Lingua friulana

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« E TU VAS VIEEEEEE, CENCE DIMI NUEEEEEEEEEEE, ILUSION DI UNE GNOT TAL TO JET, UNE BAUSIEEEEEEEE! »
(Friulani in mina in ogni sagra del paese)
« FEMINE!! DIO SIGNOR, DOVE É LA POLENTA!!! DIOPPOI, SE NON VEDO LA MIA POLENTA ENTRO ADESSO VENGO LÌ E DIOCCAI VÈ COSA TI SUCCEDE DIO BON! »
(Friulano affamato alla moglie su polenta e frico)
« Che cazzo fai quassù brutto triestino!!! Torna in quel pozzo che è l'adriatico e non venire a smerdare le montagne; che le prendi MONE!!! »
(Montanaro rozzo della Carnia su chiunque non conosca che gli passi davanti)
« E comunque il friulano se usato con giudizio può risultare raffinato e nobile. »
(nessuno su friulano)
Il vero stemma del Friuli Venezia Giulia.

Nato dall'unione del ruttense e del petulano il Friulano è parlato in quell'enclave della Padania che è il Friuli-Venezia Giulia anche se nella Venezia Giulia è considerata lingua blasfema in quanto i triestini hanno imposto la loro dittatura costringendo tutti gli abitanti da Gorizia in giù a parlare il dialetto traditore.

Origini

Le origini della lingua friulana non sono ancora chiarite. Sicuramente uno dei fattori che più contribuirono alla sua formazione fu l'arrivo dei Romani. Essi, per avere la banda larga in ogni zona dell'impero in modo da poter scaricare i filmati di Poppea da Roma fino in Britannia tramite Carminus Tubus , dovevano assoggettare ogni popolazione a loro avversa. Le popolazioni barbare dei Carnici e dei Tarvisiani vennero dunque sfrattate nella pianura dove fondarono l'azienda vinicola di Nimis infatti è qui che va ricercata l'origine della tradizione bevereccia friulana. I Romani fondarono inoltre il ridente porto di Aquileia e per i successivi 9500 anni tutti vissero ubriachi e contenti. Verso il 4vattelapesca Dopo Christmas Aquileia venne distrutta dalle armate di Attila, Germano Mosconi e Luca Giurato. Questi ultimi data l'incompetenza linguistica del secondo e le bestemmia del primo fusero il latino con le parlate dei barbari facendo così nascere un rudimentale friulano chiamato dai linguisti Rudimentale friulano creato da Mosconi e Giurato. Insomma, le invasioni barbariche, i Romani, gli sloveni, i crucchi, Sdrindule (Famoso cantautore) e i Carnici hanno contribuito a una mescolanza della lingua creando il furlan odierno che tutti conosciamo.

Il vero e unico scopo nella vita di un friulano DOC (anzi cjoc)

Dialetti del Friulano

Ebbene sì, ci crediate o no il friulano è stata, è, e sarà sempre una lingua!!!! a differenza del triestino che è un grossolano errore di pronuncia di popolazioni non gradite a nessuno ma che purtroppo Tito, dopo la seconda guerra mondiale, ha appioppato all'Italia.

Esso si distingue in tre grandi gruppi:

  • gruppo della carnia: é il friulano più rozzo e rudimentale. É parlato nella zona a nord e più vicina al Veneto del Friuli.

Caratterizzato dalla "O" finale in ogni parola: "Mamo, Papo, Vacjo" ecc... e dalla erre arrotata stile Bertinotti es: "cjarro oppure fiero (Per dire ferro)". Recentemente un regista ha girato un film in questo dialetto: |Le Cronache di Carnia: lo vacjo, lo cjavro e lo purcito: storie di vita contadina. (Per i non friulani: vacjo= mucca, cjavro= capra e purcito= maiale). E' importante ricordare la piccola minoranza lingustica di Ludaria con la loro "agu frescju di Ludaria" dove ebbe i prorpio natali tale Adolf Hitler, che in un giorno particolarmente freddo disse "butai une breu sul fouc ca le friu po'", ma venne male interpretato e successe un gran casino...ve'.

  • gruppo del Tarvisiano: è il friulano che più risente dell'influenza crucca e slovena, parlato nellla zona più vicina al confine con l'URSS e con la crucconia.

Si caratterizza per la tendenza all' essere parlato solo urlando a tutto spiano possibilmente pieni come gubane.

  • Gruppo della bassa: é il più raffinato dei tre (per quanto raffinata possa essere una lingua in cui le bestemmie possono voler dire anche ciao).

