Ancona: differenze tra le versioni

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Versione delle 14:01, 30 gen 2009

Ancona

(Stemma)

"Viè voltro!!!"

(Motto)

Posizione geografica all'interno del gesto dell'ombrello
Anno di fondazione 100.000 a.C. Creata da Mike Bongiorno che pronunciò le parole "Vorrei comprare la A di Ancona" e Puff, eccola qua!
Abitanti pesciaroli, ciambotti e disoccupati
Etnia principale terrona
Lingua Ancunità
Sistema di governo pesciocrazia
Moneta Moscioli
Attività principale Fà i rutti e le scurregge
« Solo le olive! C'avete solo le olive! Soolo le oliiiiveee! C'avete solo le oliiiveee! »
(Ancunità al cugino Asculà )
« Ma vate a fa dà ntel culo! »
(Tizio)
« Ciavémo i mòòòòscioliiiii! »
(Tipico Ciambotto Anconetano)
« Ahò ninì cò è che ciài nté la testa? El brecciulì o l'arenèla? »
(Tipico Ciambotto Anconetano)

Ancona è la capitale del gomito del tennista. In origine essa apparteneva alla Magna Grecia, adesso se màgnane solo le sardelle e i mòscioli de mare.

Storia

Ancona venne fondata nel 100.000 a.C. dall'allora settantatreenne Mike Bongiorno affinché nella sua fortunata trasmissione "La ruota della fortuna" si potesse acquistare l'utillissima "A di Ancona". A tutt'oggi non sono stati scoperti ulteriori motivi che giustifichino l'esistenza sulla Terra di questa città. Purtroppo questa sua peculiarità venne via via scemando in seguito alla comparsa di luoghi quali Asti, Agrigento e, soprattutto, della bellissima città di Atalanta. Per ovviare a ciò nel corso dei secoli è stata più volte caldeggiata l'ipotesi di cambiarne il nome in Xncona, Yncona o §ncona al fine di risultare ancora utile nell'ormai millenario gioco. Finora l'opposizione di alcuni niubbi, che non trovano il sinbolo "§" sulla loro tastiera, lo ha sempre impedito ma la battaglia è lungi dall'essere finita. A questo scopo Ancona si è recentemente gemellata con Domodossola ed Empoli nella fondazione CCIRNEMCSMUPCLLNLRDF (Città Che In Realtà Non Esistono Ma Che Sono Molto Utili Per Chiamare Le Lettere Ne La Ruota Della Fortuna); iniziativa che ha portato le suddette città alla vittoria del premio "Fondazione con il nome più impronunciabile della storia", oltre che alla nomination per "Fondazione più inutile" (classificandosi seconde solo dopo quella per la "Salvaguardia della verginità di Paris Hilton")

Patria del clacson, ad Ancona viene suonato per scopi esortativi, intimidatori, fannullori. È anche la patria dei contadini ar-fatti, con la puzza sotto il naso, e che non perdono tempo per dire oh, ma quanto so' ricco ?!!? sono ricco un casino, ahò - oppure, urlando dal finestrino - ahòòò!! levateee!! c'ho da passàà!! Ahòò LEVATEEE!! - questo si ripete ogni 5 minuti, e quindi sembra di stare in una città burina della Ciociaria. Infine in questà città burina non esiste un centro perché tuttora è in fase di costruzione dal 1287 a.C.

Posti da visitare

  • El Dòmo (la cattedrale di San Ciriaco)
  • El lazaréto
  • La Fiera de San Ceriàgo (Patrono de ancona)
  • Piazza pertini (unico posto di ritrovo rimasto per i pochi metallari, punk e barboni sopravvissuti in Ancona)
  • Lo Zozzo (non sai mai cosa puoi trovare nelle sue paste!)
  • I mòscioli (nome esatto della cozza)
  • Benzinaro della galleria
  • Il porto (dove se pescano i mòscioli) (sì, esatto, se vuoi morire presto)
  • Ascensore del passetto (luogo consigliato a tutti gli emo per un classico suicidio. Solo una persona si è salvata buttandosi giù dal passetto, evidentemente si trattava di un industrial metaller ricoperto di borchie e ferraglia fino all'osso)
  • Portonovo (stabilimento balneare sponsorizzato da D&G e truzzolandia)
  • Il bar del disco
  • Il discolo
  • Le bancarelle cinesi del corso vecchio
  • Il pakistà
  • Videociak
  • Il cagò
  • La gelateria-pizzeria-truzzeria Rosa
  • Q1
  • Q2
  • Q2/a
  • Q3
  • Q-ennesimo
  • Posatora
  • Pinocchiu
  • Tavernele
  • Le Grazie
  • Le Prego
  • Le Palumbare
  • Pietra la croce
  • Munte Conero

