Babaco: differenze tra le versioni

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|nome= Babaco
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Il '''babaco''' è un [[Manuali:Creare un ibrido|ibrido]] naturale tra due specie di arbusti affini alla papaya: il ''Carica papaya'' e lo ''Scarica mango''. Quindi, deve la sua esistenza ad un incredibile coincidenza di eventi favorevoli, non ultimo il fatto che la papaya è una gran [[troia]] ed ha sempre il ricettacolo esposto all'[[impollinazione]] di chicchessia. <br /> Il frutto si presenta come un siluro pentagonale di ragguardevoli dimensioni (può arrivare a 50 cm), la forma è quella del peperone, la polpa ricorda quella del [[melone]] bianco, il sapore invece è più simile al [[luccio]]. <br /> [[Molti]] saranno sorpresi di apprendere che esiste, [[qualcuno]] sarà passato davanti ad una frutteria e non l'ha considerato per niente credendolo un [[cetriolo]] troppo grosso e sfaccettato, [[tanti altri]] mangiano la [[macedonia]] pronta del [[supermercato]] e pensano che nasca già così nella vaschetta. <br /> Per gli amanti della [[natura]] è qualcosa di veramente affascinante, è la conferma che se metti due specie viventi vicine, anche se non si parlano, prima o poi trombano.

{{Quote|{{Dimensione|110%|Ma c'era davvero bisogno di parlare del.. come si chiama?!... del babaco?}}|Utenti perplessi sulla necessità di farci un articolo.}}

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{{Quote|{{Dimensione|130%|Ma perché nun ve fate 'na bella fiamminga de cazzi vostri?}}|[[Alter ego]] dell'autore sfuggito al controllo.}}

Per chi non è mai pago di sapere, l'occasione di conoscere il babaco è comunque ghiotta<ref>l'occasione... non il babaco!</ref>.
{{Spazio|all=1}}
== Origini ==
[[File:coltivatore di babaco.jpg|thumb|left|280px|Il criminale internazionale (e contadino part-time) Macedonio Orozco nella sua piantagione in [[Bolivia]].]]
La pianta del babaco è originaria della foresta pluviale montana delle basse Ande in [[Ecuador]] e [[Bolivia]]. Per secoli gli [[NonNotizie:Scoperta nuova tribù Indios in Amazzonia|indios del Río Desaguadero]] hanno chiamato il suo frutto ''"mhë pë so napë shípo"'', che significa ''"quel coso lungo che non sa di un cazzo ma lo mangiamo per fame"''. Dovemmo aspettare che passasse da quelle
parti [[Che Guevara]] con la sua cricca per fare la sua conoscenza. In effetti il primo approccio fu quello di usarli per allenarsi a sparare col [[fucile di precisione]], ne buttavi giù dieci e vincevi una razione di gallette di mais. <br /> Come scientificamente dimostrato, la galletta di mais in assenza di acqua '''"fa la mappazza"''' (fenomeno che provoca alla lunga disidratazione e arresto cardio-respiratorio). [[Nessuno]] si era però reso conto che le borracce erano praticamente vuote. El Che, accortosi dell'imminente tragedia, rivolse un appello ai valorosi soldati:

{{Quote|{{Dimensione|130%|Compañeros, quiero un hombre que tiene los cojones!}}|El Che ai suoi fidi.}}

Il caporale Olegario Cortázar, da sempre distintosi per audacia, addentò la polpa di un babaco e la trovò sorprendentemente dissetante. Peccato che avevano già sparato a tutti i babaco in circolazione e dodici soldati morirono lo stesso, praticamente il 30% dell'intera forza bellica. Alcuni storici pensano che proprio questo episodio abbia compromesso la riuscita dell'impresa.<br /> Per diversi anni nessuno si è più interessato al babaco, vuoi perché di frutta buona in giro ne trovi parecchia, vuoi perché [[Dio]] l'ha piazzato nel [[buco del culo]] del [[mondo]].

