Catone il Censore: differenze tra le versioni

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'''Catòne''' è quello che resta dopo un incidente del nome '''Marcio Porco Cacatone''' (in latino '''Marcius Porcus Cacato'''). Porta lo stesso nome (il che delinea lo scarso estro dei Romani) del suo pri-bi-tris-quis-nipote [[Catone l'Uticense]], al quale era accomunato dalla stessa grande passione per i cessi. Tuttavia, invece di spurgare latrine, Catone si diede per tutta la vita a rompere i coglioni ai Cartaginesi.
'''Catòne''' è quello che resta dopo un incidente del nome '''Marcio Porco Cacatone''' (in latino '''Marcius Porcus Cacato'''). Porta lo stesso nome (il che delinea lo scarso estro dei Romani) del suo pri-bi-tris-quis-nipote [[Catone l'Uticense]], al quale era accomunato dalla stessa grande passione per i cessi. Tuttavia, invece di spurgare latrine, Catone si diede per tutta la vita a rompere i coglioni ai Cartaginesi.

Versione delle 13:14, 14 ago 2008

« Delenda cacato ! - quel che è stato cacato deve essere pulito »
(Catone il Censore)
« Lex omnibus equa est - la legge è cavalla per tutti »
(Catone il Censore)
« Marcio Porco Catone si distinse per una bassissima operosità. Infatti si cimentò nell'agricoltura, nell'arte senatoria, nell'arte militare, nell'arte oratoria, nell'arte filosofica, nell'arte euclidea, nella letteratura poetica, nella letteratura celiaca, nell'idraulica, nella lavorazione della ceramica e nella preparazione di merletti col tombolo : queste arti come converrano i padri senatori sono fondamentali e assolutamente di base nella vita di un Romano. »
(Cornelio Nepote)
« A Cornelio ... ma bahaffanculo ! »
(Catone il Censore)
« Finalmente è morto »
(Friedrich Nietzsche)
« Arrivato a centododici anni di vita, solo una cosa rimpiango : perché cavolo ho sposato tua zia. »
(Catone il Censore)

Catòne è quello che resta dopo un incidente del nome Marcio Porco Cacatone (in latino Marcius Porcus Cacato). Porta lo stesso nome (il che delinea lo scarso estro dei Romani) del suo pri-bi-tris-quis-nipote Catone l'Uticense, al quale era accomunato dalla stessa grande passione per i cessi. Tuttavia, invece di spurgare latrine, Catone si diede per tutta la vita a rompere i coglioni ai Cartaginesi.

Vita

Infanzia e carriera politica

Nacque a Macerata nel 333440123 a.C., da tre padri agricoltori e cinque o sei madri vigilesse. Fin da piccolo venne addestrato ad allevare vongole. A quattordici anni, poiché gli si era incastrata la serratura della porta, rimase chiuso nel bagno della scuola per due settimane. Convivendo per quei bellissimi quindici giorni con la latrina scolastica, imparò ad apprezzare la ars escrementitia. Quando aveva vent'anni e ¾ suo padre morì, e lui ebbe in eridità una capra in Cornovaglia.

Al servizio dell'Impero Romano Catone fu pretore (300), idraulico (234), bidello (453), giocoliere (231), martello pneumatico (233). Riguardo la politica bruciò le tappe del cursus honorum su un rogo allestito in piazza Mariottide, nella città di Reggio Sardegna. Rigidissimo da capo a piedi, visitò i bordelli e i locali di malaffare di tutto l'Impero per sanzionare i trasgressori ai buoni costumi.

Nel 233, mentre svolgeva l'incarico di martello pneumatico nella Provincia di Brescia-Pesaro-Urbino-Cagliari, confluì nelle file della Lega Nord, alla quale aveva già preso parte da un paio di secoli il suo amico Marius Borgaetius. Nelle file del glorioso partito lavorò molto contro Cartagine, città Felicia che puntualmente riversava sulle coste del Lago Maggiore una gran copia di Tunisini.

File:Caradoido3rb.gif
Catone apre le menti dei suoi ascoltatori durante una sua orazione pubblica

Nel 231, ospitato a Cartagine in qualità di giocoliere dal pretore Baectinus Crassio, da un pulpito eretto lungo la main-street della città lesse un lungo discorso. Alla fine di tale discorso, conclusosi con un bel Carthago delenda est, un rumoroso tastamento di testicoli pervase il pubblico tunisino.

Carriera artistica

Più che la sua produzione in campo letterario, è importante quella di sua moglie Antalifonocongònia: ella infatti scribbe... scrivette... scrivò... scrisse il famoso De re rustica (cioè Riguardo il re maleducato) e l'illustre De agri cultura, che è una compo sizione in ver si com posta su al cune ta volette in ce ramica. Catone invece ha scritto tre barzellette.

In campo musicale, per non tradire la sua passione defecatoria, l'estroso Catone rappresentò il suono dello scarico del cesso in un'opera per violino e tamburello in trentasei movimenti e ½.

Carriera militare e morte

Sotto la guida di Catone pretore l'Impero Romano arrivò a vedere la Giorgia Australe ma, bene intesi, solo a vederla, durante una gita organizzata dal Valerio Gracco Touring Club.

Catone combasse... combavve... combè... combattè in diverse battaglie al fianco dell'esercito romano: il suo intervento nella Pugna Penienses è ricordato ancora oggi in'opera di Cornelio Nepote chiamata De Catone et Peniensibus. Ulteriore intervento importante di Catone fu una pernacchia che fece perdere il controllo dell'elefante ad Annibale, durante la battaglia di Canne.

Marcio Porco Catone detto Vecchius crepò per difendere il re Leonida durante la battaglia delle Termopili. Una lapide nei cessi dell'ala B dell'Istituto Professionale Maria Montessori di Trani commemora ancora oggi il momento in cui un ciottolo scagliato da un persiano trapassò la schiena di Catone, provocando lo sfaldamento della cuspide e del succo gastrico alla pesca.

Curiosità

  • A Catone il Censore stava molto sui coglioni Cornelio Nepote.
  • A Cornelio Nepote stava molto sui coglioni Catone il Censore.
  • Al nipote di Catone stava molto sui coglioni il censore Cornelio.
  • Al censore Cornelio stava molto sui coglioni Fabio Fazio.
  • Il nonno di Antonella Clerici somiglia a Catone il Censore.
  • Ad Antonella Clerici sta sui coglioni Catone il Censore.
  • Catone il Censore non guarda mai La prova del cuoco.

Filmografia

  • Catone il Cessone (1945)
  • Un pretore con la frusta ovvero la vera storia di Vladimir Luxuria (1973)
  • A Cornelio Nepote piace caldo (1993)
  • Ad Antonella Clerici piace anche freddo (2029)
  • Fabio Fazio non c'entra un cazio (3008)