Tromba marina (strumento musicale)

Da Nonciclopedia, la cosa che cosa.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Incostruzione

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Tromba marina (strumento musicale)
« La tromba marina è uno strumento che mi piace, così... così armonioso...  »
(Monsieur Jourdain (Moliére, Il Borghese Gentiluomo))

La tromba marina (Fr. trompopette marine; Ingl. Marine Trumpetta; Ted. Marine Trompete, Trompetengeige, Nonnengeige, Tympanischiza, Trummscheit, Trumundstrangundturmundeit, Trumtympatrumpundtrompetetrumundergeigetrompetetrompetegeige, ecc. - per un totale di dodicimila trecento due nomi tedeschi diversi) è uno strumento musicale antico, gigantesco e schizoide che nessuno vuole più usare. È noto in zoologia con il nome di "Monochorda monotona" e appartiene all'Ordine[1] dei Cordati, per motivi che più avanti appariranno ovvi.

La caratteristica più bizzarra di questo strumento, dalla tipica forma conica, cavo, lungo due metri e oltre, che viene chiamato "tromba", è che si suona con un archetto, come fosse un violino o un contrabbasso.

Per venire incontro alle proteste dei violinisti, stufi di sfregare le sue pareti, lo strumento è stato dotato nei secoli di una corda (una sola!) Di conseguenza, malgrado si chiami tromba, non è affatto uno strumento a fiato ma fa parte della famiglia degli archi, e il mare non c'entra niente: alcuni musicologi[2] ritengono che il nome adugi, in realtà, sottintesi sessuali (vedi Storia).

Qui potete sentire l'orrido suono della tromba marina. E constatare la sua schizofrenia: in certi momenti, il suo suono raspante diventa quello di una tromba, né più né meno.

Gli esperti comunque affermano che il suono della tromba marina divenga migliore da una certa distanza in poi[3]


Storia

Gli storici lo ritengono un discendente del monocordo medievale. Gli zoologi, dello shoggoth.

Il suo repertorio è rado ed eseguito ancora più di rado.

Anche per gli equivoci che accompagnano il suo nome.[4]

L'unico pezzo veramente noto che usa questo strumento è il concerto RV 558 di [Antonio Vivaldi]], che sulla partitura autografa reca la scritta Due Violini E Tanti Istrumenti /Tromba Marina, di pugno del bell'Antonio, con le ultime due parole sottolineate in rosso.

Tuttavia, esiste una leggenda.

Sembra che all'epoca (all'incirca nel millesettecentoqualcosa) il Comm. Aristide Dal Pont, marito della nota violinista Marina Dal Pont, notasse il promemoria sulla partitura e, brandendo un lungo coltellaccio arrugginito, chiedesse soddisfazione al prete rosso, notorio donnaiolo. L'audace risposta del compositore veneziano, fu che esisteva veramente uno strumento con quel nome.

Fattosi portare da due facchini l'antico, medievale marchingegno, il compositore veneziano ne trasse un sola, lunghissima, orripilante nota.

* TLOONNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNG! *
« Al solo sentire il suono emesso dal raccapricciante relitto, l'Aristide smarrì il senno, crollando a terra come fulminato e mettendosi subitaneamente a grugnire e rotolar nel fango (il quale notoriamente abbonda nei tramezzi), finendo per perdere alla fine ogni sembianza umana, simile a porco o a bestia ispida: infine, mandando acute strida, correndo a quattro zampe, egli abbandonò la sala concertistica, le calli e la città di Venezia istessa, rifugiandosi nelle lande più interne ove, a detta dei villici chioggiotti, ancor oggi vive e ivi si nutre. »
(Cronache venedighe, Pampùss von Trottenheim, 1754; citato da Michael Praetorius.)

In seguito, lo strumento è stata utilizzato occasionalmente come coloritura timbrica nelle musiche per la scena: ad esempio, nel balletto dell'opera Serse di Jean Baptiste Lully.

Quest'oggetto è stato usato nel teatro musicale dal XV secolo fino alla metà del XVIII secolo, sia per far musica che altre cose (da Cronache venédighe).

Sui nomi alternativi

Sembra che l'epiteto di "tromba marina" venga dal nome di alcuni istituti religiosi. La cosa è probabile: infatti la maggior parte degli esemplari che possediamo ci viene da istituti religiosi femminili; del resto, in tedesco la tromba marina è chiamata Nonnengeige (letteralmente violino delle suore), con altri possibili doppi sensi[5].

Ufficialmente classificato, al tempo del re francese Francesco I, nell'ambito della Musique de l'Ecurie (vedi anche collegamento in lingua francese per maggior dovizia di particolari, completate dalle illustrazioni di Fragonard), venne utilizzata ben più raramente all'epoca di Luigi XVI - che la riteneva uno strumento contro natura.

Fattezza, suono e timbro

Come ripetuto parecchie volte, a tromba marina possiede una sola corda. Ciò nonostante, secondo il trattato di organologia[6] di Michael Praetorius, lo strumento poteva arrivare ad avere una corda più lunga: secondo i casi la corda poteva essere simpatica o antipatica, a seconda dell'umore dello strumento e delle condizioni atmosferiche.

In certi casi, il numero di corde poteva ridursi, specie in seguito a proteste degli ascoltatori: ma in tal caso il suono poteva diventare atroce.

La lunghezza dello strumento parte dai 2 metri, ma nei casi più esibizionistici arriva fino a quattro (lo strumento è praticamente estinto!) La cassa di risonanza, ricavata dal guscio di uno shoggoth, somiglia a quella di un'arpa, con un manico nel prolungamento della tavola.

L'unica corda, sfregata da un archetto solido, è fissata ad un cavalletto: la particolarità di quest'ultimo consiste nell'avere un solo piede fisso (monocordo monopode). L'altro, leggermente distanziato, percuote la tavola (o cassa) armonica in base alla vibrazione assegnata dall'arbitro: questo effetto di percussione è chiamato tromba, per via dell'analogia con questo strumento. Né si tratta dell'unica analogia: la tromba marina è suonata sugli armonici naturali della corda, in modo tale da rifarsi alla stessa scala incompleta e talvolta naturalmente stonata, delle trombe dell'epoca, fino a raggiungere l'effetto noto nell'ambiente come "pistone musicale". La somiglianza, in effetti, è sorprendente.

Pezzi noti

  • Sonate per la Tromba Marina, di Lorenzo de Castro (c1750-70),
  • Musica Genialis, di Johann Melchior Glettle (1675)
  • Aria: "Eia, eia clarae tubae" ("Oio, che tromba rumorosa!"), di Wolfgang Iten (1751)
  • Quarta entrata del "Xerxes" (o Xerxex), di Gian Battista Lullì (1660)
  • "La musica di Prin", di Gian Battista Prin (c.1668-p.1742)

Antiche credenze

In tempi antichi si pensava che le trombe marine fossero dei mostri marini. Nel 1687 il pirata-esploratore inglese William Dampier riportò su carta l'avvistamento di una tromba marina, scrivendo[8]: «Una tromba appare come un piccolo pezzo sfilacciato di nube o di tessuto, che pende come un pennone dalla parte più nera di esso. Di solito pende inclinandosi. Quando la superficie del mare comincia a muoversi, vedrete l'acqua, per circa cento passi di circonferenza, schiumeggiare e girare in tondo prima piano, poi più velocemente, fino a quando vola verso l'alto a formare un oggetto conico, altissimo. Così continua per mezz'ora più o meno, fino a quando l'aspirazione cessa. Allora tutta l'acqua che stava sotto la tromba cade di nuovo in mare, provocando un gran frastuono - insolitamente in do diesis - e movimento disordinato del mare». Si sperimentarono vari metodi per dissolvere le trombe marine, dalle cannonate all'urlare e pestare i piedi sul ponte delle imbarcazioni, e scoppiare in lagrime chiamando la mamma; ma su quest'ultimo metodo perfino Dampier commentò: «Non ho mai sentito dire che si sia dimostrato di qualche utilità».

Voci correlate

  • Antonio Vivaldi
  • Alessandro Cesaroni: un diplomatico e musicista italiano del Quattrocento, appassionato (secondo le sue lettere) di Tromba' Marina. Galeazzo del Ronconi, cornista cronista dell'epoca, ci segnala che il Cesaroni compose molto per il detto strumento, ma delle sue partiture non è rimasta una sola nota.
  • Strumenti di tortura
  • Monocolo. Ma anche monodonte, il mitico bestio con un dente solo. Un Monodonte con il monocolo monotonamente suona il monocordo monopode... No comment.
  • H.P.Lovecraft
  • One Piece

Note

Template:Legginote

  1. ^ Lo zoologo qui presente insiste che i Cordati sono un phylum. Non chiedete a me, non c'è ancora una voce su "phylum" qui su Nonciclopedia. In portoghese si dice "filo". Filo, corda...
  2. ^ Cecil Adkins, Jean-Baptiste Prin, Michael Praetorius e tanti, tanti altri...
  3. ^ Secondo gli studiosi di matematica acustica, tale distanza tende all'infinito.
  4. ^ Il fenomeno atmosferico, cosa pensavate?
  5. ^ prete, suora, ... umf!
  6. ^ storia degli strumenti, che diamine!
  7. ^ Il librettista si chiamava Girolamo Frigimelica, quindi non meravigliatevi più del nome.
  8. ^ Riportato in un articolo di Eiichiro Oda, in "One Piece" 1278268.

ColLegaMenti (Rebus Frase 7, 5) esterni