Gianni Cuperlo

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« 'Mmazza che bbòna quella! Me sa che cambio partito! »
(Gianni Cuperlo su Mara Carfagna e dedizione al PD)
« Io voto Cuperlo perché è una persona competente e seria, che lavora per il bene del partito! »
(Elettore medio di Cuperlo, che fino a un mese prima non sapeva manco chi fosse e che faccia avesse)
« Io voto Bersani perché è una persona competente e seria, che lavora per il bene del partito! »
(Lo stesso elettore esattamente un anno prima)
« VAI GIANNI!! FALLI NERI! SIAMO TUTTI CON TEEEEEEEE!! GIANNI! GIANNI! GIANNI! GIANNI! »
(Silvio Berlusconi esprime la sua preferenza su chi debba essere il suo futuro avversario.)
« Sinistra, sinistra, sindacati, Berlinguer. »
(Gianni Cuperlo esalta le folle con la sua oratoria infuocata.)

Gianni Cuperlo, detto anche Giovanni Cuperlo (studio televisivo di Lilli Gruber, 10 maggio 2013 - ...) è un famoso politico italiahahahahaha, ahahahaha ahahahahah ahahahahah ahahahahahaha.
Ehm, scusate. Allora, dicevamo che Cuperlo è un famoso politico ohohohohoahahahahahaha.
Insomma: Gianni Cuperlo è uno.

Biografia

« Renzi cornuto! »
(Gianni Cuperlo dalla folla durante un comizio di Renzi, prima di fuggire)

A metà 2013, Massimo D'Alema poteva dirsi estremamente soddisfatto.
I suoi sforzi avevano dato frutto: in pochi mesi erano arrivati primi senza vincere alle elezioni (traduzione: "avevano perso"[1]), avevano silurato Prodi alle elezioni da Presidente della Repubblica, avevano rieletto Napolitano, avevano dovuto scendere a patti con il PDL di Berlusconi per formare un governo. Il mondo appariva tutto roseo e bello.
Ma a tutti i giorni di sole si succedono giorni di tempesta. Una nera nuvola squarciò il bel cielo azzurro[2] delle Larghe Intese: il Congresso. Due tristi figuri avevano messo gli occhi sulla dirigenza del Partito Democratico: uno aveva la faccia tosta di voler dire qualcosa di sinistra, l'altro (sacrilegio!) voleva addirittura farla vincere. La situazione era francamente drammatica. Neppure il neosegretario Guglielmo Epifani, pur essendo persona energica e carismatica[senza fonte], era riuscito ad arginare questa deriva. Urgeva correre ai ripari. Ne andava del buon nome del Partito Democratico, perdiana!
Sicché, pensa oggi e pensa domani, tra una gita in barca e una presentazione d'un libro a Roma, un bel giorno Massimone nostro arrivò a un'illuminazione. Corse alla sua fucina, prese in mano gli strumenti del mestiere e cominciò a scolpire e a modellare. In pochi giorni forgiò il candidato ideale: un uomo di buone maniere, con una solida tradizione di sinistra, colto e presentabile, con la forza trascinante di una tastiera rotta. E Massimo gli diede il nome di "Gianni Cuperlo" e gli scolpì i capelli. Poi lo vestì e gli costruì un passato (nato a Trieste nel '61, laureato a Bologna, vivente a Roma[3], sposato e con figli[4], un lungo trascorso nella giovanile del Partito Comunista). Infine gli soffiò dentro il Verbo e lo mandò nel mondo. E Massimo D'Alema vide che era cosa buona e giusta.

In seguito, Gianni Cuperlo s'impegnò alacremente per le primarie del Partito Democratico, dimostrando una grinta e una determinazione da far spavento ai più rudi guerrieri vichinghi. I suoi avversari parlavano di lui sottovoce, temendo che egli li potesse sentire e, di conseguenza, punirli. Le folle adoranti lo trasportavano in giro per l'Italia, e raccoglievano lembi dei suoi vestiti, che hanno poteri miracolosi. Aveva anche delle groupie, di quelle che hanno il suo poster in camera e si toccano pensando a lui. Tutto ciò avveniva con grande disappunto del gruppo dirigente del Partito Democratico, che cominciava a pensare se questo signor Cuperlo non fosse, in effetti, troppo esuberante.
E il celeberrimo intuito dell'Apparato non venne smentito neanche questa volta: alle primarie degli elettori, l'arroganza e la spavalderia di Cuperlo furono duramente punite[5]. Infatti venne surclassato dal più posato e riflessivo Matteo Renzi. In alcune regioni, venne sorpassato addirittura da Pippo Civati. In altre regioni ancora venne superato[6] anche da Gianni Pittella, un tizio così sfigato che mi sono dimenticato persino di citarlo qui sopra. Alcune regioni vennero create in modo da permettere che Cuperlo fosse superato anche da Dario Franceschini (che stavolta manco si era candidato), Carlo Conti, Yanez de Gomera, Letizia Moratti, Giovanni Rana, Saddam Hussein e addirittura dal signor Gianni Cuperlo, un omonimo pensionato residente a Limbiate (provincia di Monza), con la passione per la pesca e per le gite in montagna.
Cuperlo ha preso la sconfitta con molta dignità: i suoi prossimi progetti consistono nell'individuare le mosse giuste per eclissarsi e non far parlare più di sé, anche se forse non servirà un grandissimo sforzo. Va' che fortunello...

Il nome

Molte persone si sentono in imbarazzo, perché non sanno mai bene se si pronuncia Cùperlo o Cupèrlo (o addirittura Cupérlo). Una commissione di accademici della Crusca ha stabilito che ognuno può pronunciarlo come si vuole, ma che il nome, curiosamente, debba essere obbligatoriamente pronunciato come Gìanni. Tale disposizione è stata recepita anche dal Parlamento Italiano e dal Consiglio d'Europa, e così sarà nell'eternità dei secoli.

Curiosità

  • Per via del suo aspetto algido e mitteleuropeo, Cuperlo ha partecipato a molti film sulla II Guerra Mondiale nei panni dell'ufficiale tedesco raffinato ma crudele.
  • I sostenitori di Cuperlo si definiscono cuperlativi. No, purtroppo non è una battuta.
  • Va a fare la spesa abitualmente nelle Cuuperative.

Note

  1. ^ Fonte: Novissimo dizionario bersanese-italiano, seconda edizione, Genova, ed. Crozza, 2013
  2. ^ Ogni riferimento a Forza Italia è privo di fondamento. Oh, veramente, ve lo giuro! Non sto scherzando! Okay, sì, è vero, stavo scherzando.
  3. ^ Per dargli un'aria interregionale.
  4. ^ Già che c'era, D'Alema scolpì anche loro.
  5. ^ Certo, la colpa fu anche dei malvagi elettori infiltrati, ma il grosso lo fece l'arroganza eccetera.
  6. ^ O, come direbbero alcuni simpaticoni, cuperato.