Calcio Catania: differenze tra le versioni

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#sono nemici della stragrande maggioranza delle altre tifoserie in Italia.
#sono nemici della stragrande maggioranza delle altre tifoserie in Italia.


=== I gemellaggi ===
== I gemellaggi ==




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In particolare le squadre più odiate sono il Palemmo, il Messina fc Buddaci, il Siracusa (anche se a Siracusa non esiste il calcio) e qualunque compagine nata in Sicilia. Fuori dall'isola ricordiamo ameni rapporti di amicizia col Taranto (ricordiamo i vicendevoli insulti su Sant'Agata patrona di Catania e i relativi epiteti riferiti dai catanesi alle donne del Tacco, nonchè i fitti lanci di bombe carta a ogni incontro), con la Salernitana, con il Verona, con l'Atletico Il Cairo (forse per gli antichi dissapori relativi alla gestione della prostituzione nel mezzogiorno tra catanesi ed egiziani), con l'Atletico Istanbul, l'Ankara, i New York Metrostars e i Los Angeles Galaxy (rivalità acuita dalla rabbia del catanese medio nel notare che nei Mc Merdals cittadini non vengano distribuiti come logica del luogo imporrebbe anche panini con la carne di cavallo, Mc Horse, come sagacemente suggerito da [[Melissa P.|un cittadino catanese intelligente]]).
In particolare le squadre più odiate sono il Palemmo, il Messina fc Buddaci, il Siracusa (anche se a Siracusa non esiste il calcio) e qualunque compagine nata in Sicilia. Fuori dall'isola ricordiamo ameni rapporti di amicizia col Taranto (ricordiamo i vicendevoli insulti su Sant'Agata patrona di Catania e i relativi epiteti riferiti dai catanesi alle donne del Tacco, nonchè i fitti lanci di bombe carta a ogni incontro), con la Salernitana, con il Verona, con l'Atletico Il Cairo (forse per gli antichi dissapori relativi alla gestione della prostituzione nel mezzogiorno tra catanesi ed egiziani), con l'Atletico Istanbul, l'Ankara, i New York Metrostars e i Los Angeles Galaxy (rivalità acuita dalla rabbia del catanese medio nel notare che nei Mc Merdals cittadini non vengano distribuiti come logica del luogo imporrebbe anche panini con la carne di cavallo, Mc Horse, come sagacemente suggerito da [[Melissa P.|un cittadino catanese intelligente]]).
Storico inoltre uno striscione dei catanesi contro i tifosi del Moon Sporting Club ("voi non siete figli della luna, siete solo figghi ri buttana") la storica squadra lunare che dispone tra le sue file del lentissimo e stonatissimo centravanti Caparezza detto "o mariolo".
Storico inoltre uno striscione dei catanesi contro i tifosi del Moon Sporting Club ("voi non siete figli della luna, siete solo figghi ri buttana") la storica squadra lunare che dispone tra le sue file del lentissimo e stonatissimo centravanti Caparezza detto "o mariolo".



=== I grandi campioni ===
=== I grandi campioni ===

Versione delle 22:33, 14 set 2010

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File:Tifoso catanese.jpg
tifoso catanese colto nell'atto di sganciare una bomba atomica che rada al suolo la città di Palemmo
« "Quando vedo giocare Iccatania, immio cuore s'infiamma d'amor...io lo amo immio grande Catania, rossazzuro per sempre sarò..." »

Tifoso del Catania su Calcio Catania.


« "Catania è como mi casa, aqui estan molti argentinos mi sento davvero bonito amo cibo cultura e il Pacchio locale...cioè le ciche bonite" »

Uno tra i tanti argentini del Calcio Catania.


« "C'è chi può e chi non può: io può" »

Angelo Massimino, storico presidente del Calcio Catania.


« "Quelli che abbiamo speso cche mille lire per i Ccatania siamo i tifosi" »

Angelo Cutispoti, presidente di una nota ditta locale e sponsor storico del Calcio Catania.


