Raggio della morte
Il raggio della morte è un'arma segreta di cui si è vociferato nella prima metà del Novecento. Da una testimonianza di Mazinga Z, che l'ha provata sulla sua
corazza, sembrerebbe che gli alieni dispongano di qualcosa del genere, ma questo ci interessa il giusto, ossia nulla. Quello che ci preme sapere è se questa terribile arma[citazione necessaria] sia mai stata fabbricata sulla terra, in quale struttura segreta è eventualmente custodita e, soprattutto, quanto costa.
A quanto risulta da un autorevole manuale militare, sembrerebbe l'unico oggetto che possa garantire all'esercito del male la definitiva conquista del mondo, anche se, pur facendone a meno, il gruppo Bilderberg non se l'è cavata per niente male.
VAFFANCULO IN CULO
VAFFANCULO IN CULO
Marconi
Tra gli ipotetici autori del raggio della morte figura anche lo scienziato italiano più in vista dell'epoca, Guglielmo Marconi. Egli fu incaricato e finanziato da Benito Mussolini, che desiderava un'arma che conferisse all'Italia un ruolo di predominio nello scacchiere militare mondiale e, come ebbe lui stesso a definirla, che fosse "una supposta, temprata dall'acciaio fuso, nel culo del mondo". Marconi ebbe un colloquio col Duce al matrimonio di sua nipote Bernardina.
- Duce: “Lei, e un manipolo di fidi, porterà a compimento tale impresa. Roma ha bisogno di nuovi eroi.”
- Marconi: “Ma non ho ben capito cosa devo fare.”
- Duce: “Colpirà il nemico con la virile folgore italica!”
- Marconi: “Ma di che diavolo sta parlando?”
- Duce: “Voglio un raggio... anzi, tre raggi intrecciati tra loro, uno verde uno bianco e uno rosso, in grado di annientare il nemico a distanza!”
- Marconi: “Ma un raggio del genere è stato solo teorizzato, non so se...”
- Duce: “Me ne frego! Non sono tempi per mollicci tentennamenti, lo faccia e basta!”
La testimonianza del successo dell'impresa si trova in un libro[1] scritto da Rachele Mussolini, consorte del Duce, che afferma di avere assistito ad una dimostrazione in cui, a causa di una forza misteriosa, si bloccavano improvvisamente tutte le automobili presenti sulla Roma-Ostia. Tale affermazione non può che essere vera, ancora oggi le auto si bloccano quotidianamente sull'Ostiense, sul grande raccordo anulare e sulle principali vie consolari attorno alla capitale. Evidentemente la macchina è ancora in funzione.
Secondo i bene informati, Marconi avrebbe poi distrutto i progetti dopo un colloquio personale con papa Pio XI, informato del fatto che il raggio poteva causare l'aborto.
La situazione odierna
L'ossessione di riuscire a fabbricare l'arma continua a tormentare il sonno delle migliori menti del pianeta. Tecnicamente è già possibile far esplodere una corazzata con un raggio di questo tipo, ma si cerca di evitare perdite umane e quindi, si studiano raggi che riescano solo a bloccare i mezzi, senza nuocere ai trasportati (il "problema velivoli" si affronterà nella fase 2). Oggi i numerosi esperimenti vengono svolti su alcuni volontari ed animali di vario genere, gli effetti collaterali vengono costantemente monitorati ma, a volte, qualche cavia scappa dal laboratorio e finisce che un criceto incazzato, a sei zampe, alto due piani, ti va a spuntare dove meno te l'aspetti. Anche Brunetta non poteva certo essere così di suo. Tra quelli sugli umani che destano maggior allarme troviamo:
- propensione alla licantropia,
- bipolarismo xenofobo (alternando fasi da ebreo a naziskin),
- tendenza a scattare foto ogni 2 secondi,
- orchite,
- propensione a diventare un elettore berlusconiano,
- sporadiche apparizioni della Madonna vestita da cosacco che impugna una spada di legno.
Qualcuno dirà che è stupido cercare di realizzare qualcosa di nocivo per la razza umana, questo è vero, ma il cammino della scienza non deve essere fermato e comunque, come ci ha insegnato il caso AIDS, "se prima non ti inventi la malattia, chi te la paga poi la cura?"