Kriegsmarine

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La sobria bandiera della Kriegsmarine.
« É malvagio, é diabolico, é all'essenza di limone! »
(L'ammiraglio Dönitz commentando il piano Z )
« Le navi del Reich sono le unità migliri del mondo ! »
( Hitler quindici minuti prima di essere avvertito sul destino della Bismark)
« I sottomarini del Reich ci garantiranno la vittoria ! »
(Hitler quindici minuti prima di essere avvertito sull'esito della battaglia dell'Atlantico)
« L'alleanza con la Marina italiana ci porterà alla supremazia nel Mediterraneo ! »
(Hitler quindici minuti prima di essere avvertito dell'affondamento delle principali unità italiane)

La Kriegsmarine fu la marina militare del terzo Reich, operó principalmente durante la seconda guerra mondiale.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Kriegsmarine


L'ammiraglia della Kriegsmarine nel 1918.

Storia

La kriegsmarine (in tedesco: spreco di soldi e vite umane) ereditò i propri mezzi dalla defunta Kaiserliche Marine, la quale era stata decimata durante la prima guerra mondiale in seguito alle brillanti strategie dell'alto comando di Marina tedesco. Al termine della Grande Guerra le forze navali potevano vantare: 4 zattere belliche, 1 cacciatorpediere e mezzo, 2 battelli a vapore e un relitto inabissato al largo dello Jutland. Inoltre in seguito al trattato di Versailles le potenze europee avevano obbligato la Germania a rinunciare a: sommergibili, portaerei, idrovolanti, artiglieria costiera e pizzerie (perché si).

La fortuna tornó a sorridere alle navi germaniche nel 1935, quando venne firmato il trattato navale Anglo-Tedesco (soprannominato dagli storici britannici "zappa sui piedi") che consentiva il riarmo della flotta navale germanica, a patto che quest'ultima si mantenesse inferiore nei numeri a quella inglese. Hitler approfittó dell'occasione per lanciare il temutissimo Piano Z che prevedeva, oltre ad incastrare mr. Krab per il furto della corona di re Nettuno, un ingrandimento della flotta nazista che nel 1939 arrivo a contare: 2 corazzate standard, 3 corazzate mondadori edizione tascabile, 6 incrociatori, 37 cacciatorpediniere, 20 torpediniere e 59 sottomarini U-Boot. Il Regno Unito poco dopo dichiaro:

« minchia... gli dai una mano e si prendono il braccio ! »

Nel 1939, intanto, Hitler varó due nuove unità da battaglia: Bismark e Tirpitz. Le due corazzate modello Bismark erano le navi da guerra piú grandi e cattive mai realizzate dall'uomo e probabilmente avevano il secondo fine di compensare qualche aspetto della personalità di Hitler.

Caccia alla Bismark

Finalmente nel 1941 Hitler a malinquore diede il permesso di utilizzare in battaglia la corazzata Bismark, il suo giocattolone preferito, che ingaggió una battaglia all'ultimo sangue con l'incrociatore britannico Hood, la nave inglese forse più nota al mondo [1]. La Bismark aprì il fuoco contro il nemico sparando un proiettile delle dimensioni di una locomotiva, con annessa stazione ferroviaria, che colpì in pieno la polveriera dell'incrociatore disintegrandolo, insieme all'equipaggio ed alle famiglie dei marinai [2]. Ottenuta una rapida vittoria la Bismark si ritirò, tronfia come un pavone, verso le coste francesi. I comandi inglesi non furono particolarmente felici dell'affondamento della loro nave da guerra più famosa e decisero, per andare sul sicuro, di richiamare tutta la Royal Navy, con l'unico ordine di affondare la corazzata assassina con qualunque mezzo. La mobilitazione generale dell'enorme marina inglese richiedeva tempo e per impedire che il nemico riuscisse a fuggire ordinarono a due vecchi e fatiscenti aerosiluranti, che svolazzavano in zona, di sparare due altrettanto vecchi e fatiscenti siluri anti-nave contro la mostruosa Bismark. All'interno della nave tedesca, intanto, era scoppiata una clamorosa festa per la vittoria, con tanto di alcool, droga e sirene, distraendo i membri dell'equipaggio dalla minaccia incombente. I siluri colpirono la nave in pieno provocando danni irreparabili al timone, che immobilizzarono la nave. Pochi secoli dopo la corazzata venne raggiunta dalla flotta britannica, che iniziò un bombardamento a tappeto. La Bismark subì i colpi nemici per quarantacinque minuti senza dare segni cedimento strutturale, mentre l'equipaggio stava lentamente iniziando ad averne le balle piene. La ciurma, irritata dall'incapacità degli inglesi, decise di mostrare ai cugini d'oltre manica come si fanno le cose per bene e auto-affondo la corazzata con l'ausilio di un'accendino e di alcuni peti contenuti in un barattolo. Hitler a partire da questo momento decise di appoggiare l'idea di una flotta di soli sottomarini pensata dall'Ammiraglio Dönitz, convinto che un sottomarino non potesse essere affondato dato che era già sott'acqua; la storia gli dimostrerà il contrario.