« "U Catania è na squatra i serie A" »

Passante su Calcio Catania.


« "L'avvessari tutti quanti difinsuri e centravanti, s'allippunu nda funciaaa...do liafantiiii...." »

(Tutti gli avversari, siano difensori o punte centrali, si attaccano al nasone dell'elefante) Giuseppe Castiglia su Calcio Catania.


« "Sant'Agata buttana" »

Tarantino che scherza un tifoso del Calcio Catania.


« "To matri buttana" »

Tifoso del Calcio Catania che risponde al tarantino puntandogli un'arma da fuoco.


Il Calcio Catania (Caccio Catania) è la squadra di calcio della città di Catania. Il calcio nasce nella magna Grecia secoli e secoli orsono. Si ricordano le innumerevoli dispute tra i Cinici e Zenone, che rifiutava l'idea del movimento e riteneva coi suoi paradossi il movimento inesistente. Ci si trovava appunto a Catania, per l'esattezza nei pressi di un bar locale il cui prato antistante noto come "Cibalikon" vedrà il sorgere del futuro stadio catanese.


Periodo greco

Pare dunque che un giorno un cinico, con l'idea appunto di sfottere Zenone, cominciò a puntarlo e a far passare ripetutamente tra le sue gambe un oggetto sferico prodotto dalla madre sarta, chiudendo alla buona 12 pezzi di cuoio di forma esagonale, la prima vera e propria palla di calcio. L'uditorio fu talmente scosso che cominciarono a volare spintoni, a esplodere bengala e partirono i primissimi cori da stadio e venne creato in poco tempo un banchetto che vendeva biglietti per assistere all'evento, e "ostraka vip cards" di terracotta che sembrano essere gli antesignani dell'odierna "tessera del tifoso(fituso a Catania)". E' appunto in questa occasione storica che nacquero gli olè e i flip flap alla Ronaldinho. Zenone allora si arrabbiò moltissimo: fece un'entrata alla Stam e subito dopo scherzò il cinico con un doppio passo inutile alla Cristiano Merdaldo che lo fece volare per terra dopo essere inciampato maldestramente sulla sfera. Da quel momento nacquero dunque 2 cose: il calcio appunto, e l'omosessualità, da molti definita infatti "amore greco(o ateniese)" in contrapposizione all' amore spartano per cui nascevano delle dispute immense tra paillettes luminose e occhiaie incavate.

Periodo romano

Dopo i primi gloriosi albori, il Calcio Catania cominciò ad affrontare campionati di più alto livello. Superate le banali contese locali (in particolare è nota la disputa con i cugini Paleimmitani o figli del Gran Visir di tutti i terùn, e di quellidipassaggioquandosipigliailferrabbotto, i Messinesi o Buddaci), i catanesi partirono alla conquista dello Stadio Olimpico di Roma, e di altri teatri apparentemente inespugnabili come lo stadio di Torino o il Giuseppe "Silvio Berlusconi" Meazza di Mil'ano. La prima campagna andò male, e i siculi presero 7 pappine dagli inventori del Cucchiaio e della protesta a fini poco onorevoli. Ma la seconda andò meglio, e il Calcio Catania conquistò Torino con un risultato largamente previsto anni prima dallo storico pugliese Lino Banfi in uno dei suoi lungometraggi per cervelli pari a quelli di un ficodindia o per amanti radicalchic e non violenti del cinema di serie B.


