Obiezione di coscienza

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L'obiezione di coscienza è il rifiuto di un soggetto giuridico dotato di autonomia patrimoniale e potere decisionale limitato al suo proprio settore specifico di competenza di ottemperare a un dovere imposto dall'ordinamento giuridico, da parte di chi ritiene gli effetti che deriverebbero dall'ottemperanza contrari alle proprie convinzioni ideologiche, morali, religiose, politiche; peptidicamente parlando. Colui che pratica tale opzione viene definito obiettore di coscienza.

Chiaro, no? Facciamo tutti un applauso a Wikipedia.

Un obiettore di coscienza sei te, quando ti stai cacando sotto ma sei in pubblico e non te la senti di farla perché ti vergogni.

Complimenti per il senso civico e la moralità. Facciamo tutti un applauso a te.

Storia

« Potrei or andare in guerra, certamente che potrei. Ma preferisco stare a casa a giocare alla Play. »
(Fabio Vittore)

Avete presente Hitler? Ecco, allora non avete capito. Mi sa che ci vuole un altro applauso di incoraggiamento.

Annus domini CCXCV: Massimiliano, figlio del veterano Fabio Vittore, epoca in cui la legge romana stabiliva l'obbligatorietà del servizio militare, si rifiuta di arruolarsi nell'esercito. Per tale ragione il 12 marzo di quell'anno viene condannato dal proconsole Dione e giustiziato. Aveva, al momento dell'esecuzione, ventun anni, tre mesi, diciotto giorni e due coglioni girati.
Dagli atti del processo leggiamo a chiare lettere che si rifiutava di fare il servizio militare per ragioni di coscienza.
Dione disse: «Fa' il militare».
Massimiliano rispose: «Col cazzo».

Con la piena integrazione della Chiesa all'interno dell'Impero, in seguito all'editto di Costantino del 313 d.C., si verificò una vera e propria inversione di tendenza. Il Concilio di Ares (314 d.C.) stabilì l'obbligo anche per i cristiani di prestare servizio militare.
Sapete: c'era un calice da trovare.

« Cari fratelli romani riuniti a Roma nel nome di Dio: c'è un calice da cui ha bevuto Gesù. Non sappiamo dove ma, divinamente ispirati, sappiamo che c'è. Andate là fuori a cercarlo e non esitate ad ammazzare a randellate chiunque non vi sappia indicare la giusta via: solo chi è nella casta purezza di Cristo vi mostrerà il percorso. »
(Prima regola del Fight for Christ Club)

Dunque, con il Concilio di Ares, l'obiezione di coscienza al servizio militare viene a mancare: bisogna uccidere, volenti o nolenti, perché bisogna trovare il calice.
Sembrava impossibile trovare quel calice, ma bisognava agire. Nel nome di Dio e dell'Amaro Montenegro.

Tipologie di obiezioni di coscienza

Obiezione di coscienza medica

Un medico su dieci è obiettore di coscienza. Fino a quando non gli dai la mazzetta.

Per i medici è prevista l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG): introdotta in Italia dalla legge 22 maggio 1978 n. 194. Il medico può esercitare l'obiezione in qualsiasi momento, ma voi a questo punto ricordatevi che siete in Italia e provate a far cadere accidentalmente a terra una bella mazzetta. Et voilà, potete spuntare la voce "aborto" dalla lista delle cose da fare.
Maledetti pervertiti, vi meritate un altro applauso.

Obiezione di coscienza del paziente

Per i Testimoni di Geova le trasfusioni di sangue sono vietate dalle loro convinzioni religiose. Il tuo sangue è vita, merito divino, per cui tu sei Dio e quindi occhio a non tagliarti ché altrimenti vai all'inferno.

Obiezione di coscienza all'obiezione di coscienza

Paradossalmente, è legittimo aspettarsi che un obiettore di coscienza possa arrivare al punto tale di obiettare alla propria obiezione di coscienza. Obiettando ad un obiezione di coscienza, si ha una doppia negazione, quindi un affermazione, quindi un obiettore di coscienza che obietta alla propria obiezione di coscienza NON è obiettore di coscienza. Chiaro, no?

Intervista ad un obiettore di coscienza

Terenzo Bossi, obiettore di coscienza intervistato da Nonciclopedia.

Nonciclopedia è sempre in prima linea quando si tratta di dare la voce a meritevoli intellettuali: la nostra redazione ha intervistato il giovane Terenzo Bossi: esponente del POC (Partito degli Obiettori di Coscienza), attivista, filologo e curatore della veste grafica di www.ciaoamigos.it.

- Nonciclopedia: “Partiamo subito con la prima domanda: coscientemente parlando, a che cosa lei si oppone?”
- Terenzo Bossi: “Ciascuna parola ha il proprio peso specifico.”
- N: “E dunque?”
- TB: “Sono ad esempio contrario a fare la spia. Non lo ritengo eticamente corretto.”
- N: “Quindi, mettiamo caso lei assista ad un omicidio. Non testimonierebbe?”
- TB: “Coscientemente, mi oppongo con fermezza a ciascun tipo di processo. Ritengo che nessun essere umano possa giudicare un altro essere umano.”
- N: “Non le sembra un tantino eccessivo?”
- TB: “Il vino che sto bevendo?”
- N: “No, il fatto che nessuno possa essere giudicato. Non esisterebbe giustizia!”
- TB: “Ottima osservazione. Mi limito a risponderle con un brindisi: a lei.”
- N: “Ci racconti qualcosa della sua vita.”
- TB: “Mi sono sempre opposto fermamente a quanto non mi andava bene. Non ho mai frequentato la scuola, ad esempio. Mia madre continuava a ripetermi che se alzarmi al mattino presto mi faceva pesare il culo era solo un problema mio. Ma chiaramente non aveva capito nulla: io trascendo, vado al di là di piccole banalità come la scuola. I miei mi spedirono in collegio, ma ritengo sbagliato cercare di standardizzare pensieri e mentalità di diversi individui. Ero già pronto a dar fuoco a quell'edificio, solo che a quel punto mi sono scoperto contrario alla violenza come forma di protesta. In realtà capii subito che, coscientemente parlando, la protesta era il mezzo sbagliato. Bisognava accettare le cose o rifiutarsi di accettarle o accettarle con rifiuto? Ho fatto un sondaggio: il 2% della popolazione dice "accettarle con rifiuto" mentre il resto del mio condominio non ha capito la domanda. Scusa, ho perso il filo del discorso.”
- N: “Mi stava parlando del collegio.”
- TB: “Ah, chiaro. Beh, abbandonai il collegio. Tornai a casa e da allora, semplicemente, mi oppongo.”
- N: “A che cosa?”
- TB: “A tutto quello che non mi va a genio.”
- N: “Tipo?”
- TB: “Tipo tutto.”
- I: “Sei un bastian contrario, insomma.”
- TB: “Non mi piace quando si usano le etichette.”
- N: “Ti piacciono le tette?”
- TB: “Da bambino mi hanno maltrattato.”

Voci correlate