Angela Lansbury

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera dalla forfora.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Angela Lansbury? Ma no, agente... sono Jessica Fletcher! »
(Angela Lansbury al controllo di un documento.)
« È certamente lei... altrimenti non porterebbe tanta sfiga! »
(L'agente, poco prima di morire.)
« Zia Jessica? »
(Uno sfigato scelto dalla Lansbury come nipote di turno.)
Eccola nei panni della signora in giallo.

Angela Lansbury è una povera vecchietta dall'età indecifrabile. L'unica ragione per cui la gente si ricorda di lei è l'aver interpretato nella famosa serie La signora in giallo la parte della iettatrice rompicoglioni.

Biografia del personaggio

Data la sua scarsa memoria e lo stato del suo documento d'identità (impolverato e scritto in latino), è difficile stabilire la data di nascita di Angela Lansbury. Fonti sicure comunque stabiliscono la data di nascita dopo il 1000 in una località imprecisata dell'Italia Meridionale. Appena nata, i genitori, vedendo le preminenti rughe sul viso della neonata, pensarono di essere sul set del film Il curioso caso di Benjamin Button, tuttavia, arrivati al cinema, scoprirono due cose:

  1. che non c'era la locandina;
  2. che non c'era neanche il cinema.

Passata la prima idea, ripiegarono sulla seconda: la loro bambina era una strega (confermato nel film "Pomi d'ottone e manici di scopa"). Decisero quindi di abbandonarla sperando nella grazia divina, ma poiché né DioSatana sono dei fessi, la bambina riuscì sempre a tornare dai genitori che, a loro malgrado, dovettero tenersela.

Già da giovane, si capì che la Lansbury era proprio destinata a diventare il personaggio che centinaia di anni dopo tutti ricorderanno con orrore. Mentre la giovinezza della piccola Angela passò spensierata, i suoi amici erano soggetti a strani e inspiegabili incidenti. Angela inoltre viaggiò molto con i genitori per destinazioni ignote. Non è riportato l'itinerario preciso, ma dal numero di morti possiamo concludere che intorno al 1348 si trovava a Genova e che nell'epidemia di peste nera morirono anche suo padre e sua madre. La figlia, traumatizzata dallo shock, ereditò il primo colpo di arteriosclerosi, che l'accompagnerà per tutti gli anni successivi.

Rimasta sola, decise di sposarsi. Diverse volte. Infatti da quel momento in poi, si ripeteva la solita scenetta: lei si sposava, il marito moriva per cause dichiarate più o meno naturali, lei dimenticava di aver avuto uno sposo e si risposava. Si andò avanti così per secoli, con la Lansbury che accumulava le eredità dei poveri compagni defunti per potersi permettere i numerosi viaggi. Dopo l'ennesima luna di miele, si ritrovò a New York, dove un abile regista, impressionato dall'aspetto vissuto e anche un pochino cinico della donna, elaborò la sua controparte televisiva che tutti noi conosciamo: la signora Fletcher, che come Angela porta sfiga, ma almeno scopre gli assassini.

La Signora in Giallo

   La stessa cosa ma di più: La signora in giallo.

Unico lavoro in tutta la vita della donna, si rivelò più che altro la sua autobiografia trasportata sul personaggio; in fondo, si trattò solo di darle quell'astuzia che a quella vera mancava.

Il post Signora in Giallo

Dopo la fine della serie che un po' tutti aspettavano - nell'ultimo episodio, per sbaglio, una bomba atomica cade su Cabot Cove, ma fortunatamente la signora Fletcher ne esce illesa - Angela riprende la sua normale vita da pensionata, riprese a sposarsi continuamente e a vivere così di rendita.

L'incidente nel Mid West

Mentre la donna si godeva un periodo di riposo nel solito hotel lussuosissimo, il fato stava per colpirla con una mossa meschina. Infatti, fu organizzata una serata di interviste con presenti tutti i fan della Signora in Giallo muniti di cornetti rossi. I giornalisti insieme agli spettatori bersagliarono la star di domande sulla signora Fletcher. Il caos mentale a cui fu sottoposta, unito al suo basso quoziente intellettivo e all'arteriosclerosi le causò una crisi d'identità e il giorno dopo Angela Lasbury credette di essere davvero la Signora Fletcher.

La nuova vita di Angela... ovvero, la vecchia vita di Jessica

-Mattina:

  • Si sveglia alle 10:45, perché senza la musichetta non può partire l'episodio.
  • Dopo un abbondante colazione, parte per fare jogging. Ritorna dopo pochi minuti, ricordandosi di avere un importante appuntamento con il suo gabinetto.
  • Passa la restante mattinata a scrivere o ad andare nelle librerie per lamentarsi coi proprietari che i suoi libri non sono stati esposti.

-Pomeriggio

  • Pranza. Guarda con attenzione la gente seduta attorno a lei, valutando i possibili assassini di un ipotetico omicidio.
  • Aspetta un morto. Se non arriva spontaneamente, ci pensa la sua sfiga a farglielo avere.
  • Anche se il cadavere presenta evidenti segni di salmonellosi o tutti dicono di averlo visto buttarsi gridando contro la crisi, per lei è omicidio.
  • Interroga parenti e amici che, sconvolti dalla perdita, non riescono a difendersi dalla curiosità della vecchia e finiscono per dirle tutto.
  • Va alla centrale di polizia per parlare con lo sceriffo, il quale, per cavarsi dalla palle una rompicoglioni di quel genere, acconsente a mostrarle gli indizi.
  • La Signora Fletcher lavora di fantasia, trasformando il fazzoletto della vittima in un cuscino imbevuto di cloroformio o estendibile per strozzarlo, SICURAMENTE servito come arma. Tuttavia ancora qualcosa non quadra.
  • Fa una azione normalissima, aspettando che le arrivi il flash come al solito. Poiché quello non arriva, non cambia niente nelle sue deduzioni, che sono e restano sconclusionate. I buchi li rappezza con le sue frasi ad effetto.
  • Va dallo sceriffo, che ovviamente non le crede.
  • Lo sceriffo, ormai in preda allo stress più totale, manda via la donna acconsentendo ai suoi piani.
  • Trappola all'assassino: il pover'uomo, totalmente estraneo alla vicenda, viene arrestato dallo sceriffo e finisce in carcere. Tutti si congratulano con la donna per la sua perspicacia.

-Sera

  • Angela/Jessica si addormenta subito dopo cena pronta a inventarsi nuovi finti omicidi per il giorno dopo.

Curiosità

  • Angela cerca tuttora la città di Cabot Cove, ignorando la sua inesistenza.
  • È la prima donna ad aver sofferto di sindrome della Signora in Giallo.
  • Ogni tanto chiama al telefono sconosciuti, salutandoli con nomi come "Amos", "Seth" o "Loretta".
  • Il numero dei suoi matrimoni spiegherebbe anche perché la Fletcher ha tutti quei nipoti.

Voci Correlate