Altre imprese storiche furono:


  1. la storica rete del capitano Giuseppe Mascara da Caltagirone a Milano sponda merdazzurra, con una cannonata apparentemente fuori luogo da fuori area dopo essersi sollevato il pallone come se fosse ancora a giocare alla Playa nei suoi anni di gioventù, facendo rosicare come un riccio Giuseppe Bergomi da Cologno Monzese e amico dell'Inter.Gli altissimi livelli di rosicata furono confermati dalle parole "non si può lasciare tutto sto spazio...Julio Cesar è stato ingannato dal sole" eccetera. Pare che Bergomi dopo allora sogni spesso dei traghetti che lo penetrano da dietro e subito dopo la faccia gongolante di un elefante soddisfatto del suo potenziale erotico.
  2. riuscire a pareggiare 2 a 2 a Milano sponda rottonera dopo essere stati avanti per 2 a 0 e addirittura passare indenni da un evidente rigore non concesso dall'arbitro comunista dell'incontro.
  3. riuscire nell'impresa di ricevere applausi in uno stadio storicamente nemico come quello della Favorita di Palermo. Stadio dedicato appunto a Rosalia, nota prostituta del luogo nonchè favorita del vecchio vicerè dell'epoca.Applaudire il gol di Mascara da centrocampo fu paragonabile a un orda di fascisti xenofobi che si commuovono per la dolcezza delle musiche di Schindler's list.
  4. la creazione ancora non conclusa di un centro sportivo, bar, casinò, terme comunali, aeroporto, pista di atterraggio per eventuali alieni in arrivo sulla Terra, ippodromo, sala pedicure e sfrondamento ciglia, cinema, teatro e boutiques alle pendici dell'Etna, in una zona già colpita da diverse eruzioni e terremoti.E' prevista infatti anche la costruzione di un enorme gobbo che tiene un corno rosso in mano, noto come l'antisfiga del Vomero.

Periodo medievale

la somiglianza di Maxi Lopez con Nino d'Angelo quale segno di stima reciproca tra catanesi e napoletani

La costruzione di quella statua non poteva passare di certo inosservata, e il tributo all'antisfiga del Vomero fece crescere simpatia negli scugnizzi napoletani, che decretarono seduta stante un gemellaggio coi cugini catanesi. Forse perchè legati dall'incombenza di un Vulcano alle spalle, forse perchè uniti dalle stesse peculiarità cammoristiche e mafiose e dall'arte di arrangiarsi, nonchè dall'arte del panno steso ad asciugare al sole, della buona cucina, e dell'animosità nelle discussioni per strada che spesso si concludono amichevolmente con deliziose coltellate o schiaffoni (paccheri a Napoli, tumpulate a Catania), napoletani e catanesi un giorno provarono cosi tanta commozione da dire "wa, simm propr tal e qual" - "minchia, ci somigliamo e non pe niente!" e si unirono giurandosi amore fraterno. Nacquero così amori trasversali sotto il Vesuvio e sotto l'Etna, e vennero procreati molti bambini davvero stronzi e figl'e puttana, dei veri e propri mostri del taglieggio stradale con licenza di uccidere. Studiati alla NASA questi bambini tremendi hanno alcune caratteristiche che li rendono facilmente distinguibili:


