Gianni Drudi

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firma/data:
« Ehi! Ci stai Fiky-Fiky con me? Facciamo Fiky-Fiky insieme? »
(Gianni Drudi)
« Alla fine la banana l'è poi ndà su? »
(Urologo di Gianni Drudi)
« A noi ci piace la F.I.G.A.! A noi ci piace la F.I.G.A.! »


File:Giannidrudi.jpg
Drudi ovviamente editato con Photosciop

L'Elthon John di Viserbella, l' eroe delle folle, Gianni Drudi, è più di un semplice cantante. È un mito intramontabile, come John Lennon, la Harley Davidson, il Subbuteo e la Coppa del Nonno. Canzoni come Fiky-Fiky, Tiramisù la banana e Bella Pompa sottolineano temi fondamentali della sua poetica musicale, come il coinvolgimento sentimentale, il desiderio di evasione e l'importanza dei preliminari. Autore versatile quanto un pomello d'ottone, Gianni Drudi è il cantante più ossessionato dalla vagina nella storia della musica leggera internazionale.

Le origini del Mito

Gianni Drudi, il menestrello della passera, nasce ad Insano Adriatico in un anno di incerta determinazione: interrogata sui fatti la mamma ha risposto: Gianni chi?

Non essendo degno di cantare sulle navi come qualche suo illustre predecessore il giovane Gianni inizia cantando sui gommoni. Con i soldi guadagnati si paga il vitto, l'alloggio e il sesso.

Nel 1987 partecipa al Girofestival, al festival di San Marino e alla sagra della seppia di Montelabbate. Nel 1991 i fatti salienti della sua vita sono due: l'uscita del suo primo album Fiky-Fiky e una denuncia per molestie sessuali ad un manichino dei Grandi Magazzini. Nel frattempo il suo singolo (che con grande sforzo di immaginazione il Drudi sceglie di chiamare Fiki-Fiki) scala le classifiche nazionali, facendogli vincere nel 1992 il premio Gran Svista Musicale per essere il pezzo che più spesso viene ascoltato sulle spiagge italiane quando per caso si sbaglia la selezione del brano sul juke-box.

Il successo

Sempre nel 1992 arriva la consacrazione con C'è chi cucca, chi no!, un album con la complessità musicale di un sonaglino. Tra le perle di questo album spiccano titoli come Io te lo do, Fammi toccare e L'uccello dove la raffinatezza degli accordi si fonde con l'eleganza di un linguaggio da benzinaio (Non ho un cane, non ho un gatto, non ho un pesce colorato, ma dal giorno che son nato ho un uccello molto bello!). Nel frattempo è ospite di svariate trasmissioni televisive (perfino al Maurizio Costanzo Show, dove sostituisce l'improvviso forfait di un cane ventriloquo) in cui l'artista si fa apprezzare per la naturalezza con cui sbaglia il playback.

La maturità artistica viene raggiunta nel 1997 con l'album Il ballo del Pinguino considerato il "The Dark side of the Moon" dell' artista, dove accanto ad alcuni evergreen (tra cui svetta una Fiky-Fiky versione remix per palati fini) lo sventrapassere romagnolo ci regala melodie come Me tira, Ciulli Ciulli, Dai dammela! e Togliti il costume dove si avverte ancora di più l'accurato studio dietro la preparazione dei testi:

« La tedesca è sconsolata.....non è stata accontentata

l'occhiolino del playboy, si è fermato sopra un gay!

S'intravede la mutanda, la turista è tutta calda

torna caro il ritornello, qui ci vuole il manganello!! »

La danza del culetto e Bella Pompa

Mentre il Ciulli Ciulli diviene un ballo molto popolare tra i giovani senza interesse per la loro dignità sociale, il Vate che canta la topa non interrompe mai la sua febbrile attività.

Nel 1998 vede la luce Il ballo del culetto, dove il genio si fonde con la consapevolezza: Gianni Drudi ha capito di essere diventato un fenomeno parastatale nazionale ei suoi testi sono più meditati, più misurati, avvicinandosi addirittura a quelli di una canzone normale. La figa è vista ora come punto di arrivo, dopo una notevole maturazione interiore che spinge l'artista ad una doverosa analisi delle proprie priorità:

« Mi han detto che è sparito il maschio di una volta

allora io chi sono, un altro John Travolta?

