Arte moderna

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(Rimpallato da Arte merderna)
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Un capolavoro di Ugo Truffarelli, Paint.NET su niente, 1958. Questa opera ha dato una svolta a tutta l'arte contemporanea e in particolare al neo-vaffanculismo italiano dei tardi anni '50.
Notare la velocità e facilità di esecuzione dell'opera (15 secondi per farla). I mezzi poveri con cui l'artista si esprime denotano una volontà di astrattismo che alcuni famosi critici hanno definito come "orrendamente bella" o "straordinariamente stupida". Le superlative linee verdi orizzontali si intrecciano con le straordinarie linee color muffa verticali e fanno a cazzotti con gli insulsi cerchietti verdi, dipinti da Truffarelli perché "volevo provare il tool per fare i cerchietti".
L'onnipresente scritta blu è forse una disperata richiesta d'aiuto divino che l'artista fa, angosciato dall'alienazione della vita moderna. Il tutto immerso in uno sfondo color merda liquida che dà un senso di fisicità alla composizione.
Alcuni commentatori, di fronte all'indubbia potenza dell'opera, hanno espresso il dubbio: "quanto hai detto che costa 'sta cagata?" Al momento della prima esposizione, Truffarelli non si fece vedere; uno straordinario gesto di rottura verso le vetuste e ipocrite convenzioni sociali artista-pubblico.[1]
Prezzo all'asta: 1.550.000,00 .
« Una delle cose più bbbellleeee che siano mai passate da Telemarket! »
(Alessandro Orlando su crosta d'arte moderna)
« Sei talmente brutto che sembri un capolavoro d'arte moderna! »
(La ragazza che ti piace su due di picche)
« Dovete capire che questo è megabello! È...è iperfigo! Vi torna o vi pare una minchiata? »
(Tipica guida che tenta disperatamente di attirare giovani )
« Ah sì! Bravo bravo continua a snobbare l'arte moderna! Se pensi che sia una cavolata perché non l'hai pensata tu? »
(Sempre l'amico intelletualoide)

L'arte moderna è una gigantesca e astuta truffa organizzata ai danni di poveri e ignari multimiliardari. Tutto si basa sulla psicologia inversa: è talmente brutta, ma talmente brutta che fa figo dire che è bella.
Da quando è stata inventata, l'arte contemporanea non ha conosciuto crisi. È lei la crisi.

Descrizione

Il tipo di arte moderna più apprezzato.

Prima di tutto non cascateci: essa non piace a nessuno, né tantomeno ai collezionisti. La frase che continuamente un collezionista si ripete è:

« Cazzo, non devo far vedere che non mi piace, altrimenti passo male e faccio la figura del contadino! »

Quando pagano fior di miliardi alle aste, spesso, per non pensare a quello che stanno facendo, producono sottovoce il seguente mantra:

« ... la la la la la la la la... »

Il trucco è questo: se uno ad un certo punto della sua vita si ritrova molto ricco (e con molto intendo dire molto) può arrivare a chiedersi con profonda angoscia perché lui è ricco e gli altri no. La risposta più facile che il ricco si dà è: "ho indubbiamente una mente superiore". È qui che entra in ballo l'arte contemporanea.

È risaputo che l'arte contemporanea:

Queste due caratteristiche insieme costituiscono un richiamo irresistibile per il collezionista multi-miliardario e fa la fortuna dell'artista che riesce a trovare un manager che vende bene la sua merda.

Il valore delle opere si basa sul fatto che nessuno avrà mai il coraggio di dire la verità su ciò che realmente sono e quindi ci sarà sempre qualcuno disposto a ricomprarla allo stesso prezzo o superiore.

Storia

Tipico museo d'arte moderna con artista d'avanguardia che cerca di piazzarti le sue opere.

Tutto iniziò quando qualcuno si accorse che lo stile di pittura rinascimentale pomposo causava ormai forte noia e depressione nella gente[2]. A questo punto si pensò di ravvivare un po' la cosa con l'impressionismo. Dopo un iniziale difficoltà dovuta al cambiamento di stile, gli impressionisti fecero un discreto successo.

Poi però a un tizio di nome Pablo Picasso venne l'idea geniale: "Cosa succede se un pittore famoso e osannato come me si mette a fare quadri volutamente brutti, orrendi e inguardabili?"
Detto fatto dipinse le orrende "Signorine d'Avignone" che appesteranno per sempre con la loro onnipresenza ogni libro d'arte che si rispetti.

Una volta terminato il quadro, ci mise molto, voleva essere sicuro che venisse brutto, Pablo si vergognava come un cane a farlo vedere e lo tenne così per circa 13 anni chiuso nel suo studio rivolto con la faccia contro la parete. A quel punto, quasi per caso, la prima vittima di arte contemporanea cadde di sua spontanea volontà nella trappola. Un suo amico pluri-miliardario venne nel suo studio e lo pregò ripetutamente di fargli vedere la misteriosa opera nascosta. Dopo avergli rotto i coglioni per un'oretta abbondante nelle seguenti lingue: spagnolo, italiano, arabo, cinese, francese, mandarino ed esperanto[3], Pablo, stufo, acconsentì.

Il pluri-miliardario comprò la crosta per 2.700.000,00€ [4]. Da quella volta gli "artisti" capirono l'antifona e iniziarono a dipingere e a scolpire cagate immani opere innovative, vendendole a cifre esorbitanti.

Attenzione però: la cagata la puttanata ehm... l'opera non può essere venduta se l'artista non aderisce prima a un "movimento d'avanguardia". Gli artisti che non fanno parte di nessun movimento non vendono un cazzo. Tutta la difficoltà sta nello scrivere il "manifesto del movimento", spesso si ricorre a parole magniloquenti scelte a caso dal vocabolario come "plasticità", "energia", "destrutturazione", "simultaneità", "alienazione", ecc... inframezzate ogni tanto da qualche termine classico, come "posa classica", "chiaroscuro", "armonia compositiva", che non guasta mai e dà un senso di serietà a tutta l'operazione.

Note

  1. ^ Leggasi: vergogna nera.
  2. ^ I giapponesi fotografanti non sono qui considerati "gente".
  3. ^ Ancora non esisteva, se lo inventò sul momento.
  4. ^ E fece bene, ora ne costa a dieci volte tanto.

Voci correlate