Se volete fare un tuffo nella città antica c'è il mitico Giorgio Petetti l'unico cantastorie rimasto in vita.

Il ciambotto anconetano

(nel leggere questo paragrafo è d'uopo canticchiare la musichetta di Quark)

Da Wikipedia (l'opuscolo dell'Ikea di Camerano - AN)

Il ciambotto anconetano comune (Bufo bufo anconitanus, Piaerus Angaela 1802) è l'antropo-anfibio più grande d'Eurasia, e raggiunge addirittura il metro e 70 (orecchie escluse). È protetto dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore. La sua pelle presenta numerose verruche (brosciòli), che sono perennemente ricoperte da una sostanza dopante, il topexan, che comporta continue allucinazioni e stato di trance. Prevalentemente notturno, di giorno tende a nascondersi in posti di lavoro malsani, o negli uffici del comune o comunque in luoghi riparati dal controllo dei sindacati, dove può cazzeggiare senza che gli venga detto nulla.

Comunissimo esemplare di ciambotto (quello sopra) con la ciambottona di turno (sotto)

Se minacciato assume una caratteristica posa intimidatoria da lontra infuriata e si esprime soprattutto alzando il dito di mezzo, impugnando l'apparato genitale, disegnando un ombrello con le due braccia o scagliando epiteti come Oh testa de cazo!, Oh fìo de puttana!, Oh pèzo de cotiga!, Oh stronzo cagatu de fòrzzza!. Rispetto al pesciaròlo frequenta ambienti più asciutti e tende a tornare sempre nella stessa area di servizio della statale per accoppiarsi, a volte percorrendo anche diversi km (la distanza massima che può percorrere è tra Senigallia e Fano). Si nutre praticamente di qualsiasi cosa riesca ad entrare nella sua bocca. Predilige mòscioli, cuccioli, mammoli, pisoli e pangoccioli.

Divertimenti

L'unico divertimento per gli anconetani/pesciaroli è salire sulla collina del Duomo, mettersi a uovo, e rotolare giù finché non si arriva al mare, dove, sei sei fortunato puoi sbattere contro una nave e affogare nell'acqua putrida oppure pescare dei pesci ragno, che poi a guardarli bene sono delle pentegane galleggianti. Se ancora non siete morti potete andare al Passetto e buttarvi giù dalla scogliera. In tutti e due i casi morirete galleggiando in acqua come dei veri pesciaroli.

Per gli amanti dei Moscioli, come arrivare ad Ancona dalla Terronia

La gallina Ancona

Nel 1932 uno scienziato pazzo residente ad Ancona di nome Porrh Kamastèla creò un volatile ibrido accoppiando un mosciolo con una gallina. Il risultato fu la gallina Ancona. Oggi la gallina Ancona è estinta dato che l'unico suo esemplare (quello di padre mosciolo) morì nel 1934, fatto alla tarantina assieme ad una quintalata di moscioli durante la festa dell'Unità. La gallina Ancona aveva il piumaggio di una gallina Livorno, le zampe di una gallina Perugia, le ali di una gallina Bracciano e il becco di una gallina padovana. La gallina Ancona in tutta la sua breve vita fece un solo uovo da quale uscì un mosciolo con il becco e con le penne remiganti.

File:Gallinancona.jpg
La gallina Ancona. Suo padre era un mosciolo.

Dialetto

Il dialetto anconetano non esiste. Ad Ancona si parla un incrocio di romanesco, spagnolo, veneto, francese, maceratese e pesarese, perciò il vernacolo della città risulta alquanto incomprensibile. Un estratto di frase in anconetano che testimonia il gran collage di dialetti e lingue : Scì, lia el magna, ma però vuialtri andé a tapà el sbrego !.