== Coltivazione ==
[[File:donne che parlano dei babaco.jpg|thumb|rught|280px|Negli anni '80 in Italia lo coltivarono in molti.]]
Negli [[anni '80]] l'[[Italia]] era in pieno boom economico e la frutta esotica tirava parecchio. Già, sembra impossibile che sia esistito un tempo in cui una famiglia italiana, anche di ceto medio, potesse permettersi di comperare un babaco a 5000 lire invece di 10 kg di mele, eppure è successo<ref>io c'ero!</ref>. Oggi se vuoi mangiare un [[kiwi]] devi tagliare il [[caffè]] per due giorni. <br /> L'importazione però non bastava a coprire l'enorme richiesta, il babaco era diventato uno [[status symbol]] e le donne uscivano dalla frutteria ostentandolo in mano, come con la [[baguette]]. Cosa ne facessero poi... (forse come con la baguette). <br /> Si arrivò alla coltivazione. Essendo un ibrido il frutto non ha semi, quindi l'unica maniera di ottenere il prodotto è quella di mettere una pianta femmina e una maschio vicine. Si possono mischiare le due specie necessarie a piacimento, in un caso si otterranno dei frutti giallo-verdi, nell'altro verdi-giallo. Il sapore invece varierà, dal luccio alla trota salmonata (oppure saprà di copertone se nelle vicinanze c'è una macchina col motore acceso). Fu un successo! (per un paio di anni).
[[File:babaco ogm.jpg|thumb|left|350px|Un turpe scienziato mostra orgoglioso la sua creazione: il BabacOGM. A destra: un esperimento sfuggito di mano.]]
Quelli che avevano sognato di arricchirsi, togliendo la vigna per dedicarsi alla coltivazione del babaco, ebbero un brutto risveglio. Il frutto scese molto di prezzo (fino a costare poco più di una [[banana]]) e sparì dal mercato. Ancora oggi, il mio vicino di campagna ci ripensa e piange, soprattutto se sono io a ricordarglielo<ref>qui ci starebbe bene una risata sadica!</ref>. <br /> Secondo fonti bene informate, in alcuni laboratori segreti sparsi per il mondo, oggi si stanno studiando dei babaco ogm. Lo scopo è quello di potenziare la capacità di attecchimento della pianta nelle zone desertiche ed aumentare le dimensioni del frutto. Obiettivo della [[FAO]] (che ha finanziato il progetto) è quello di sconfiggere [[Miss Italia|la fame nel mondo]] oppure, nel caso gli affamati muoiano prima, rivendere il tutto ai militari per usarli come ogive per missili.

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== Alimentazione umana ==
[[File:bambini alle prese col babaco.jpg|thumb|right|350px|Puoi mascherarlo come ti pare, un babaco resta un babaco.]]
Il frutto, {{s|apprezzat}} {{s|idoneo per l'alimentazione umana}} discretamente commestibile, può vantare {{citnec|eccellenti valori nutrizionali|e=da verificare}} (ma si guarda bene dal farlo per pudore).

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Ad ogni modo, ai bambini piace... non tantissimo... diciamo all'incirca, se uno insiste un paio di giorni alla fine lo mangiano.

== Test: Sei pronto per il babaco? ==

<abc>Prima di sapere cos'era, il nome ''Babaco'' ti faceva pensare a
|Un calciatore brasiliano.
|Un gioco d'azzardo con le carte fatto a [[Siracusa]].
|Un demone sumero della IV dinastia.
</abc>

<abc>Incontri un babaco per strada
|Sterzi prontamente per evitare di schiacciarlo, credendolo un petardo inesploso.
|Ne approfitti per grafitare il sottoscocca dell'auto.
|Ti fermi e lo raccogli, domani andrai allo stadio e potrebbe servirti.
</abc>

<abc>Inviti gente a cena e loro portano un babaco al posto dei mignon
|Gli dici che la cena si è bruciata e li inviti ad andarsene.
|Li fai cenare ma nel cellulare gli cambi la categoria da ''Amici'' a [[Rompicoglioni]].
|Gli pisci nel brodo.
</abc>

<abc>Scopri che nella macedonia del ristorante ci hanno messo il babaco
|Chiami i NAS.
|Scateni una rissa e ti dilegui nella confusione.
|Chiedi di conoscere il [[cuoco]] e lo prendi a sediate.
</abc>

===Risultato===
<abcresult>Il tuo approccio al ristorante:
|'''Consumatore prudente''': Guardi con diffidenza i nuovi cibi, quel coso ti sembra strano ed inviti il cameriere a metterselo nello [[Culo|sgombera-pranzi]]<br />
|'''Consumatore impavido''': Non disdegni di assaggiare la "specialità della casa" ma spesso lo rimpiangi, soprattutto col babaco.<br />
|'''Politico''': Lo mangi di gusto, chiedi il bis e te ne fai incartare altri otto, promettendo al titolare di occuprti di quella questione in sospeso con la ASL.<br />
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== Note ==
{{Riquadro
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|larghezza=100%
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|testo={{{1|Cioè, stai davvero leggendo le '''♪♫note♫♪'''?? Pazzesco!! Sei proprio un babaco!!}}}
}}
{{Note}}

