabria. Di qui la locuzione, conosciuta in ogni centro di raccolta italiano, di "quote calabresi".

La firma del contratto

A questo punto, circa un mese dopo aver iniziato a lavorare, avviene la firma del contratto. Solo allora il rilevatore, anche il più sveglio, si accorge che forse l'hanno fregato.

Responsabile : Quando abbiamo detto dopo un mese, per l'acconto, intendevamo un mese dopo la firma del contratto.
Rilevatore : In parole povere, quando?
Responsabile : A Natale. In parole poverissime.

Il contratto prevede un rapporto di lavoro autonomo di natura occasionale, un po' come quello tra cliente e prostituta, mentre il compenso è su base forfetaria e su altezza infima.

Conclusione del censimento

Alla fine delle operazioni del censimento, vale a dire febbraio, o meglio marzo, o forse aprile, il rilevatore riceverà quindi un bonifico di 1500 euro circa, al netto dell'acconto, cioè meno di tutto quello che ha già speso per comprarsi un paio di scarpe nuove e un nuovo cellulare a Natale.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Essendo numerosi gli intestatari che si dimenticano di firmare il questionario, ed essendo il rilevatore poco propenso ad andarli a cercare uno per uno, costui diventa ben presto uno dei più abili falsificatori di firme sulla piazza.
  • Per ragioni di opportunità, nell'aiutare il cittadino alla compilazione il rilevatore fa finta che i quesiti facoltativi sulla salute non esistano nemmeno.
  • Per le stesse ragioni, il rilevatore ha il potere di decidere quando siete nati, quando vi siete sposati, quanto siete ignoranti e di farvi fare un lavoro di merda.

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