È caratterizzato dalle parole con la "s" semplice di "sella" e non dalla "sc" delle altre due. Il Friulano della bassa è costantemente mal visto dai friulani che parlano i dialetti nordici, infatti i friulani della bassa sono spesso oggetto di derisioni da parte degli altri abitanti del territorio che ogni tot di tempo si armano di forconi e marciano su Udine con l' unico intento di sterminare tutti coloro che non sanno parlare il raffinatissimo Furlan Cjargnel.

Ad ogni modo tutti i tipi di friulano si caratterizzano per un elemento in comune: La bestemmia. Essa è presente in ogni frase della lingua è può voler dire qualsivoglia a seconda del contesto, ad esempio quando non si ricorda il nome di un oggetto:

"Pasimi chel porco dio di roibe par bevi."

"Per piacere potresti passarmi un bicchiere di vino? Grazie tante."

Oppure:

"Cjale lasù!!! Ce porco dio di roibe eisal?"

"Ehi! Guarda nel cielo, che specie di volatile è?"

Un professore laureato in lingua e letteratura friulana

Un discorso in lingua madre. (marilenghe tanto per intenderci).

Definire con precisione un discorso in Lingua Friulana è complicato ma l'esperienza ha insegnato che l'approccio è un caratteristico bramito con cui l'interlocutore si rivolge a un coetaneo. Rigorosamente ubriachi putrefatti a qualsivoglia ora dei giorno i due dialogatori si intrattengono discutendo su argomenti molto profondi quali:

  • La Friça
  • Le bestemmie
  • Le mine tirate su nella sagra paesana del sabato sera
  • Il carburatore
  • La Friça
  • Gli scavatori e ogni tipo di macchina sia utilizzata dall'umanità per scavare o smottare il terreno
  • Le ubriacature
  • La centralina
  • La Friça
  • I morti del paese (questo solo per le vecchie pisciose)
  • I piani dei compaesani per lo sterminio dei Triestini
  • Spettegolare su ogni fatto accaduto a ogni persona del pese
  • Il turbocompressore
  • La Friça
  • Le mine del sabato sera
  • L'elogio a tutti quelli che vanno in coma etilico alle feste
  • Quanto va la mia moto
  • La Friça
  • La giusta quantità di cipolla da ammalgamare nel frico
  • Le bestemmie
  • Quanto poco va la tua moto rispetto alla mia

(É stato ritenuto opportuno aggiungere la trad. sotto). (F1= Friulano 1) (F2= Friulano 2)

F1 OUUUUU BEPO.

"Salve Giuseppe."

F2 EHEH MANDI (porco dio no mi ven su il nom), VIGJI.

"Buongiorno a te Luigino."

F1 ALORE DIO SCJAMPAT, LA FAMEE?"

"Allora, come sta la famiglia?"

F2 MAH, SIN A CHÌ VÈ, CE CAZZO VUSTU?"

"Non c'è male, siamo qui, cosa vorresti?"

F1 SIMO SÌ SI TIRE INDAVANT. JO DUT BEN, GNO FII AL'A FAT LA PRIME CJOCHE CHE ATRE SERE IN DISCOTECHE E LA FEMINE A'LÈ INMÒ CJALDE TAL JET, LE AI TROMBADE DUTE LA GNOT!.

"Si si... hai ragione, si tira avanti. Mio figlio è bravo a scuola e mia moglie è una donna premurosa".

F2 DIOPPOI LA FRICA, CE BIELE!!! VIVA LA FRICA!!! LA FRICA A'LÉ L' UNICHE ROIBE BONE DALE FEMINE DUT IL REST A'LÉ DOME IL MOTOR DALE SCOVE

"Ah... Le donne, come potremo fare senza le loro doti!! Loro che tengono pulita la casa, badano ai bambini e sono così amorevoli..."

F1 DIPO, TI IMPENSISTU CE MINE CA L'HA TIRAT SU JACUM ALE SAGRE DI SAN ANDREA?

"Senti, ti ricordi come è stato male Giacomo il giorno della sagra di Sant' Andrea?"

F2 DIOCCAI CE SCIMIE!!! A LAVE IN COMA INMO UN POUC. BENEDILU CUL TOCAI!!! CE BULO DIO BON, DISARAI A GNO FII DI COPIALU, JO SPERI CA TACHI A BEVI, A L'HA DI BELGIÀ 6 AINS

"Oh santo cielo! È vero, è stato malissimo, ancora un po'e andava in coma etilico a causa di quel vinaccio blasfemo del Tocai. Ah che brutto esempio per quelli del paese. Devo dire a mio figlio che non prenda esempio e che non beva mai!!".

Da qui in poi per brevità non riportiamo più in quanto il discorso riprende dal punto della moglie per poi continuare per ore in un grande circolo vizioso che, col tempo, si sposta dall'urlare sul ciglio della strada all'urlare nei bar.

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