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Fu così che Ulisse trascorse la serata a cercare orologi per le vie zeppe di [[Morti|cadaveri]]. Lungo il tragitto incontrò la sacerdotessa cieca Cassandra che correva disperata tra le vie della città assediata. ''"Maledetti greci!"'' urlò lei inveendo contro un cactus.
Fu così che Ulisse trascorse la serata a cercare orologi per le vie zeppe di [[Morti|cadaveri]]. Lungo il tragitto incontrò la sacerdotessa cieca Cassandra che correva disperata tra le vie della città assediata.
''"Maledetti greci!"'' urlò lei inveendo contro un cactus.

Ulisse corse subito via, mentre la donna sbatteva contro una pregiata colonna greca.




Solo quando la mattina sorgeva sull'ormai distrutta Troia e i [[greci]] uscivano dai loro [[sacchi a pelo]] in pelle di troiano, Ulisse potè finalmente tornare a casa.
Solo quando la mattina sorgeva sull'ormai distrutta Troia e i [[greci]] uscivano dai loro [[sacchi a pelo]] in pelle di troiano, Ulisse potè finalmente tornare a casa.
Stanco, mal rasato e ricoperto di cenere, a Ulisse venne affidato il comando di una nave e fu così congedato con disonore dall'esefcito greco.
Stanco, mal rasato e ricoperto di [[cenere]], gli venne affidato il comando di una [[nave]] e fu così congedato dall'esercito greco con dieci mezzalune e quattro sriscette. Che poi non significano niente, ma lui era tutto contento.


== Spunti da sviluppare ==
== Spunti da sviluppare ==

Versione delle 22:58, 6 set 2009

Odissea

"Ma certo che ho una mappa precisa per arrivare a Itaca! Mi prendete per un babbeo?"
« Cantami o mu... O mia musa narrami... da quell'immobil cielo che tu... »
(Omero cerca inutilmente ispirazione)
« Vacchia baldracca di una musa, perchè non mi canti?! »
(Omero, poco ispirato, impreca alla musa)
« Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον,ὃς μάλα πολλά πλάγχθη, ἐπεί Τροίης πτολίεθρον ἔπερσεν »
(Omero, molto molto ubriaco)


L'Odissea è un poema epico che narra le avventure del bello e gagliardo Ulisse, noto consulente vacanziero vissuto nel XI sec. a.C, famoso per la sua fissazione per giganti cavalli di legno e per la sua incapacità nell'orientarsi. Quest' ultima caratteristica gli costò un viaggio di qualche mese per un tragitto facilmente percorribile in autostrada in meno di ottanta minuti.

Autore

Il merito di aver scritto l'Odissea viene attribuito al poeta Omero, visionario dei tempi antichi al pari di figure moderne quali Zack Snyder e Willy Wonka. Si dice che dopo aver terminato il poema, Omero si concesse una goliardica cena con gli amici, dalla quale uscì visivamente brillo e poco conscio del mondo reale. Dopo aver percorso diversi chilometri barcollando in cerca di un' editoria ed essersi reso conto che ancora non esistevano, Omero tornò a casa e pubblicò la storia sul proprio blog su MySpace, per poi buttarsi tra le coperte e svegliarsi alle quattro di pomeriggio con una sbornia pazzesca e un travestito nel letto.

Alla domanda "ma è lei l'autore de l'Odissea?" Omero ha risposto così:

« Βοηθήστε τη Φρικηπαίδεια συνεισφέροντας! Δημιουργήστε ένα κωδικό! »

Purtroppo, poichè questa è Nonciclopedia e non Frikipèaìdeia, non siamo in grado di tradurre. Accontentatevi di sapere che in seguito alla domanda, Omero ha scacciato di casa il giornalista con un fucile a pallettoni.


Trama

L'isola di Ogigia. Non c'è da stupirsi che il pacchetto vacanze abbia un costo così basso.
« Ma è nemmeno un rotolo! »
(Omero difende la propria opera dalle accuse di eccessiva lunghezza)

La guerra di Troia è ormai conclusa da dieci anni a causa dell'immane stupidità del popolo troiano. La moglie di Ulisse, Penelope, e il figlio Telemaco, conducono una vita tranquilla sull'isola di Itaca. La moglie lava e stira tutto il giorno sospirando e attendendo il ritorno dell'amato, con qualche pausetta il pomeriggio per godersi una manciata di telenovelas quali l'isola degli dei e tutti matti per Achille.

Il figlio, dal canto suo, è libero di uscire con la fidanzata e di partecipare a sconsumati festini da camera con più ospiti, senza contare il fatto che può riempirsi di hamburger del McDonald's nella camera del padre godendosi il 4-0 del match Milan-Inter.

