Nonnotizie:Enrico Letta silurato, prende il suo posto Matteo Renzi, che passava di lì per caso
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14 febbraio 2014
Roma - A seguito della riunione dei delegati del PD tenutasi ieri pomeriggio, Enrico Letta si è dimesso stamane in favore di Matteo Renzi: ma cosa ha portato a questo improvviso cambio di rotta all'interno del Partito Democratico? In esclusiva per Nonciclopedia, ecco una breve ricostruzione delle ultime frenetiche ore nei palazzi della politica.
12 febbraio 2014, ore 14:46
Telefonata fra il segretario del PD e il Presidente del Consiglio:
- E. Letta: “Pronto?”
- M. Renzi: “Sì, ciao, Enrico, chiamavo così, per dire, sai...”
- E. Letta: “Per la milionesima volta: NO, non te lo lascio il Governo.”
- M. Renzi: “Ha ha! Io al Governo, figurati! Chiamavo solo per chiedere se magari potevi aiutarmi a firmare qualche fogl/”
- E. Letta: “Ci hai già provato, con il giochetto della falsa lettera di dimissioni, ora scusa ti lascio che devo andare, ciao.”
12 febbraio 2014, ore 16:28
Tefonatata fra Renzi e Napolitano:
- M. Renzi: “Oilà, nonno Napo! Come va la salute? Si sentono gli acciacchi della vecchiaia? Serve un giovane brioso e frizzante al Quirinale?”
- G. Napolitano: “In nome del popolo italiano, fottiti.”
- M. Renzi: “Ha ha, che simpatico vecchietto! Sarebbe un vero peccato se il PD votasse l'impeachment... Che faresti se mi presentassi come nuovo premier?”
- G. Napolitano: “Farei un monito a tornare ai valori costituzionali, come sempre.”
12 febbraio 2014, ore 16:29
Telefonata fra Renzi e Letta:
- M. Renzi: “Non ci crederai mai, Napolitano mi ha appena chiamato e mi ha implorato di prendere le redini del Governo, la situazione è critica, non c'è tempo da perdere, presto!”
- E. Letta: “No.”
- M. Renzi: “Ma non senti le folle inferocite nelle piazze, l'atmosfera di guerra civile?”
- E. Letta: “No.”
- M. Renzi: “Sicuro sicuro?”
- E. Letta: “È inutile, per mandarmi via dovresti avere la maggioranza alla segreteria del PD e in Parlamento.”
- M. Renzi: “Bella lì, ti richiamo domani!”
- E. Letta (fra sé): “Ha! Crede davvero che siano tutti pronti a tradirmi!”
- M. Renzi (fra sé): “Ha! Crede davvero che domani lo richiami!”
12 febbraio 2014, ore 17:20
Renzi convoca i suoi fedelissimi:
- M. Renzi: “Graziano, convoca per domani una riunione d'emergenza della segreteria di partito!”
- G. Delrio: “Sì, maestro.”
- M. Renzi: “Dario, prepara gli striscioni, i coriandoli e lo spumante.”
- D. Nardella: “Sì, maestro.”
- M. Renzi: “Maria Elena, scrivi ai delegati di partito i complimenti sinceri da farmi una volta eletto.”
- M. E. Boschi: “Sì, maestro.”- M. Renzi: “Paolo, trovami un cane da tenere in braccio durante le foto, che così tiriamo su un po' di voti.”
- P. Gentiloni: “Chiedo a Berlusconi se ci presta Dudù?”
- M. Renzi: “Ma sì, e piglia pure Empy, il cane di Monti, che così ripristiniamo le larghe intese.”
- P. Gentiloni: “Lei è un genio, signore.”
- M. Renzi: “Lo so, Paolo, lo so.”
13 febbraio 2014, dalle 9:00 alle 11:15 circa
Tutti i principali leader politici convergono a Roma, prevedendo lo strappo, i corridoi della Camera brulicano di deputati pluriassenteisti che vedono per la prima volta il loro luogo di "lavoro", i giornalisti corrono qua e là, Renzi dà il via all'"Operazione Faccia Da Culo", nome in codice O.F.D.C; incontra, nell'ordine:
- M. Renzi: “Allora, che fai, sali sul carro del vincitore? Posso sperare nei voti della Nuova Destra di Centro?”
- A. Alfano: “Si chiama "Nuovo Centro Destra", il mio partito.”
- M. Renzi: “Sì, vabbé, tanto non lo conosce nessuno.”
- A Alfano: “Comunque sì, basta che mi lasci i miei ministri e non fai tornare Berlusconi, vent'anni passati a leccargli il culo mi hanno già fatto la bocca abbastanza amara, e visto che ora nella cuccia di Arcore ci dorme Dudù, io dovrei dormire all'aperto.”