  1. ascoltano canzoni napoletane, talvolta mixate, di autori eccelsi come Gianni Celeste o Tony Colombo. alcuni preferiscono il Vezzosi, come soleva fare Roger Waters quando doveva far spurgare le vongole in attesa di calarici a pasta (quell'attesa che intercorre dal momento in cui si piazza la pignatta sul fuoco e quello in cui l'acqua contenuta in essa raggiunge il bollore e di conseguenza è pronta per accogliere in sè il prodigio di grano duro italico)
  2. si vestono con colori sgargianti e rubati
  3. non vanno sullo scooter con le dovute precauzioni omologate (chiunque si metta il casco è visto come un deficiente senza spina dorsale, e nei peggiori dei casi questa eventualità è intesa come un'evidente gesto di sfida contro la morale comune, un pò come decidere di non mettersi il burqa in un parallelismo al contrario in Afghanistan)
  4. vivono di nostalgie che non conoscono nemmeno (i tempi bell e Maradona, o quelle trasferte polverose sui campi di C2...iu ci ieva [io mi recavo in trasferta] a Gangi, a Misterbianco, a Calascibetta...no ora ca su tutti pari spetti [non ora che c'è la moda] ca c'è a Serie A).
  5. hanno una comune passione per gli ordigni esplosivi (bengala, cipolle , caramelle e tricchetracche, tutte cose belle e utili quasi quanto il link a cui potete arrivare cliccando sulla parola precedente a questa frase)
  6. non hanno bisogno del bancomat poichè prelevano dalle vecchiette che passano dalla via
  7. hanno un modo di fare carino e gentile con le ragazze e le commentano per strada citando sonetti del Petrarca e del Manzoni (ma più spesso del Boccaccio)
  8. hanno uno scarso uso dell'igiene personale, ma si ricoprono di gel e creste, con quei capelli tipici alla Hamsik (uno degli eroi locali sotto il Vesuvio, detto "Marekiaro" probabilmente per la puzza di ascelle dopo le partite casalinghe che ricorda quella dei tonni andati a male) o non vanno dal dentista nonostante se lo possano permettere (come Mascara che pare avere la dentatura di un topo cariato)
  9. sono nemici della stragrande maggioranza delle altre tifoserie in Italia.

I gemellaggi

Come dicevamo sopra, appunto, non è uso comune del tifoso catanese fare amicizia con altri esemplari da stadio sparsi per l'Italia, cioè gli altri ultras. Il già citato caso del gemellaggio (per altro recente) col Napoli, è appunto un maldestro errore di stampa: in realtà la tifoseria catanese è nemica con tutti. In particolare le squadre più odiate sono il Palemmo, il Messina fc Buddaci, il Siracusa (anche se a Siracusa non esiste il calcio) e qualunque compagine nata in Sicilia. Fuori dall'isola ricordiamo ameni rapporti di amicizia col Taranto (ricordiamo i vicendevoli insulti su Sant'Agata patrona di Catania e i relativi epiteti riferiti dai catanesi alle donne del Tacco, nonchè i fitti lanci di bombe carta a ogni incontro), con la Salernitana, con il Verona, con l'Atletico Il Cairo (forse per gli antichi dissapori relativi alla gestione della prostituzione nel mezzogiorno tra catanesi ed egiziani), con l'Atletico Istanbul, l'Ankara, i New York Metrostars e i Los Angeles Galaxy (rivalità acuita dalla rabbia del catanese medio nel notare che nei Mc Merdals cittadini non vengano distribuiti come logica del luogo imporrebbe anche panini con la carne di cavallo, Mc Horse, come sagacemente suggerito da un cittadino catanese intelligente). Storico inoltre uno striscione dei catanesi contro i tifosi del Moon Sporting Club ("voi non siete figli della luna, siete solo figghi ri buttana") la storica squadra lunare che dispone tra le sue file del lentissimo e stonatissimo centravanti Caparezza detto "o mariolo".