Ulisse intanto si gode una meritata vacanza sull'isoletta di Ogigio, dove trascorre buona parte della giornata ad abbronzarsi sorseggiando delicati drink ai frutti tropicali, per poi trascorrere feroci serate di divertimento con l'amante Calipso, da poco conosciuta durante una piacevole serata all'Isola dei feaci.

Intanto, in questo clima di assoluta tranquillità, gli Dei meditano sul da farsi per accrescere il proprio divertimento, notevolmente diminuito dopo che gli umani hanno smesso di ammazzarsi a vicenda davanti alle mura di Troia per un furto di motorino ai danni del re Agamennone.

Zeus: «Poseidone, dobbiamo trovare qualcosa da fare per divertirci. Comincio ad annoiarmi»

Poseidone: «Ti sei già stancato di rovinare la vita ad Enea?»

Zeus: «Quell'uomo ha trope risorse. È più irritante di Achille»

Poseidone: «Ma lui è morto»

Zeus: «Ah già (ride) Com' è successo, a proposito?»

Poseidone: «Gli hai perforato un tallone»

Zeus: «Giusto, giusto! (ride) Bella scena! Hai visto lo sguardo di Briseide? Ha!Ha!Ha!»

Poseidone: «Ha!Ha!Ha! Memorabile! Comunque, rompiamo un po' le palle a Ulisse?»

Zeus: «Non ti sei ancora stancato? Bah, contento tu... io vado a mettere incinta qualche vergine, ci vediamo dopo»

Poseidone: «Ti aspetto per cena»

Ulisse: delfino curioso!


Fu così che mentre Zeus si concedeva alle più belle fanciulle della Magna Grecia, Poseidone incaricò il postino Ermes di consegnare un messaggio a Ulisse.


Giunto su quello scoglio che era Ogigio, Ermes chiamò a gran voce l'uomo:

« Ulisse! Gli dei vogliono che tu torni ad Itaca. »

«E non potevano farmi uno squillo?» rispose lui

« Ulisse, non dire cazzate e parti immediatamente »
« Ma scherzi? Qui ho tutto quello che voglio. Una bella casa, tranquillità e una bellissima donna. Che dovrei volere di più? »
(Ulisse)

Poco dopo Poseidone folgorò la casa e trasformò Calipso in un uomo grasso e barbuto. Ulisse afferrò di corsa due tartarughe e se le legò alla pancia, pronto a partire alla volta di nuove avventure.

L'arrivo a Scheria

Ulisse navigò per un giorno e mezzo, occupando il suo tempo giocando allegre partite di rubamazzo con le anguille. Giunse poco tempo dopo nei pressi di Itaca, non fosse che quel bastardo di Poseidone, memoro della volta in cui Ulisse aveva rigato la sua macchina nuova col motorino, gli scaraventò contrò un uragano.

« Poseidone, non possiamo parlarne? »
(Ulisse, in balia delle acque)
« No »
(Poseidone)

Ulisse finì così trascinato tra le acque tumultuose del mar mediterraneo dove ingurgitò talmente tanta acqua da riempire l'intera produzione giornaliera di bottiglie della Ferrarelle. «Uccidimi pure!» urlò Ulisse con la bocca impastata di cetrioli di mare «Sono assicurato contro l'affogamento!»

Successivamente per tutta risposta venne ingoiato da un'orca assassina.

Ulisse riprese conoscenza sulla spiaggia dell'isola di Scheria con una piovra in testa e svariati salmoni in bocca. «Oh no» pensò Ulisse mentre si liberava la gamba da una murena «Ora mi verrà la salmonellosi»

Ulisse nei momenti di difficoltà si affidava ai consigli dei più esperti di lui

Poco dopo Ulisse si dedicò all'esplorazione dell'isola sconosciuta. Scoprì ben presto un gruppo di tredicenni intente a spettegolare su chi fosse più bello degli attori di Twilight tra Edward Cullen e Jacob Black. Ulisse si avvicinò al gruppo con aria incerta, rendendosì conto di aver perso tutti i vestiti nella tempesta solo quando una delle ragazze incominciò a urlare con aria scandalizzata puntando il dito verso di lui e due poliziotti lo aggredirono picchiandolo con dei manganelli.

«άσχημος παιδεραστή σκατά!», letteralmente "brutto pedofilo di merda!" gridavano i due agenti mentre randellavano il coccigee del poveretto

Ulisse intanto mormorava scuse miste ad una sfilza di imprecazioni da far impallidire persino Germano Mosconi. Cercò poi di rabbonire i due federali chiedendo pietà e baciando loro i piedi.

