Frecce Tricolori
Le Frecce Di Colori Frecce Tricolori sono degli inutili aeroplanini[1] che, a spese dei contribuenti, emettono delle tossiche scie chimiche tricolori. Note nel mondo principalmente per l'Incidente di Ramstein, gli italiani hanno collettivamente dimenticato tale avvenimento e son convinti che si tratti della più grande pattuglia acrobatica del mondo, quando in realtà le loro acrobazie sono poco più tecnicamente impegnative dell'impennata con Apecar elaborato che si impara a scuola guida il primo giorno di corso del patentino.
Esse volano solitamente quando il governo rischia di perdere consenso e necessità di unire gli italiani attorno a qualcosa e non è disponibile la nazionale di calcio dell'Italia o viene battuta da squadroni come la Macedonia del Nord[2], San Marino o il Pro Patria.
Ad esempio:
- Lo stato non ha ancora sganciato i soldi per ricostruire la Romagna dopo l'alluvione del 2023
- Le Frecce tricolori passeranno sopra Ravenna, così che i romagnoli possano essere orgogliosi di vivere in un Paese così bello che è reato dire che è di merda
- Inizia il GP di Monza
- Prima ci sono le Frecce tricolori, così che gli italiani si dimentichino che Max Verstappen vincerà con 45 secondi di vantaggio[3], la Ferrari di Charles Leclerc andrà a muro durante il giro di formazione e quella di Carlos Sainz Jr. prenderà fuoco all'Ascari e dovrà ritirarsi, dando all'Italia un ultimo posto: l'unica Racing Bulls[4] rientrata nel 107%[5]
- Il Südtirol esiste ancora e nonostante cento anni di propaganda non ha ancora deciso di convertirsi alla Italian way of live
- Un bel passaggio delle Frecce tricolori farà capire loro chi comanda, salvo poi concedere la più totale autonomia ai primi fuochi d'artificio
- È l'11 settembre
- Quale miglior modo per celebrarlo se non uno spettacolo aereo?[6]
- Il COVID-19 blocca l'economia intera perché la sanità è gestita col culo e non si fanno i tamponi, l'economia nazionale è ridotta a ventisei goleador e tre ciclomotori fermi nel deposito veicoli rimossi di Cassano Magnago
- Le frecce tricolori, finanziate coi soldi del Recovery Fund europeo, voleranno sputando disinfettante insieme alla bandiera italiana, così da unire i cittadini contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'occidente che chiedono cose assurde, come che prima di avere i soldi l'Italia dia delle garanzie su come li spenderà, e mostrare loro la bodenza di fuogo degli italiani e del loro Leader[7]
Per la loro caratteristica di prendere i soldi duramente sudati dai cittadini e trasformarli in inutile fumo tricolore che serve solo a rendere orgoglioso l'italiano medio, sono ritenute uno dei simboli migliori dello Stato italiano.
Storia
I primi aerei militari italiani a portare gas vennero usati nella guerra d'Abissinia, con gli italiani che facevano scherzi agli etiopi lanciando loro gas scurreggione. L'idea di una pattuglia acrobatica venne a Italo Balbo dopo aver visto un aereo alimentato con l'unico carburante disponibile durante l'autarchia - la cera per la pelata del Duce - emettere una lunga scia nera dai motori, associata da lui immediatamente al fascismo.
Con il pareggio[8] nella seconda guerra mondiale viene vietato all'Italia di avere un'aeronautica e il poco che ne rimaneva viene regalato alla Svizzera perché potesse anche lei giocare alla guerra in futuro. Il Belpaese verrà poi autorizzato ad avere nuovamente un'aviazione militare, ma solo con il boom economico e la disponibilità per assumere nuovi statali viene fondata ufficialmente nel 1961 la Pattuglia Acrobatica Militare, rinominata nel 1963 Pattuglia Aeronautica Nazionale, per la fine di un accordo di sponsorizzazione con il supermercato PAM.
Nel 1988 le Frecce tricolori si esibiscono nella loro più nota esibizione che lascia senza fiato ben 70 persone e ne segna[9] altre 450. Dopo questo evento rimangono a terra per vario tempo, consce di non poter eguagliare il successo, fu Umberto Bossi nel primo governo Berlusconi a istituirle di nuovo, col nome di Fecce Tricolori, con l'importante ruolo di guardare e onorari i luoghi sacri patrï con scie color nocciola dal dolce olezzo di sterco. Terminata la breve esperienza del governo, esse vengono sciolte ancora, ma con l'ossessione di Carlo Azeglio Ciampi per bandiera e inno d'Italia[10] tornano, volando spesso, quando non si schiantano, e ricordandoci sempre che viviamo in Italia, come se non bastasse Fabri Fibra.
Ruolo militare
Esse sono molto importanti per la strategia militare italiana di supremazia aerea. Grazie al loro fumo colorato possono essere usate sia per nascondere alle truppe nemiche a terra l'imminente attacco aereo, sia per confondere gli aerei nemici rendendoli più vulnerabili o facendoli direttamente schiantare.[11] Possono anche compiere veri e propri attacchi kamikaze, sia contro obiettivi a terra che in volo, tattica su cui hanno molta esperienza, anche se ogni tanto si eliminano tra di loro.
In ogni caso, secondo nove analisti su dieci, qualora l'Italia cadesse vittima di inarrestabili mire espansionistiche di stati forti come il principato del Liechtenstein o l'eSwatini, esse volerebbero nei cieli come al solito, dando spettacolo, distraendo i cittadini mentre i vertici del Paese scappano all'estero e il nuovo governo si insedia. Peggio del precedente non potrà essere.
Note
- ^ di metallo, non di carta
- ^ Grazie Trajkovski
- ^ Dopo un pit stop all'ultimo giro per fare il giro veloce
- ^ ex AlphaTauri ex Toro Rosso
- ^ Comunque guidata da qualche giovane talento Red Bull e non da un italiano
- ^ Nel 2023 è successo davvero
- ^ Che comunque aveva promesso di sfasciare l'UE se non gli avessero dato 1500 miliardi ed è tornato a casa con 200 miliardi prestati
- ^ Difficile definirlo altrimenti
- ^ Parecchie permanentemente
- ^ Ossessione che ha portato il paese a spendere l'80% del PIL in orpelli tricolore portando il debito a livello Grecia
- ^ In Padania basta la nebbia
Voci correlate
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