La corazzata Bismark! Orgoglio della flotta del Reich.

Il motivo della sconfitta tedesca contro l'avversario inglese fu sostanzialmente la troppo rapida evoluzione della guerra sul mare. Quello che l'ingegneria tedesca ignorava era il fatto che da quando quei due fancazzisti dei fratelli Wright avevano alzato il culo dal divano, per inventare l'aereoplano, le regole della guerra acquatica erano state stravolte. La vecchia regola, tanto cara ai tedeschi, Più grande è, meglio è era stata trasformata in: Più volante è, meglio è. A dimostrazione di ciò la loro mega fortezza sull'acqua, costata mille miliardi di marchi-oro, era stata condannata da due vecchi e malaticci Swordfish inglesi. Inoltre la marina tedesca era sprovvista di portaerei, praticamente aeroporti galleggianti, di cui la marina Statunitense, Inglese e Giapponese si era dotata a costi esorbitanti, ottenendo in cambio notevoli vantaggi strategici.

Battaglia dell'Atlantico

Vista la delusione di Hitler riguardo alla prematura scomparsa della Bismark sempre più importanza venne data alla cosiddetta "Battaglia dell'Atlantico", combattuta dalla flotta di sottomarini U-Boot sotto il comando dell'Ammiraglio Dönitz. Le tattiche mordi e fuggi adottate dai sottomarini tedeschi sotto la brillante guida dell'Ammiraglio portarono in tempi brevi ad ottimi risultati che mantennero sempre alto il morale dei marinai,per ogni nave affondata ricevevano una porzione extra di würstel con i crauti. Tuttavia fù proprio la figura di Dönitz a compromettere l'esito della battaglia.

Dönitz aveva già più volte dichiarato di essere il più grande fan del Fuhrer: aveva partecipato con entusiasmo ad ogni suo concerto e visto ogni suo film almeno una ventina di volte, aveva anche organizzato un complesso e macchinoso piano per eliminare Goebbels in modo da poterne prendere il posto, tutto per stare vicino al suo Adolf. Secondo alcuni marinai della sua unità, Dönitz aveva ordinato di stampare un grosso manifesto propagandistico, rappresentante Hitler in scala 1:1, su di un cuscino ad altezza uomo, al quale si avvinghiava tutte le notti per dormire. Seguendo la testimonianza della sua donna delle pulizie si venne a conoscenza dell'esistenza di una sorta di "altarino" dedicato al Fuhrer all' interno dell'armadio di Dönitz; su questo altare l'ammiraglio conservava preziose reliqiue come alcuni spazzolini che Hitler aveva gettato via, alcuni peli di baffi ed un torsolo di mela morsicato. La passione dell'Ammiraglio per Hitler compromise il suo giudizio sulle improponibili idee proposte dal fuhrer; di fatto non si hanno testimonianze di rifiuti alle fantasiose direttive provenienti da Berlino.

Ecco alcune delle proposte che Dönitz non ebbe il cuore di rifutare:

« Senti Dönitz: mi servirebbe una decina di sottomarini per giocare a Risiko con mio nipote. »
« Dönitz? E se montassimo delle gambe alle tue navi? Potremmo conquistare Londra !  »
« Scusa Dötiz, lanciare ss con dei missili verso l'Unione Sovietica é una buona idea secondo te ? »

Mentre la guerra procedeva gli Alleati svilupparono metodi contraccettivi sempre piú efficaci. Con il tempo i radar nemici passarono dalla parziale inutilità al poter localizzare il numero di pulci marine sul dorso di un gamberetto. Di fronte a questo sviluppo il tasso di mortalità a bordo di un U-Boot sali da "Mary Poppins" a "Games of Thrones". La sconfitta della flotta subacquea nell'Atlantico segnó la defitiva disfatta per la marina tedesca; peccato, era partita cosí bene.

Note

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  1. ^ anche se non é chiaro il motivo
  2. ^ che nemmeno si trovavano sulla nave

Voci correlate