Sarò un esemplare in via di estinzione,

io sono per cuccare....la mia sola religione. »

il 1998 è anche l'anno di Bella Pompa, una canzone che fa sembrare Fiky-Fiky una roba da educande.

L'album verrà definito dai critici "un rutto nell'orecchio dell'ascoltatore" e tutto questo soltanto per sottolineare la leggiadria di alcune sue composizioni (Letto bollente, Facciamo baracca, Faccela vedè), a metà strada tra il dolce stil novo e una fitta da emorriodi tra le chiappe.

Gli ultimi successi

Il 2001 vede ancora il ritorno di Gianni Drudi, come sempre con canzoni che inneggiano all'allusione pesante e alle sue improbabili conquiste estive. Stavolta il Lucio Battisti della mona si presenta al piccolo pubblico con l'album Ping Pong, seguito nel 2000 dalla compilation Successi, un medley di tutte le porcate dette in quasi vent'anni di indecorosa attività. Tra queste merita una minzione la mitica "Com'è bello lavarsi", una canzone raffinata quanto un bidet fatto con la porta aperta:

« Aaaah, comeè bello lavarsi!

E tuuuu.....tu ti lavi con me.

Sul lago di Caiazzo vado a lavarmi...il piede,

Sul lago di Gargiulo voglio sciacquarmi...il naso.

Sul lago di Gemona ti laverai...la faccia,

sul lago Tanganika ti sciacquerai...la bocca! »

Nel 2006 Gianni Drudi chiude (casomai ce ne fosse ancora bisogno) ogni dubbio sulla qualità della sua produzione musicale sofrnando l'album Double Face, dove troviamo pietre miliari come El marsupio, Te l'ho vista, Me fa mal, Il ballo della scopa.

Attualmente Gianni Drudi non è ancora guarito e si esibisce sulle piazzole di sosta dell'autostrada A 14 vicino San Martino di Villafranca. La polizia stradale ha ragione di credere che il suo canto abbia potenzialità dannose come quello delle sirene di Ulisse per cui se vi trovate in queste zone tenete saldamente il volante, moderate la velocità e ricordatevi che investire un pedone è un reato, persino se si tratta di Gianni Drudi.

Discografia

Riportiamo per dovere di completezza, oltre che per insano masochismo, la discografia completa dell'Elvis Presley di Sant'Arcangelo di Romagna.

  • Fiky Fiky (1992)
  • C'è chi cucca, chi no! (1992)
  • Mr.Bagnino (1994)
  • Fiky-Fiky...ed altre storie (1995)
  • Il ritorno del Grillo Parlante (1997)
  • La danza del culetto (1998)
  • Bella pompa (1998)
  • Ping-Pong (2001)
  • Superdance (2002)
  • La freccia dei due mari (2003)
  • Estate Loca (2003)
  • Successi (2006) (successi?!)
  • Double face (2006)

La poetica del Drudi

Analizzando la struttura dei testi di Gianni Drudi appare evidente che il re indiscusso dell'allusione pesante si è ispirato alla metrica latina piuttosto che a quella italiana.

Alcuni dati insignificanti a riprova di ciò:

1) l'accento tonico non cade mai sull'ultima sillaba (es.: fìga, Fìky-fìky, gnòcca)

2) l'accento tonico non può mai cadere oltre la terzultima sillaba (legge del trisillabismo da vernacolo), per cui possono esistere solo parole sdrucciole (ad es. cùccare);

3) nelle parole di tre o più sillabe, i casi sono due (legge della penultima): se la penultima sillaba è lunga, l'accento cade su di essa (es.: sul lago Rimbalzèllo, mi laverò....); se la penultima sillaba è breve, l'accento cade sulla sillaba precedente (es.: sul lago della Vàlle, mi sciacquerò le.... oppure: sul lago delle vette... ti laverai le....).


Documenti multimediali

Le sublimi interpretazioni del Petrarca della patata:

Curiosità

  • Gianni Drudi ha la produzione ormonale di testosterone simile a quella di un babbuino in calore
  • Gianni Drudi è vergine
  • Gianni Drudi ha rovinato tanti giovani
  • Gianni Drudi si masturba martoriandosi i testicoli contro le magnolie
  • Le canzoni di Gianni Drudi non hanno alcun tipo di doppio senso, avete capito brutte maliziose?
  • Le canzoni di Gianni Drudi, se ascoltate al contrario, incitano alla violenza, al satanismo e alla masturbazione


Collegamenti Esterni