Locomotiva

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« Svazuela... svazuela... »
(Ritornello di un antico canto usato per la tortura degli "uomini-locomotiva".)

La locomotiva è un particolare veicolo a motore del tipo "accelera e cammina" programmato in linguaggio binario.

Etimologia

Alcune aspiranti locomotive durante il duro addestramento.

Non si conosce con esattezza l'etimologia di tale termine, sebbene si ipotizzi che abbia avuto origine nelle città di Sodoma e Gomorra, in particolare, in concomitanza con l'avvento del carnevale, durante il quale venivano organizzati trenini orgeschi di soli "uomini" guidati da un povero malcapitato scelto a sorte tra milioni di altri "uomini". Tale poveretto veniva appunto chiamato "l'omo che tira", e successivamente "lomocotiva" e infine "locomotiva".

Tali antiche pratiche continuano anche ai giorni d'oggi, con la differenza che gli "uomini-locomotiva", invece di essere scelti a caso, devono superare un addestramento lunghissimo ed estenuante prima di potere svolgere tale ruolo. Coloro che non riescono a superare tale addestramento, vengono indirizzati ad un centro di salute mentale oppure sacrificati.

Funzionamento

Strumentazione di bordo di una modernissima locomotiva.

I pannelli di controllo delle attuali locomotive, progettati dalla NASA, contengono al loro interno complesse strumentazioni di guida che necessitano per il loro funzionamento di personale espertissimo, ai quali vengono richiesti il possesso di 10 lauree tecniche, la perfetta padronanza di 8 lingue, esperienza nel campo da almeno 50 anni e età non superiore ai 25 anni. Tali strumentazioni sono rappresentate nella loro globalità dal seguente schema:

  1. accelera
  2. cammina
  3. aria condizionata

Per il funzionamento di tali meccanismi, il guidatore è supportato da potentissimi supercomputer di ultimissima generazione e da un team di ingegneri tedeschi in continuo contatto-radio con il guidatore, che lo aiutano nell'arduo processo decisionale.

La prima locomotiva a biada.

Storia

I primi tentativi di applicare la forza del vapore a dispositivi per trainare veicoli avvennero nelle miniere di carbone. Questo spiega perché i primi a averle utilizzate siano rimasti tutti intossicati.

Le prime locomotive perciò risultarono inutili e morirono di solitudine perché non avevano i vagoni attaccati dietro.

Questa, a giudicare dal fumo, deve essere una delle prime locomotive.
L'idea di una locomotiva senza binari non si rivelò geniale.

La prima locomotiva che, oltre a fare fumo, si muoveva pure, grazie alla provvidenziale invenzione della rotaia, fu quella dell'inventore inglese Richard Trevithick nel 1804.

Solo nel 1829 nacque, da George Stephenson e da padre ignoto, la prima locomotiva che può definirsi moderna, dotata di caldaia tubolare, utilizzabile anche come dildo per lui e per lei, per la gioia delle signore residenti lungo (è il caso di dirlo) la tratta Liverpool-Manchester. Alcuni tentativi di utilizzo di locomotive negli Stati Uniti insegnarono ben presto che non conviene far poggiare le rotaie sulla sabbia, sulle sabbie mobili o sulle pozzanghere.

Le leggi antifumo nei locali pubblici spinsero ad abbandonare le costose locomotive a vapore in favore delle locomotive elettriche. In realtà, locomotive elettriche esistevano già dal 1879, ma non erano altrettanto fotogeniche e, con l'avvento del cinema, i Fratelli Lumière spingevano per la più bella locomotiva a vapore, per i loro interessanti[citazione necessaria] cortometraggi.

Fu quindi solo dalla metà del '900 che la locomotiva elettrica soppiantò la fumosa antenata.

Varianti della locomotiva elettrica sono la locomotiva diesel idraulica, elettrica, a trasmissione meccanica, a biogas, a olio di girasole. Quest'ultima viene sperimentata dal 2006 sulla linea Mestre-Adria. Irrisolto resta, però, l'enigma dovuto all'olio di semi di girasole:

« Perché c'è questo odore di fritto? »

A cosa serve la locomotiva

Nemmeno l'idea di binari senza locomotiva riscosse molto successo.

Come detto, in origine non era ben chiaro a cosa servisse questo strano veicolo. Si provò dapprima a stipare centinaia di passeggeri nella locomotiva e sul tetto, ma la cosa funzionava solo in India, mentre altrove i passeggeri finivano per essere utilizzati, inavvertitamente, come combustibile. Il carbone costava troppo.

La locomotiva, in definitiva, serve per tirare o per spingere un convoglio ferroviario, detto treno o trenino, da cui il proverbio:

« Tira più un pelo di una locomotiva che... »

Perciò si decise di utilizzare questa invenzione per trainare i treni. In tal modo, essendo la parte motrice esterna ai vagoni:

  • la locomotiva si poteva cambiare più velocemente, anche diverse volte al giorno, per essere sempre intonata all'intimo indossato dal macchinista;
  • la locomotiva si poteva staccare più agevolmente, per abbandonare le carrozze passeggeri al proprio destino o per rubarla più facilmente;
  • la locomotiva rimaneva staccata dal resto del convoglio, così il macchinista poteva proseguire nonostante le urla di dolore o di spavento dei passeggeri.

Voci correlate