I grandi campioni

Uno dei primi giocatori storici rossazzurri fu Peppino da fera. Chi non conoscesse Peppino da fera andasse a studiarsi un pò la storia, o visitasse la pagina del tuttologo Scaruffi. Verrà reso edotto della disputa millenaria tra i critici e gli esegeti su chi fosse il più grande genio della storia tra Leonardo da Vinci e Peppino da fera. Sofista, stregone, scrittore, montatore di palchi per concerti e abile cuoco esperto in arancini e granite, Peppino fu uno dei più grandi calciatori a calcare i campi di grano di tutto il mondo. Inventore del fallo ad aratro e della pietra nascosta sotto le mutande da lanciare al portiere prima di tirare in porta, era un numero 10 tutto bellezza e fantasia. Altri giocatori storici furono: il libico Muntasser poi implicato nella faccenda World Trade Center come dirottatore e quindi ora purtroppo deceduto, e i neri Behi, Kanjengele e Do Prado, tutti coinvolti nello scandalo "scatto del vu cumprà", uno dei casi più nascosti all'opinione pubblica a cui vennero affidati casi molto più morbidi come "Calciopoli" e "Quello che disse Materazzi a Zidane per farlo incazzare così" nonchè "Lo scandalo dei figli di colore di Baresi e la consecutio temporum degli acquisti di Desailly e Weah". Nelle cronache locali tenne banco per moltissimo tempo questo caso giuridico del tutto singolare, in cui venditori ambulanti e omini tergivetro ai semafori venivano ingaggiati come calciatori spacciandoli per grandi fenomeni di esotica provenienza. La gente prima confusa dal fenomeno (molti comprarono una cartina geografica per scoprire dove fosse e se esistesse la Congolia, oggi nota come Congo, terra di provenienza di molti giocatori ingaggiati) poi si arrabbiò e costrinse il presidente di allora, nonchè ex presidente Caritas e divulgatore Emergency Gaucci a fuggire a Santo Domingo per salvarsi dal lancio di pezzi di lava infuocata, polpette di carne di cavallo incandescenti e piloni dell'autostrada. Cosi si arriva all'era della rinascita, l'era Uindget.

I giorni nostri

Un tipico viaggio casareccio sugli aerei della compagnia di bandiera locale che detiene la proprietà della società etnea


La Uindget, nota compagnia aerea lowcost e salisehaicoraggio, decise di trasformarsi in compagnia di bandiera per il suolo etneo. Cosi decise di acquistare a poco a poco tutta la provincia, a partire dall'aeroporto espandendosi a macchia d'olio in una fortunata mano di Monopoli. Piazza Spedini, nota località catanese in cui emerge il glorioso stadio cittadino noto come Stadio Cibali, o Stadio Angelo Massimino dal nome di un famoso cantautore locale, venne scambiata col Vicolo Stretto per una corda d'oro e 6 cervi del giardino del re. Dopo aver dotato i giocatori di biglietti gratis, barbecue per la produzione casalinga di "canni arrustututa" e granite con accordi vitalizi nei bar della zona, partì alla conquista del mondo sulle spalle del presidente operaio Puvvirenti, e del giocoliere napoletano Lo Monarco nei vesti di ds (direttore sportivo, dracula senzapietà, dio salvatore, don sezzi, david silver eccetera). Un traffichino tuttofare che riuscì a portare i catanesi dall'anonimato alle porte del paradiso Uefa, e del paradiso vero e proprio cioè della sparizione del Calcio Catania dagli albi calcistici dopo il caso Raciti. Quando venne chiarito che Raciti fu ucciso da un meteorite che passava lì per caso, venne esclusa la responsabilità catanese per il fattaccio e dichiarato il Catania reintegrato a tutti gli effetti di legge (chiudendo con una spiegazione chiara quanto verosimile una faccenda che appariva meno oscura dell'attentato di Ustica o di chi s'è rubato la targa di marmo della Via Tor de Schiavi di Roma). A questo punto il Catania è avviato verso la gloria e i campi internazionali di tutto il mondo, e vincerà la Champions League nel 2031, come previsto da Nostradamus nella quarta Centuria, quartina 2:

« "Per morte la Francia farà un viaggio,

Flotta per mare, attraversare monti Pirenei. Spagna in scompiglia, marciare gente militare:

Delle più grandi dame in Francia condotte." »

Appare chiaro come un giocatore francese che verrà acquistato dal Catania nel 2029, dopo essersi ambientato, condurrà alla vittoria del trofeo gli Etnei nella finale del 2031 che si terrà a Ibiza. La grande dama sconfitta è probabilmente il Real Madrid (la fidanzata bianca di Spagna) o la Giuventus (vecchia signora di basso borgo), e su questo punto gli interpreti del Nostradamus litigano e disputano prendendosi a bottigliate di piombo tramutato in oro.


Huligani dangereux....huligani dangereux....huligani dangereux....scappa finchè puoi