Cornamusa

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Che schifo, ma lo sapete che queste esemplare di uomo sta suonando senza mutande??

La cornamusa è uno strumento musicale simile alla zampogna. È formata da un enorme guallera (sacco scrotale dove sono contenuti i testicoli) di toro della Cornovaglia che viene riempita d'aria; questa poi fuoriesce da alcuni zufoli collegati alla guallera. Gli zufoli sono dotati di buchi per modulare le note. Inoltre la cornamusa porta un bocchino per soffiare aria via via che questa fuoriesce dagli zufoli.

Origine del nome

Secondo la scuola filologica del russo Spena, che ne ha recentermente trattato nel suo compendio sulla prostaferesi prostatica, cornamusa deriverebbe dal fatto che questo strumento era dedicato alla Musa Euterpe, protettrice di musicisti e che, notoriamente, era una famosa lesbica e cornuta (corna+musa).

Secondo la scuola filologica del Bondi, invece, il nome deriverebbe dal fatto che l'otre d'aria è ricavato dalla guallera dei tori della Cornovaglia; e siccome questa viene lavorata in modo da diventare flaccida, cioè moscia, da cui muscia o musa, il nome avrebbe questa origine (corna= cornovaglia + musa= moscia). Questa tesi è però contestata dal Pera, il quale la attibuisce alla nota passione del Bondi per organi genitali maschili, sia umani che altri.

IL lettore sicuramente avrà intuito che le controversie sul nome dello strumento sono tantissime e che queste non riguardano tanto le corna,accettate da tutti gli autori citati, ma del suffisso musa. Alcuni li leggono come mUSA, in senso americano, altri lo interpretano come MUSa, cioè le prime tre lettere del nome MUSsolini, altri come il femminile di muso, in quanto l'esercizio di suonare la cornamusa, quindi di imboccare il bocchino, modifica la postura labiale in senso ficale. Comunque sia, ribadiamo che tutte queste interpretazioni associano stabilmente le corna al resto (corna+USA, corna+MUSssolini, corna+bocchino, ecc.).

Tecnica del suono

Come si è dedotto dalla descrizione precedente, l'azione fondamentale per suonare la cornamusa è abbuffare la guallera. Una buona abbuffata garantisce la quantità d'aria necessaria a produrre note chiare e forti: siccome gli zufoli suonano contemporaneamente, la fuoriuscita è parecchia e quindi il cornamusiere deve essere un grande abboffatore. Inoltre deve essere abile nel diteggio dei buchi, in quanto tutte e dieci le sue dita debbono tappare e stappare buchi.

Apprendimento

Per addestrare il cornamusiere al diteggio nei buchi si usa l'antichiccima tecnica del ditalino, sia secondo la tradizione scozzese che secondo quella cartaginese. Abbuffare la guallera, invece, è una tecnica difficile da apprendere e che richiede un lungo addestramento. In primo luogo è necessario una esatta tecnica del bocchino; ma, a differenza del modo comune di eseguirlo, il cornamusiere invece di succhiare deve fare l'oppost, cioè soffiare. Ma non basta. Per imparare bene a gonfiare la guallera di toro gli aspiranti cornamusieri vengono mandati ad assistere alle conferenze dei politici, alle celebrazioni istituzionali, alle lezioni di filosofia su Platone, ai comizi di Berlusconi, ecc. Il maggior profitto, si è notato, viene dalle conferenze dell'On.Sandro Bondi, unico nella sua ineguagliata abilità di abboffare guallere, ivi incluse le palle, ma è un'eccezione. Tuttavia anche l'On.Prodi si distingue per essere un emerito abbuffatore di guallere, con tutta l'aria a vuoto che contengono le sue parole a vuoto. Il D'Alema, invece, è pericolosissimo, in quanto abbuffa guallere con le sue loffe velenose, conficcandosi il bocchino nell'ano; qualora fosse adottata la sua tecnica, i cornamusieri morrebbero avvelenati.

Emissione dei suoni

Se proprio non siete stati in grado di imparare a suonare la cornamusa, questo è un esempio di un suo riutilizzo.

Quando la guallera è bene abbuffata, il cornamusiere lascia fuoriuscire l'aria e, ditaleggiando le dita nei buchi degli zufoli, compone la melodia e gli accordi insieme.

Musiche celebri per cornamusa

Alcune celebri melodie per cornamusa furono composte dallo scozzese Mac Merd durante il suo soggiorno a Napoli (la Scozia, ricordiamo, è il paese dove la cornamusa è strumento popolare tradizionale da secoli). Rimase famosa la musica de A guallera e' Zi Rafele (tema musicale poi rielaborato modernamente da Mariottide e Gigi D'Alessio), con l'assolo di cornamusa del Maestro D'Alema.

La cornamusa come strumento militare

Nella antica Scozia, gli Highlanders andavano in battaglia al suono delle cornamuse; lo scopo non era tanto quello di terrorizzare il nemico ma di provocare l'effetto diuretico, in modo che l'urina versata dei vestiti e nella corazza impacciasse i combattenti avversari (per evitare questo effetto, i combattenti scozzesi indossavano il kilt, una gonna a quadroni, e senza mutande, in modo da pisciare direttamente per terra).

I reggimenti scozzesi dell'esercito britannico tuttora hanno in dotazione abili cornamusieri militari, ma le musiche da parata sono scelte apposta per evitare di pisciarsi addosso durante le sfilate. Nelle occasioni uffuciali i cornamusieri stanno direttamente agli ordini della regina, pronti a un suo cenno a iniziare a suonare, allo scopo di coprire le scoregge reali. Durante le celebrazioni del l'anniversario del Commonwelt, in seguito a una cena reale a base di cibi piccanti, il discorso della regina venne interrotto dal suono delle cornamuse almeno 50 volte, ma, sebbene vi fossero 60 cornamuse, qualche fuori-tempo permise di udire un suono di trombome proveniente dalle natiche reali.

Anche il popolo irlandese utilizzava la cornamusa come strumento di guerra (la cornamusa irlandese è diversa da quella scozzese e stimola, invece della diuresi, direttamente la cacata).

Oviamente anche il popolo di Cornovaglia, così detta in quanto i cornuti venivano lì pagati tramite vaglia postale, utilizzava la cornamusa in battaglia, ma il suono di quest'altro tipo di cornamusa stimola, invece, un prurito anale del tipo Piattola ferox.