Utente:Crogiuolo/Sandbox/3: differenze tra le versioni

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== La pareggite ==
== La pareggite ==
Il maggior vanto di Conte è l'imbattibilità della sua Juventus. Il fatto che la Juventus abbia pareggiato una carrellata di partite non rileva minimamente. [[Gandhi]], intervistato da [[Studio Sport]] ha dichiarato:
Il maggior vanto di Conte è l'imbattibilità della sua Juventus. Il fatto che la [[Juventus]] abbia pareggiato una carrellata di partite non rileva minimamente. [[Gandhi]], intervistato da [[Studio Sport]] sull'argomento ha dichiarato:
{{Quote|Ha una faccia da culo che metà basta. Lo prenderei a calci in bocca per settimane}}
{{Quote|Ha una faccia da culo che metà basta. Se ce lo avessi davanti lo prenderi a sprangate}}

Versione delle 21:21, 5 mar 2012

Antonio Conte sfoggia il suo sguardo sveglio
« È colpa dell'arbitro »
(Conte sulla sua eiaculazione precoce)
« Gli arbitri dovrebbero incominciare a darci i rigori »
(Conte la sera del 26 aprile 1998)
« Perchè diavolo quell'uomo ha un gatto morto in testa? »
(Tutti su Conte)

Antonio Conte (Lecce, 31 luglio 1969) è un ex calciatore eallenatore dedito al giuoco del calcio.

Biografia

Antonio Conte

Conte nasce nel 1969, un bel bambinone di 4 kg e mezzo, peso corretto poi a 4 kg per la perdita del primo mezzo chilo di capelli. A 6 anni fa la prima elementare presso la scuola RompiCoglioni di Lecce che lascerà poco dopo per contestazioni sulla correzione dei compiti della maestra. A 7 perde definitivamente i capelli, per questioni di stress. A 12 anni viene preso in una squadra di calcio venendo utilizzato come lampione per riflettere con la sua testa la luce della luna mentre gli altri bambini giocano. Dalla sua posizione privilegiata potrà osservare e criticare l’operato dell’aLbitro, come lo chiamava giustamente lui; tale esperienza gli risulterà utile qualche anno dopo. In quei tempi la calvizie non era un problema per il giovane Conte, dato che il nomignolo affibbiatogli, “testa di ginocchio” pensava fosse dovuto alla sua abilità nel colpo di testa. A 15 l’entrata nella Primavera del Lecce. Subito si dimostra un allenatore in campo. Dalla sua posizione può lamentarsi delle decisioni del direttore di gara, esortandolo con frasi quali “Espulgilo” o “Muniscilo”. Il 6 aprile 1986 esordisce in prima squadra in un Lecce-Pisa 1-1 segnato da forti polemiche. Nel 1991 passa alla Juventus perché in squadra avevano bisogno di un mega dildo di gomma. Pochi anni dopo farà la conoscenza di Luciano Moggi, dal quale impara la tecnica di lamentarsi, prima delle partite importanti, dei rigori non dati nei match precedenti. In quegli anni l’incontro con un tifoso che sconvolse la sua vita, il cui dialogo è stato riportato dalla gazzetta.

Tifoso : Antonio Conte?
Conte : Si?
Tifoso : Pelato di merda

Da qui la decisione di farsi il parrucchino. Prima si rivogse ad un esperto di autotrapianto negli Stati uniti, che gli ride in faccia e lo apostrofa:

« Se i capelli non ce li hai, da dove te li prendo? Dal culo? »
Antonio Conte dopo l'autotrapianto di peli del culo

In Turchia gli propongono però di toglersi i peli del culo per impiantarseli in testa. Conte accetta ma i bulbi non attecchiscono. Si trova così nuovamente pelato, ma perlomeno con il culo glabro come quello di un neonato. Si rivolge pertanto a Cesare Ragazzi che gli propone un parrucchino fatto di capelli veri, donati da Attilio Lombardo. Questo, notoriamente pelato come un tallone, li aveva comprati al mercato nero da Totò Schillaci, che a, sua volta, li aveva prelevati ad un topo morto, schiacciato sulla Torino-Bardonecchia. Con una nuova capigliatura e il suo usuale sguardo sveglio si appresta ad affrontare la sua nuova vita, quella di Allenatore; il suo sogno di essere finalmente chiamato Mister e basta, e non Mister Coglione, Mister rompi-maroni, ed il classico Mister io non sono pelato è che mi raso, era finalmente coronato. Allena inzialmente l'Arezzo, che porterà dopo una gloriosa cavalcata alla retrocessione in serie C. Si sposta poi a Bari, squadra della sua regione, con cui riesce a conquistare la serie A. L'anno dopo si sposta a Bergamo, allenando l'Atalanta che militava in serie A. La prima panchina è in casa contro il Catania (1-1); in quell'occasione Conte è espulso per proteste. Dopo una infruttuosa stagione con L'Atalanta, passa al Siena, dove l'anno dopo conquista nuovamente la serie A. Nel maggio 2011 il ritorno alla sua Juventus.

L'oratoria

Dialogo classico di Conte coi giornalisti.

Conte : Io sono soddisfatto perché abbiamo dato il massimo. E in più siamo ancora imbattuti
Giornalista : Si, Mister, è vero, ma è il 45simo pareggio della stagione
Conte : Perché gli arbitri non ci danno i rigori
Giornalista : Si ma quanti non ve ne danno contro?
Conte : Io sono soddisfatto perché abbiamo dato il massimo. E in più siamo ancora imbattuti
Giornalista : Mister chi giocherà in attacco la prossima settimana?
Conte : Perché gli arbitri non ci danno i rigori

Conte dopo Milan Juve:

« Il pallone era fuori di mezzo metro! »
(Conte su faccia da culo)

La pareggite

Il maggior vanto di Conte è l'imbattibilità della sua Juventus. Il fatto che la Juventus abbia pareggiato una carrellata di partite non rileva minimamente. Gandhi, intervistato da Studio Sport sull'argomento ha dichiarato:

« Ha una faccia da culo che metà basta. Se ce lo avessi davanti lo prenderi a sprangate »