== Voci correlate ==
*[[Kiwi]]

[[Categoria:Frutta]]
[[Categoria:Alimentazione]]

Versione delle 16:58, 29 set 2012

Babaco
[[File:|220px]]
Babaco (Carica pentagona Heilbornii)
Classificazione scientifica
Regno Piante
Famiglia Stranezze della natura
Genere Forse è un frutto

Il babaco è un ibrido naturale tra due specie di arbusti affini alla papaya: il Carica papaya e lo Scarica mango. Quindi, deve la sua esistenza ad un incredibile coincidenza di eventi favorevoli, non ultimo il fatto che la papaya è una gran troia ed ha sempre il ricettacolo esposto all'impollinazione di chicchessia.
Il frutto si presenta come un siluro pentagonale di ragguardevoli dimensioni (può arrivare a 50 cm), la forma è quella del peperone, la polpa ricorda quella del melone bianco, il sapore invece è più simile al luccio.
Molti saranno sorpresi di apprendere che esiste, qualcuno sarà passato davanti ad una frutteria e non l'ha considerato per niente credendolo un cetriolo troppo grosso e sfaccettato, tanti altri mangiano la macedonia pronta del supermercato e pensano che nasca già così nella vaschetta.
Per gli amanti della natura è qualcosa di veramente affascinante, è la conferma che se metti due specie viventi vicine, anche se non si parlano, prima o poi trombano.

« Ma c'era davvero bisogno di parlare del.. come si chiama?!... del babaco? »
(Utenti perplessi sulla necessità di farci un articolo.)
« Pensavo che interessarsi degli emarginati fosse in qualche modo nella mission. »
(Autore perplesso sulla perplessità del farci un articolo.)
« Ma perché nun ve fate 'na bella fiamminga de cazzi vostri? »
(Alter ego dell'autore sfuggito al controllo.)

Per chi non è mai pago di sapere, l'occasione di conoscere il babaco è comunque ghiotta[1].

Origini

Il criminale internazionale (e contadino part-time) Macedonio Orozco nella sua piantagione in Bolivia.

La pianta del babaco è originaria della foresta pluviale montana delle basse Ande in Ecuador e Bolivia. Per secoli gli indios del Río Desaguadero hanno chiamato il suo frutto "mhë pë so napë shípo", che significa "quel coso lungo che non sa di un cazzo ma lo mangiamo per fame". Dovemmo aspettare che passasse da quelle parti Che Guevara con la sua cricca per fare la sua conoscenza. In effetti il primo approccio fu quello di usarli per allenarsi a sparare col fucile di precisione, ne buttavi giù dieci e vincevi una razione di gallette di mais.
Come scientificamente dimostrato, la galletta di mais in assenza di acqua "fa la mappazza" (fenomeno che provoca alla lunga disidratazione e arresto cardio-respiratorio). Nessuno si era però reso conto che le borracce erano praticamente vuote. El Che, accortosi dell'imminente tragedia, rivolse un appello ai valorosi soldati:

« Compañeros, quiero un hombre que tiene los cojones! »
(El Che ai suoi fidi.)

Il caporale Olegario Cortázar, da sempre distintosi per audacia, addentò la polpa di un babaco e la trovò sorprendentemente dissetante. Peccato che avevano già sparato a tutti i babaco in circolazione e dodici soldati morirono lo stesso, praticamente il 30% dell'intera forza bellica. Alcuni storici pensano che proprio questo episodio abbia compromesso la riuscita dell'impresa.
Per diversi anni nessuno si è più interessato al babaco, vuoi perché di frutta buona in giro ne trovi parecchia, vuoi perché Dio l'ha piazzato nel buco del culo del mondo.

Coltivazione

Negli anni '80 in Italia lo coltivarono in molti.