- M. Renzi: “Non ti preoccupare, sarà un governo di soli PD e Nuovi Democratici di Centro!”
- A. Alfano: “NUOVO - CENTRO - DESTRA”
- M. Renzi: “Buongiorno, presidente!”
- S. Berlusconi: “Weilà, giovane! Allora, si fa?”
- M. Renzi: “Certo che sì!”
- S. Berlusconi: “Mi riporti in Parlamento e mi fai la riforma della Giustizia come eravamo rimasti d'accordo?”
- M. Renzi: “Che fa, dubita? Sarà un governo di soli PD e Forza Italia!”
- S. Berlusconi: “Bravo ragazzo, tu sì che farai carriera!”
- P. F. Casini: “I patti li sai già, l'unica cosa che conta è che il PD rinunci a legalizzare il matrimonio gay e che Vendola se ne stia fuori, per il resto va bene.”
- M. Renzi: “Ovvio, amico, sarà un governo di soli PD e UDC, e come diciamo noi cattolici, che il Signore ce la mandi buona!”
- N. Vendola: “I patti li sai già, l'unica cosa che conta è che il PD accetti di legalizzare il matrimonio gay e che Casini se ne stia fuori, per il resto va bene.”
- M. Renzi: “Ovvio, compagno, sarà un governo di soli PD e SEL, e come diciamo noi comunisti, Hasta la revoluziòn, siempre!”
- N. Vendola: “Hasta la victoria, siempre.”
- M. Renzi: “Vabbè, ci siamo capiti.”
Beppe Grillo (per telefono)
- M. Renzi: “Hey, Beppe, ti va di fare un Governo?”
- B. Grillo: “VAFFANCULO!”
- M. Renzi: “Guarda che io potrei anch/”
- B. Grillo: “SIETE CIRCONDATI! SIETE MORTI! VAFFANCULO, VAFFANCULO!”
- M. Renzi: “E se vi offrissi sei ministeri e la presidenza del Senato?”
- *Prende la cornetta Casaleggio*: “Allora diciamo che valuteremo caso per caso...”
13 febbraio 2014, ore 15:06
Direzione PD:
- M. Renzi: “Buongiorno a tutti, sarò breve: l'Italia ha bisogno di un uomo nuovo al comando e quell'uomo, eccolo qua! *Indica se stesso*”
- La platea: “Bravo! Bravo! Tutti con te! Tutti con te!”
- S. Fassina: “Ma non dovremmo prima indire un congresso e una votazione, per decidere il nostro candidato premier? E siamo sicuri che lo statuto permetta di avere contemporaneamente le cariche di primo ministro, segretario, sinda/”
- M. Renzi: “Mi scusi, ma lei chi è?”
- S. Fassina: “L'hai già fatta, questa battuta, non fa più ridere, piutto/ *si spegne il suo microfono*”
- M. Renzi: “Dev'esserglisi rotto il microfono. Vabbè, vorrà dire che ne ricompreremo un altro. Ci sono domande?”
- G. Civati: “Dov'è finito Letta? Non dovrebbe essere lui ad esporre all'assemblea i motivi delle sue dimissioni?”
- M. Renzi: “Oh, che barba, ancora che pensate a Letta! Letta appartiene al passato, il PD deve guardare al futuro, dobbiamo essere un partitio smart, un partito cool, un partito 2.0!”
- La platea: “Bravo! Bravissimo!”
- M. Renzi: “E allora via, la strada è lunga da percorrere, insieme costruiremo un'Italia più meritocratica, libera dal giogo dello statalismo e di un sistema di tassazione insostenibile, un'Italia in cui gli italiani possano essere fieri di essere italiani!”
- La platea: “Bravissimo! Bravissimo! PRE-SI-DEN-TE! PRE-SI-DEN-TE! PRE-SI-DEN-TE!”
- G.Cuperlo (alzando timidamente la mano): “Ma... Pensavo... Non è un programma un po' poco di sinistra?”
- M. Renzi: “Uuuh! Siamo nel 2014 e ancora a ragionare in termini di destra e sinistra! Basta, non se ne può più! Ci vuole rinnovamento, rinnovamento!”
- La platea: “Sììì! Urrà per il presidente! PRE-SI-DEN-TE! PRE-SI-DEN-TE! PRE-SI-DEN-TE!
*Partono i fuochi d'artifico, cade una pioggia di coriandoli su Renzi ed entra il corpo di ballo del PD”
14 febbraio 2014, dalle ore 10:00 in poi
Letta si è dimesso, Napolitano ha iniziato le convocazioni dei gruppi politici per la nomina del nuovo Presidente del Consiglio: quale sarà l'esito delle consultazioni? La tensione si taglia con un coltello.