Da che mondo e mondo poi i poveri anconetani hanno tutti, nessuno escluso, un terribile difetto di pronuncia : non riescono a pronunciare le consonanti doppie. Il risultato di questo difetto è disastroso e produce espressioni del tipo : Ahò monelì, vame a pià el carèlo !. La scuola di dizione e pronuncia di Macerata da anni organizza una manifestazione di raccolta fondi, Trenta ore per le doppie, con lo scopo di salvare i corregionali del capoluogo dal cosiddetto scacarellaménto consonantico, cioè la completa dispersione delle consonanti.

Un altro grosso difetto dell'anconetano medio è quello di utilizzare il plurale molto raramente, questo porta ad esempi come: Cuscì è finiti tutti n'ti scoji oppure È schioppàti per aria sà l'api de Falcunara.

Soprannomi storici anconetani Cagabaràtoli (Defecabarattoli), Chiapalamèrda (Prendilapopò), Magnaràgni (Mangia-aracnidi), Sbandavapori (???), Trepéli, Trumbo' ... ecc ...

Il verbo dare

Gli anconetani vivono del verbo dare. Ad Ancona il verbo dare è sostituibile a tutti i verbi. Esempi eclantanti:

  • Ma vate a fa DÀ n'tel culo!
  • Scì, ma nuialtri ve DAMO ntel culo a tuti!
  • Te DAGO un paro de sardelle nti reni che po' te le ricordi a vita, oh ciaffo' !
  • Ennamadonna che cocchia. Ciao figo' de dio, me la DAI?

Questo é uno dei motivi per cui esiste il detto meglio un morto in casa che un anconetano alla porta.

Gastronomia

Tra le specialità da provare appena arrivati ad Ancona, come non citare i famosi Mòscioli (volgarmente detti "cozze") usati anche come moneta di scambio locale. Altra famosissima e apprezzata specialità della zona è il Pà cu l'ojo, volgarmente denominato Pane e olio. A Natale le vie e le case si pervadono di un balsamico effluvio di pesce marcio. Si tratta del tradizionale Stoccafisso, ovvero merluzzo atlantico secco che appena tocca una goccia d'acqua diventa la cosa più puzzolente del mondo. La preparazione dello stoccafisso ha dei paralleli con riti esoterici di evocazione di entità da altri mondi. Per 24 benedette ore in genere il 23 dicembre l'anconetano è costretto a sopportare in casa una tremenda puzza di stoccafisso a bagno, che poi la sera del 24 verrà servito affogato di olio patate e melma sugosa random dopo aver stazionato 4 ore nel forno ed aver prodotto incrostazioni irreversibili sulla teglia. NB lo stoccafisso è più buono il giorno dopo. ATTENZIONE, NON È VERO; è vero soltanto nel caso delle patate che per imbimbizione notturna si intridono di sughetto dello stoccafisso e il giorno si oppongono meno alla digestione (fra le tante buone cose che porta la nascita del Bambin Gesù la notte di Natale infatti non è contemplato lo stoccafisso) Lo stoccafisso tuttavia può risultare migliore il giorno successivo per i seguenti motivi : a) assuefazione: la dose della sera della vigilia ha creato in voi assuefazione, per cui il giorno di natale vi sembrerà di mangiare una cotoletta. b) ridondanza + c) rassegnazione Lo stoccafisso è avanzato (caso strano..) per cui il giorno dopo padroni di casa ve lo serviranno stampando sorrisi su ogni tentativo di spacciarvelo per una deliziosa pietanza. Si creerà così una triangolo esoterico fra il vostro stomaco l'anima dello stoccafisso e l'ineluttabilità della sorte. La sorte dispone che lo stoccafisso DOVRA' essere terminato dai commensali, lo stomaco degli stessi si rassegna al triste evento, cosicchè l'anima (che si manifesta col puzzo) del povero merluzzo, rimasta intrappolata nella nostra dimensione potrà finalmente darsi pace.

Il mòsciolo in tutta la sua mosciolosità

In provincia di Ancona

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L'inno ufficiale