Negli anni '80 l'Italia era in pieno boom economico e la frutta esotica tirava parecchio. Già, sembra impossibile che sia esistito un tempo in cui una famiglia italiana, anche di ceto medio, potesse permettersi di comperare un babaco a 5000 lire invece di 10 kg di mele, eppure è successo[2]. Oggi se vuoi mangiare un kiwi devi tagliare il caffè per due giorni.
L'importazione però non bastava a coprire l'enorme richiesta, il babaco era diventato uno status symbol e le donne uscivano dalla frutteria ostentandolo in mano, come con la baguette. Cosa ne facessero poi... (forse come con la baguette).
Si arrivò alla coltivazione. Essendo un ibrido il frutto non ha semi, quindi l'unica maniera di ottenere il prodotto è quella di mettere una pianta femmina e una maschio vicine. Si possono mischiare le due specie necessarie a piacimento, in un caso si otterranno dei frutti giallo-verdi, nell'altro verdi-giallo. Il sapore invece varierà, dal luccio alla trota salmonata (oppure saprà di copertone se nelle vicinanze c'è una macchina col motore acceso). Fu un successo! (per un paio di anni).

Un turpe scienziato mostra orgoglioso la sua creazione: il BabacOGM. A destra: un esperimento sfuggito di mano.

Quelli che avevano sognato di arricchirsi, togliendo la vigna per dedicarsi alla coltivazione del babaco, ebbero un brutto risveglio. Il frutto scese molto di prezzo (fino a costare poco più di una banana) e sparì dal mercato. Ancora oggi, il mio vicino di campagna ci ripensa e piange, soprattutto se sono io a ricordarglielo[3].
Secondo fonti bene informate, in alcuni laboratori segreti sparsi per il mondo, oggi si stanno studiando dei babaco ogm. Lo scopo è quello di potenziare la capacità di attecchimento della pianta nelle zone desertiche ed aumentare le dimensioni del frutto. Obiettivo della FAO (che ha finanziato il progetto) è quello di sconfiggere la fame nel mondo oppure, nel caso gli affamati muoiano prima, rivendere il tutto ai militari per usarli come ogive per missili.


Alimentazione umana

Puoi mascherarlo come ti pare, un babaco resta un babaco.

Il frutto,

discretamente commestibile, può vantare eccellenti valori nutrizionali[da verificare] (ma si guarda bene dal farlo per pudore).

Valori nutrizionali Per quintale
Forfora 15 g
Manganese 7 g
Grassi unti 25 g
Intonaco 13 g
Vit. B Boh!
Vit. E Eeeh?

Ad ogni modo, ai bambini piace... non tantissimo... diciamo all'incirca, se uno insiste un paio di giorni alla fine lo mangiano.

Test: Sei pronto per il babaco?

<abc>Prima di sapere cos'era, il nome Babaco ti faceva pensare a |Un calciatore brasiliano. |Un gioco d'azzardo con le carte fatto a Siracusa. |Un demone sumero della IV dinastia. </abc>

<abc>Incontri un babaco per strada |Sterzi prontamente per evitare di schiacciarlo, credendolo un petardo inesploso. |Ne approfitti per grafitare il sottoscocca dell'auto. |Ti fermi e lo raccogli, domani andrai allo stadio e potrebbe servirti. </abc>

<abc>Inviti gente a cena e loro portano un babaco al posto dei mignon |Gli dici che la cena si è bruciata e li inviti ad andarsene. |Li fai cenare ma nel cellulare gli cambi la categoria da Amici a Rompicoglioni. |Gli pisci nel brodo. </abc>

<abc>Scopri che nella macedonia del ristorante ci hanno messo il babaco |Chiami i NAS. |Scateni una rissa e ti dilegui nella confusione. |Chiedi di conoscere il cuoco e lo prendi a sediate. </abc>

Risultato

<abcresult>Il tuo approccio al ristorante: |Consumatore prudente: Guardi con diffidenza i nuovi cibi, quel coso ti sembra strano ed inviti il cameriere a metterselo nello sgombera-pranzi
|Consumatore impavido: Non disdegni di assaggiare la "specialità della casa" ma spesso lo rimpiangi, soprattutto col babaco.
|Politico: Lo mangi di gusto, chiedi il bis e te ne fai incartare altri otto, promettendo al titolare di occuprti di quella questione in sospeso con la ASL.
</abcresult>

Note

Cioè, stai davvero leggendo le ♪♫note♫♪?? Pazzesco!! Sei proprio un babaco!!
  1. ^ l'occasione... non il babaco!
  2. ^ io c'ero!
  3. ^ qui ci starebbe bene una risata sadica!

Voci correlate