Matteo Salvini

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NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Matteo Salvini.


Nato a Milano da genitori che in seguito si sono appellati all'incapacità di intendere e volere, Matteo Salvini cresce circondato da rom che tentano di rubargli il motorino e da islamici che vogliono costringerlo a togliere i crocifissi dai muri. Queste circostanze, oltre a fargli girare le balle come neanche i tornelli di San Siro, lo spingono dapprima a difendersi a suon di badilate e successivamente a entrare nella Lega Nord, dove riceve preziosi insegnamenti politici e soprattutto badili più grossi e resistenti.
A tredici anni Salvini si iscrive al liceo classico Manzoni, nonostante il profondo disgusto che prova nei confronti dell'omonimo scrittore, reo di essere andato a sciacquare i panni nell'Arno con tutti i bei fiumi limpidi che ci sono in Padania!
L'esperienza scolastica è proficua: Salvini termina gli studi in soli quindici anni, cucendosi addosso una fama da intellettuale che non lo abbandonerà più.
A vent'anni partecipa al programma Il pranzo è servito di Davide Mengacci, nel ruolo dello zampone in umido portato in tavola a fine puntata.

In qualità di membro di spicco dei Giovani Padani, Salvini si rende autore di alcune proposte innovative, quali la cessione gratuita della Sicilia alla Tunisia e l'introduzione forzata della polenta taragna nelle mense delle scuole elementari lombarde, che attirano l'attenzione e il plauso a due mani nientepopodimeno che del Senatùr Umberto Bossi.
Nel 1992 i vertici del Carroccio gli affidano il delicato compito di farsi smutandare in pubblico da Luca Zaia, al fine di permettere a quest'ultimo di fare colpo sulle ragazze. Da lì in poi la sua ascesa politica è fulminante: