Tromba marina (strumento musicale)

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Disambiguazione – Magari hai fumato troppo. Se cercavi il fenomeno meteorologico, vedi Tromba marina.

Se non c'è ora, aspetta: un giorno sicuramente ci sarà.

Disambiguazione – Magari hai fumato troppo. Se cercavi una pagina infarcita di facili doppi sensi e di allusioni pesanti, vedi Tromba.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Tromba marina (strumento musicale)

Ma non questa qua! Ma è faticosissimo tenere a bada i quintupli e i settupli sensi!
E ora, se volete sinceramente trom entrare nel meraviglioso mondo fatato della musica antica...



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Fig. 2: Tromba marina moderna.[1]
... della musica antica!
Enjoy it!
Fig. 1: Tromba marina antica.
State entrando nel fenomenale mondo...




« La tromba marina è uno strumento che mi piace, così... così armonioso...  »
(Monsieur Jourdain (Moliére, Il Borghese Gentiluomo))
« Ogni volta che qualcuno annuncia un concerto per tromba marina, tutti scoppiano a ridere! »
(Berlioz, da Les Grotesque de la Musique)


La tromba marina (Fr. trompopette marine; Ingl. Marine Trumpetta; Ted. Marine Trompete, Trompetengeige, Nonnengeige, Nonnentrompete, Tympanischiza, Trumschyt, Trumbelscheit, Drumelscheid, Trummelschit, Trummscheit, Trumundstrangundturmundeitrompete, Trumtympatrumpundtrompetetrumundergeigetrompetetrompetegeige, ecc. - per un totale di dodicimila trecento due nomi tedeschi diversi), detta anche viola-tromba o violitromba o violinromba, è uno strumento musicale antico, ingombrante e schizoide che nessuno vuole più usare. È nota in zoologia con il nome di "Monochorda monotona" e appartiene all'Ordine[2] dei Cordati, per motivi che più avanti appariranno ovvi.

In questa figura d'epoca, un suonatore di tromba marina (a sinistra) e di serpentone (in basso a destra) e timpani, tastiera, trombe, viella, zampogna, arpa, fagotto tamburelli e tricchetracche, eccetera, eccetera, ecceterà. Non esistono più musicisti come questi!

La caratteristica più bizzarra di questo strumento, dalla tipica forma piramidale allungata, cavo, lungo due metri e anche oltre, chiamato "tromba", è che va sonato con un archetto, come fosse un violino o un contrabbasso.

Per venire incontro alle proteste dei violinisti, stufi di sfregare le sue pareti, lo strumento è stato dotato nei secoli di una corda (una sola!) Di conseguenza, malgrado si chiami tromba, non è affatto uno strumento a fiato ma fa parte della famiglia degli archi, e il mare non c'entra niente: alcuni musicologi[3] ritengono che il nome adugi, in realtà, sospetti sottintesi (vedi Storia e Meteorologia).

Qui potete sentire l'orrido suono della tromba marina. E constatare la sua schizofrenia: in certi momenti, il suo suono raspante è proprio quello di una tromba.

Gli esperti comunque affermano che il suono della tromba marina divenga migliore da una certa distanza in poi[4].

Storia

Gli storici lo ritengono un discendente del monocordo medievale. Gli zoologi, dello shoggoth.

In quest'antica incisione, l'illustratore rappresenta uno strumento di cui non sa assolutamente niente.

Il suo repertorio è rado ed eseguito ancora più di rado.

Anche per gli equivoci che accompagnano il suo nome.[5]

L'unico pezzo veramente noto che usa questo strumento[6] è il concerto RV 558 di Antonio Vivaldi, che sulla partitura autografa reca la scritta Due Violini E Tanti Istrumenti /Tromba Marina, di pugno del bell'Antonio, con le ultime due parole sottolineate in rosso.

Tuttavia, esiste una leggenda.

Sembra che all'epoca (all'incirca nel millesettecentoqualcosa) il Comm. Aristide Dal Pont, marito della nota violinista Marina Dal Pont, notasse il promemoria sulla partitura e, brandendo un lungo coltellaccio arrugginito, chiedesse soddisfazione al prete rosso, notorio donnaiolo[7]. L'audace risposta del compositore veneziano[8], fu che esisteva veramente uno strumento con quel nome.[9]

Fattosi portare da due facchini l'antico, medievale marchingegno,[10] il compositore veneziano[11] ne trasse un sola, lunghissima, orripilante nota.

* TLOONNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNG! *
« Al solo sentire il suono emesso dal raccapricciante relitto, l'Aristide smarrì il senno, crollando a terra come fulminato e mettendosi subitaneamente a grugnire e rotolar nel fango (il quale notoriamente abbonda nei tramezzi), finendo per perdere alla fine ogni sembianza umana, simile a porco o a bestia ispida: infine, mandando acute strida, correndo a quattro zampe, egli abbandonò la sala concertistica, le calli e la città di Venezia istessa, rifugiandosi nelle lande più interne ove, a detta dei villici chioggiotti, ancor oggi vive e ivi si nutre. »
(Cronache venedighe, Pampùss von Trottenheim, 1754; citato da Michael Praetorius.)


Lo strumento è stato per secoli indispensabile come bordone (un tipo di bastone) (dotato, fra l’altro, di armonici particolarmente sonori) per mantenere l’intonazione delle cantanti. Quest'oggetto è stato usato nel teatro musicale dal XV secolo fino alla metà del XVIII secolo, sia per far musica che altre cose (da Cronache venédighe).

Uno strumento assai difficile.

Sui nomi alternativi

Il nome della tromba marina ha sempre provocato un profluvio di doppi sensi, tutti meteorologici. È uno dei motivi che hanno portato alla scomparsa dello strumento.

Il tentativo di fornire un appellativo decente per lo strumento ha portato alcuni musicisti a ribattezzarlo come violitromba o viola-tromba[12][13]. Altra schizofrenia!

Fig. 5: Tromba marina, in computer grafica.

Sembra peraltro che l'epiteto di "tromba marina" venga dal nome di alcuni istituti religiosi. La cosa è probabile: infatti la maggior parte degli esemplari esistenti ci viene da istituti religiosi femminili; del resto, in tedesco la tromba marina è chiamata anche Nonnengeige (letteralmente violino delle suore), senza possibili doppi sensi[14].

Ufficialmente classificato, al tempo del re francese Francesco I, nell'ambito della Musique de l'Ecurie (Musica per la Curia)[15][16](vedi anche collegamento in lingua francese per maggior dovizia di particolari, completate dalle illustrazioni di Fragonard), viene utilizzata ben più raramente all'epoca di Luigi XVI - che la ritiene uno strumento contro natura.

Fattezza, suono e timbro

Come già ripetuto parecchie volte, la tromba marina possiede una sola corda. Ciò nonostante, secondo il trattato di organologia[17] di Michael Praetorius, lo strumento poteva arrivare ad avere una corda più lunga: secondo i casi la corda poteva essere simpatica o antipatica, a seconda dell'umore dello strumento e delle condizioni atmosferiche.

In certi casi, il numero di corde poteva ridursi, specie in seguito a proteste degli ascoltatori: ma in tal caso il suono poteva diventare atroce.

La lunghezza dello strumento parte dai 2 metri, ma nei casi più esibizionistici arriva fino a quattro (lo strumento è praticamente estinto!) La cassa di risonanza, ricavata dal guscio di uno shoggoth, somiglia a quella di un'arpa, con un manico nel prolungamento della tavola.

L'unica corda, sfregata da un archetto solido, è fissata ad un cavalletto: la particolarità di quest'ultimo consiste nell'avere un solo piede fisso (monocordo monopode). L'altro, leggermente distanziato, percuote la tavola (o cassa) armonica in base alla vibrazione assegnata dall'arbitro: questo effetto di percussione è chiamato tromba, per via dell'analogia con questo strumento. Né si tratta dell'unica analogia: la tromba marina è suonata sugli armonici naturali della corda, in modo tale da rifarsi alla stessa scala incompleta e talvolta naturalmente stonata, delle trombe dell'epoca, fino a raggiungere l'effetto noto nell'ambiente come "pistone musicale". La somiglianza, in effetti, è sorprendente.

Pezzi noti

  • Sonàte per la Tromba Marina, di Lorenzo de Castro (c1750-70),
  • Musica Genialis di Johann Melchior Glettle (1675)
Musica Hyper-genialis, sempre di Johann Melchior Glettle
Musica Supermegafantagenialis. Sì. Sempre lui - Johann Melchior Glettle!
  • Aria: "Eia, eia clarae tubae" ("Oio, che tromba rumorosa!") di Wolfgang Iten (1751)
  • Quarta entrata del "Xerxes" (o Xerox) di Gian Battista Lullì (1660)
  • Introd. att. IV scen. 1 da "Mitridate Eupatore"[18] di Alessandro Scarlatti (1707), quello di Napoli, con il figlio pure lui musicista, in via quella là, chiedete alla portinaia e lei sa a quale piano.

Il succitato brano di Vivaldi non va citato: malgrado sia chiamato e universalmente noto come Concerto per Tromba Marina, non importa cosa dice Wikipedia: non c'è, non c'è, non c'è!

Antiche credenze

Malgrado le apparenze, questa non è una tromba marina. Non quella, comunque, di cui stiamo parlando fin dall'inizio.

In tempi antichi si pensava che le trombe marine fossero dei mostri marini. Nel 1687 il pirata-esploratore inglese William Dampier riportò su carta l'avvistamento di una tromba marina, scrivendo[19]: «Una tromba [...] di solito pende inclinandosi. Quando la superficie del mare comincia a muoversi, vedrete l'acqua, per circa cento passi di circonferenza, schiumeggiare e girare in tondo [...] Allora tutta l'acqua che stava sotto la tromba cade di nuovo in mare, provocando un gran frastuono - insolitamente in do diesis - e movimento disordinato del mare». Si sperimentarono vari metodi per dissolvere le trombe marine, dalle cannonate all'urlare e pestare i piedi sul ponte delle imbarcazioni, e scoppiare in lagrime chiamando la mamma; ma su quest'ultimo metodo perfino Dampier commentò: «Non ho mai sentito dire che si sia dimostrato di qualche utilità».


Costruzione

Questo articolo non sarebbe completo, se, a questo punto, non venisse illustrata la costruzione di una tromba marina.[20]

Prendete del legno d'acero parzialmente marezzato[21], del legno di conifera, del legno d'ebano, del legno di noce, del legno di bosso, del legno di sequoia e quant'altri vi capitino sottomano, una stecca di stecca di balena[22], una cernia[23], due/tre astici di medie dimensioni[24] e 50 grammi di pasta d'acciughe[25] un foglio di pergamena, un osso di cavallo, 1 hg di ferro, vernice dorata, frustini, una corda di budello di gatto[26], una sega a nastro, un trapano e tre catene di ghisa.

Preparate i componenti di base, che spesso si trovano già presenti in commercio, oppure costruiteli voi stessi (tempo dalle due alle venti settimane).

La prima parte da realizzare è la cassa, in uno dei tipi di legno presi a caso, quindi un manico e aggiungete una cavigliera per proteggervi dagli urti violenti che verranno in seguito.

La cassa deve allargarsi dalla giuntura col manico verso il piede (il vostro), dove realizzerete un allargamento a mo' di padiglione. La cassa va preferibilmente costruita con cinque doghe di acero molto marezzato, tenute insieme internamente con strisce di tela, incollando tutto quanto sulla tavola di conifera. Nella tavola ci sono due filetti di stecca di balena vicino ai bordi laterali e superiore. La rosetta è di legno su pergamena con un motivo geometrico a base quadrilobata. Intorno alla rosetta si trovano filetti di stecca di balena, acero, stecca di balena, acero, stecca di balena. Dove il ponticello batteva sulla tavola c'è un tassello di ebano. Al di sotto del ponticello va applicata alla tavola una testa dorata di putto con la bocca aperta. La corda va passata sul ponticello, poi attraverso la bocca aperta del putto. Internamente, dietro la testa del putto, va incollato alla tavola un tassello di conifera perforante, dietro il quale la corda va annodata con una gassa d'amante (ma va bene anche un nodo Savoia o un pugno di scimmia, mentre il nodo pruzik va sconsigliato in quanto che provoca fenomeni di battimento).

Alle giunture delle doghe d'acero con la tavola appiccicherete le controfasce controlongitudinali interne di conifera. Sulla faccia interna della tavola inserite le tre catene, rivestendola con conifera, una tra la giuntura col manico e la rosetta, due al di sotto della rosetta. Fate una prece. Al piede, lungo le doghe e la tavola internamente e esternamente ora inserirete con grande attenzione una nuova cornice, probabilmente quella di noce. Dorate la cornice esterna con uno spruzzatore, facendo attenzione a non uscire dal bordo.

Ora cominciate a cesellare il manico di noce: deve essere piatto sul davanti, senza sporgente. Infilatelo in quel posto della cassa, il terzuplice lobo; non c'è una tastiera separata. Sul cavigliere, pure di noce, chiuso dietro, inserite in cima una testa di moro dipinta nera con le labbra rosse e la chioma e gli orecchini dorati. Ora inserite lentamente il pirolo di bosso: deve avere un bottoncino in cima. Fuori del cavigliere, attaccate al pirolo una ruota d'ingranaggio di ferro, un graffio dello stesso metallo, un uncino e una benda da pirata. Il capotasto di avorio è mobile, attenzione, può schizzarvi improvvisamente in faccia. Il ponticello (rettangolare, in legno d'olivo, pirolo di gelso, dotato di tronco di cono dorato per l'immissione del guidon), malgrado i vostri sforzi, non potrà mai funzionare, ma voi non preoccupatevi: il suono dello strumento non ne sarà intaccato. Girate l'ultima vite, quella a forma di allodola sagomata in legno di faggio imboscato, della seconda generazione, allontanatevi e attendete che mandi un suono di carillon.

"Fatto?"

Ora brindate e mangiate pure la pasta d'acciughe, le orate, la cernia e gli astici.

Lo strumento che avete ottenuto servirà agevolmente il compito d'infilzare i vostri nemici durante gli arrembaggi, per sfondare le serrature e colare a picco le navi dei nemici, nonché trarne occasionalmente qualche suono, grazie alla corda di budello sopra incollata all'ultimo momento.


Giochi

In una di coteste figure si nascose la tromba marina! Gentil lettor, scopri tu qual sia! (da "La Settimana Enigmistica", Febrajo 1620, pagg. XX-XXI.

Soluzione

Volete anche la soluzione? Ma se occupa più spazio del contrabbasso!
Il nome è indicato nella didascalia sotto la figura...

Quiz

Una di queste tre figure rappresenta una tromba marina, lo strumento musicale di cui dicasi sopra. Quale?

Soluzioni

A) Bel tentativo, ma di quanto c'è sopra non hai nemmeno guardato le figure. Asino! Rimandato.

B) UUUUUUAH AH AH AH AH! Allora sei scemo! UUUUUUUUAHAHAHAHAHAHAHAHA! LOL.

C) Giusto, ma ci sei arrivato subito o è il tuo terzo tentativo? Eh?

Ma come cavolo si suona?

Ma come cavolo si suona?!?

Esistono molti modi e molti metodi per suonare la tromba marina.

Il metodo più sbagliato è quello di mettersi a soffiare dentro il manico, perché, come abbiamo già detto e ripetuto, questa tromba non è uno strumento a fiato!

Naturalmente, se volete, potete anche provare a suonarla così. Questo è un paese libero.
Tuttavia, tenete conto che sovente il manico è cesellato a forma di testa con la bocca spalancata
  • a testa di donna
  • a testa di uomo
  • a testa di moro
  • a testa di morto
  • a testa di putto
e qualcuno potrebbe farsi delle idee particolari su di voi.

Ancora più sbagliato è soffiare dalla parte finale, anche perché richiede una bocca larga più di 30 cm. Se volete provare, beati vobis.

Lo strumento di cui stiamo parlando qui da ore, si suona con l'archetto, come il contrabbasso. Il metodo più noto richiede i seguenti passi (fate attenzione!):

Fig. 1 bis: Sonatore di tromba marina del Secento, con un buffo affare in testa.
Prima di tutto, appoggiatevi la sommità della tromba marina alla spalla (destra, sinistra, scegliete pure voi) (Fig. 1 e 2, due chilometri sopra, inizio articolo). Quindi, decidete se dirigere la parte terminale dello strumento verso l'alto (come fanno gli angeli nei dipinti medievali del Memling) o verso il basso, come fanno di solito gli esseri umani. È possibile comunque piazzare la tromba marina su un crick.
Avete completato la posizione dello strumento? Bene. Ora preparate la posizione della mano con l'archetto. È possibile suonare con la mano di sopra o con la mano di sotto, facendo fare un giro del gomito attorno al manico. Nel primo caso, si parla di "mano di sopra" (Vedi Fig. a fianco), nel secondo "mano di sotto".[28]
Ora potete cominciare a toccare la corda con l'archetto. Leggermente! Siete ancora interi? Se il suono ottenuto non ha danneggiato le vostre facoltà mentali, siete in grado di procedere ulteriormente.
Ripetete alcune prove con l'archetto in punti diversi dell'unica corda dello strumento, cercando di determinare la nota più importante, l'armonica fondamentale.[29] Riprovate, cercando i vari punti di pressione.[30] In questo modo potete sintonizzare lo strumento su tutte le frequenze[31] La nota fondamentale di questo strumento, che, come vi ricordo, si chiama "la tromba marina" ma non è una tromba, è solitamente il "do del sottoscala" [32].
A questo punto, fate saltellare il ponticello mobile (attenzione, morde, gnam!) per ottenere altre note ancora. Alcuni libri antichi, per motivi sconosciuti, parlano a questo punto di "fagioli" o di "fagioletto"[33] o di "flagioletto"[34].
Lo strumento ha resistito all'accordatura? Avete determinato le posizioni delle note?

Ora siete pronti per diventare un vero suonatore di tromba marina! (In tedesco Trumscheitner[35]).

Lo strumento può essere suonato da solo o in compagnia.

Dopo ogni esecuzione, non dimenticate mai di farvi srotolare dal vostro fisioterapista di fiducia.

Bibliografia

  • Dizionario e biografia della musica (Volume 1), di Peter Lichtenthal: curiosamente, questo notevole tomo, attualmente fuori commercio da un paio di secoli, la descrive come un'arma da lancio (fatto peraltro non insolito in questo genere), oppure un mostro multipede e irto di aculei:
« ... antico strumento ad arco fuor d'uso, suono forte, forma triangolare, sette piedi, armato d'una sola corda di budello, appoggiata sopra ad un ponticello a forma di scarpa. Anticamente chiamavasi anche col nome di Timpanischiza, sovente era armata di due o più corde acute ancora. »
(Lichtental, Mostri ed arme de la Germania Antiqua.)
Il disegno che accompagna questa descrizione è più terrificante dei mostri di Doom!

Voci correlate

  • Viola
  • Violoncello
  • Antonio Vivaldi: e invece no.
  • Alessandro Cesaroni: un diplomatico e musicista italiano del Quattrocento, appassionato (secondo le sue lettere) di Tromba' Marina. Galeazzo del Ronconi, cornista cronista dell'epoca, ci segnala che il Cesaroni compose molto per il detto strumento, ma delle sue partiture non è rimasta una sola nota.
  • Berlioz: sì! Naturalmente! Ma non nel senso che credete voi. Nel "Manicomio Musicale", suo pregevolissimo e humoroso libro, l'utilizzatore dell'ottobasso e del serpentone e degli altri patatrac musicali elenca gli strumenti che mai e poi mai si sarebbe abbassato ad inserire in una delle sue sublimi composizioni: la grattugia musicale, propostagli da un pazzoide con una scarpa in testa[36], e la tromba marina, perché la sua viscida indecisione tra fiato e corda gli appare - quindi! - un sintomo di personalità debole e meschina[37]! "Se questa tromba ha le corde, io preferisco la chitarra!" Quindi si sofferma sulle grasse risate del pubblico all'annuncio "E ora, il concerto per tromba marina!" Nel libro Berlioz passa ad altri argomenti, poi, come il diritto di non saper suonare le scale musicali - sostenuto da alcuni filarmonici di sua conoscenza. O il sassofono, appena inventato, che a lui piacque subito ma che un giornalista musicale suo contemporaneo descrisse come una macchina per suonare con i sassi. Come si vede, Nonciclopedia non esisteva ancora,[38] ma i nonciclopedici sì!
  • Strumenti di tortura
  • Monocolo. Ma anche monodonte, il mitico bestio con un dente solo. Un Monodonte con il monocolo monotonamente suona il monocordo monopode... No comment.
  • H.P.Lovecraft
  • One Piece
  • Corno alpino o Alphorn: l'esatto contrario della tromba marina. Anche perché è veramente uno strumento a fiato ed è veramente montanaro.[39]

Note

Fig. 10: Tromba marina e altri strumenti musicali. È amore? (foto d'epoca).
  1. ^ Lo so, è una contraddizione. Ma chi può resistere all'idea di ricostruire un dinosauro del genere?
  2. ^ Lo zoologo qui presente insiste che i Cordati sono un phylum. Non chiedete a me, non c'è ancora una voce su "phylum" qui su Nonciclopedia. In portoghese si dice "filo". Filo, corda...
  3. ^ Virdung, Cecil Adkins, Glareano, Michael Praetorius, Kate Bühler-McWilliams e altri di cui non riesco nemmeno a pronunciare il nome.
  4. ^ Secondo gli studiosi di acustica matematica, tale distanza tende all'infinito.
  5. ^ Il fenomeno atmosferico, cosa pensavate?
  6. ^ Che misteriosamente resta assente da tutte le sue esecuzioni.
  7. ^ Un... attimo! Allora è un doppio senso... ... ... ovviamente meteorologico!!!
  8. ^ Sempre Antonio Vivaldi.
  9. ^ Cioè la tromba marina.
  10. ^ Sì, la tromba marina.
  11. ^ Di nuovo Antonio Vivaldi.
  12. ^ Se qualcuno pensa a questo punto di violare una tromba, o viceversa, è pregato di tornare a inizio pagina e di lasciare. Mo' siete avvertiti.
  13. ^ È l'undicesimo doppio senso che trovo, sob, sob!
  14. ^ Dato che si legge "violìno delle suore" con l'accento sulla i.
  15. ^ "Une écurie est une étable destinée au logement des équidés (cheval, âne, mulet ...)" (dalla Wikipedia francese). Uh, forse mi sono sbagliato!
  16. ^ Vediamo il significato alternativo: "European Community Urgent Radiological Information Exchange, le systèmà europée d’éscambiò d’informations in cas d’urgenze d'accident nucléaire". Oh.
  17. ^ storia degli strumenti, che diamine! Uff.
  18. ^ Il librettista si chiamava Girolamo Frigimelica, quindi non meravigliatevi più del nome. Si è vendicato sui personaggi: Farnace è il cugino, mentre la moglie Stratonica, a causa dell'incredibile casino con i nomi, viene presa per Antigono d'Egitto, mentre Laodice si trova inopinatamente maritata con Nicomede il quale crede contemporaneamente di essere Pelopida e Cleopatra.
  19. ^ Riportato in un articolo di Eiichiro Oda, in "One Piece", Shonen n. 1278268.
  20. ^ Lo sapevo, quando ha letto "costruzione di una tromba marina" qualcuno si è messo a ridere. Cfr. Berlioz, "Il manicomio musicale", Chp. II.
  21. ^ Nel caso abbiate del legno d'acero semplice, ricordatevi di marezzarlo. Se non è marezzato non è una tromba marina.
  22. ^ prima bestia marina.
  23. ^ altra bestia marina.
  24. ^ eccetera.
  25. ^ Invece le trote non vanno bene, pesci d'acqua dolce.
  26. ^ Sempre che il gatto sia disponibile alla donazione. Non lo è? Peccato! Ma se tenete imperscrutabilmente alla realizzazione di questo meraviglioso strumento, ricordate che voi stessi siete dotati di budella!
  27. ^ Macché Fig.1!
  28. ^ Sono due termini tecnici - ogni resistenza è futile.
  29. ^ Nota come la nota che spacca lo strumento.
  30. ^ Famigeratamente noto come tsubo.
  31. ^ Per il digitale dovete utilizzare tutte le dita.
  32. ^ Avete in mente l'ultimo tasto a sinistra del vostro pianoforte? Toccatelo, poi uscite dalla stanza, scendete tre piani di corsa e sonate. La nota è quella. Potete anche prendere l'ascensore.
  33. ^ Diciamolo pure, i nomi che hanno dato a quest'affare sono un pasticcio!
  34. ^ *scudisc*
  35. ^ in italiano non oso neppure pensarlo!
  36. ^ "Maestro! Maestro! Beethoven aveva torto! Io posso veramente suonare la Sinfonia Pastorale con la mia invenzione!" e giù a soffiare. Berlioz riuscì a fuggire, ma i discendenti di qual pazzo, oggi, ce li fanno vedere in televisione...
  37. ^ viscid! viscid!
  38. ^ Chissà? Secondo i patafisici di Saint Pon-Pons fa parte di una cospirazione che dura da secoli, i Nonluminati. Umberto Eco? X-files? Dan Brown? Martin Mystère? La Pimpa? Uah ah ah!
  39. ^ Non è di corno, però. Ne ho visto uso e non esistono bestie così grandi. (Beh, potrebbero. Ingegneria genetica, mostri marini... Ma allora sarebbe un corno alpino marino e saremmo daccapo!)

ColLegaMenti (Rebus Frase 12) esterni

  • Tromba Marina - A Study in Organology Non è quello che immaginate. Perché pensate sempre male?
  • Tromba marina: qui potete sentire altri suoni di cotanto strumento! Che il Signore ci protegga tutti! Tutti quanti!
  • Tromba marina moderna, completa di sarchiapone e di gong. Qui su flick, la pagina degli inventori. O anche qui, insieme allo sgorgalavandini musicale, al sintetizzatore a cartine, alla chitarra portasigari, al gongoncello, al biciclofono e al tamburo a onde cerebrali. Queste e tantissime altre utilissimissime invenzioni! (Attenzione! Detta pagina di inventori è continuamente soggetta agli aggiornamenti e ai ricoveri, e come se non bastasse compaiono occasionalmente anche degli strumenti completamente sensati!)
  • Trumscheit: è uno dei tantissimi nomi tedeschi della tromba marina, ma è molto più utile per le ricerche con Google, mentre la "tromba marina" vi spedisce tutti sui siti meteorologici. Maledetti doppi e tripli sensi!
    Potete provare anche con Tympanischizer (che fa rima con Mazinger) o con un altro preso a caso!
  • In questo modo è possibile reperire enormi quantità di immagini di questo strumento musicale, e ritrovare i siti degli appassionati, imprevedibilmente in enormi quantità. Non quanti, tuttavia, quelli dei serpentonisti!
  • (TEDESCO)Trumscheitnamen: questa pagina in linguaggio germanico è dedicata all'elencazione e alla classificazione dei nomi della tromba marina secondo tre gruppi fondamentali, passando alle combinazioni secondo la teoria matematica dell'etimologia, con tracce di tassonomia linneiana!
    Segnalo, in particolare, l'adorabile, marziale Nonnenbass, il nonnabasso (orig. da nonna + contrabbasso) che potrete utilizzare con i vostri amici.
    Ora, passate alla modalità Fotoalbum: potrete vedere, nella stessa pagina, un Traumscheitner all'attacco, circondato da strumenti di dubbia natura di cui voi non cercherete neanche di conoscere il nome!