I due agenti si fermarono e lo guardarono zoppicare. Poi ripresero a dargliele di santa ragione.

«άσχημος παιδεραστήτ σκατά!», letteralmente "brutto piedofilo di merda!" gridavano i due agenti.

Il povero Ulisse, pieno di acciacchi, venne poi vestito con un cartone di pasta Barilla e portato alla corte di re Alcinoo, dove gli viene consegnata una fisarmonica e l'incarico di allietare il re con una bella storia.

L'uomo decise allora di raccontare come era finito in quella situazione, esigendo però in cambio le ferie stipendiate e un regolare contratto come senzatetto.

Gli verrà rifiutato tutto, concedendogli però un generoso bicchiere di chinotto che Ulisse si rovescierà addosso cercando di leggere l'ora.

Flashback fighissimo e Guerra di Troia

La battaglia per la conquista della città di Troia non dava cenno di voler finire. Ogni mattina i soldati greci assaltavano le mura cercando di raggiungere le sommità o di sfondare il portone.

Ogni tentativo risultava tuttavia inutile, i Troiani cospargevano le mura di Vinavil rendendo impossibile scalarle e dipingevano portoni finti sui muri cosicchè i greci ci si schiantavano contro con gli arieti.

Ulisse venne allora chiamato a rapporto dal re greco Agamennone che cercava un modo per vincere la guerra in fretta, in modo da poter utilizzare i bagni troiani. Erano ormai anni, infatti, che i greci se la tenevano nelle mutande.

- "Ulisse, allora; hai trovato un modo di vincere la guerra?"

- "No, stavo guardando i Pokèmon" si giustificò Ulisse

- "Almeno hai scoperto un punto debole nelle mura?"

- "Ho fatto un indagine con Google Maps. Niente di niente"

- "Qualcosa di utile l'avrai scoperto, no?"

- "Effettivamente sì. Da quello che dice questo tizio su Yahoo!Answers, i Troiani temono l'aglio."

- "Eccellente! Ottimo lavoro Ulisse!"

L'indomani, l'esercito greco ricominciò l'assedio della città di Troia, lanciando collane di aglio sull'esercito nemico.

Verso sera l'esercito greco si ritirò pieno di acciacchi e fratture multiple.


- "Ulisse, cretino!" esordì Agamennone il giorno dopo "L'aglio non gli ha fatto un cazzo!"

- "Non c'è bisogno di insultare" replicò Ulisse offeso "Cercavo di aiutare"

- Per tua fortuna ho escogitato un metodo per la vittoria. A quanto ho letto sul blog di Priamo, pare che egli collezioni Gormiti giganti in legno. Quindi, costruirò una statua in legno che raffiguri un cavallo e ci sistemerò dentro i miei guerrieri migliori. Quando Priamo la vedrà, la porterà dentro e noi agiremo."

- "Ottima idea! Ma chi costruirà il cavallo?"

- "Non lo immagini?"


Fu così che Ulisse si spezzò la schena per i mesi successivi raccattando legname dalle imbarcazioni distrutte in modo da costruire la statua. Durante la costruzione raccimolò una frattura scomposta al perone e diversi slogamenti del polso.

....

Mentre la città di Troia veniva saccheggiata e data alle fiamme, Ulisse si godeva l'episodio finale di Grey's Anatomy sul televisore LCD Samsung nella propria tenda.

All'improvviso fece irruzione nell'abitato Agamennone, che raccontò all'uomo di aver perso il proprio Rolex nella città e gli ordinò di andare a recuperarlo.

-"Ma la città è stata presa. Non puoi aspettare e prendere l'orologio di un troiano?"' cercò di ragionarel'uomo

« No. E ora fila »
(Agamennone)

Fu così che Ulisse trascorse la serata a cercare orologi per le vie zeppe di cadaveri. Lungo il tragitto incontrò la sacerdotessa cieca Cassandra che correva disperata tra le vie della città assediata. "Maledetti greci!" urlò lei inveendo contro un cactus.


Solo quando la mattina sorgeva sull'ormai distrutta Troia e i greci uscivano dai loro sacchi a pelo in pelle di troiano, Ulisse potè finalmente tornare a casa. Stanco, mal rasato e ricoperto di cenere, gli venne affidato il comando di una nave e fu così congedato dall'esercito greco con dieci mezzalune e quattro sriscette. Che poi non significano niente, ma lui era tutto contento.

Spunti da sviluppare

  • Aggiungere il dialogo tra gli dei;
  • Immagini di delfino, programma televisivo, yahoo, sirene-cantanti;
  • Tenere le citazioni originali;
  • Mondo di patty