Guerra civile spagnola

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che ci libera dal male.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Sono ragazzi, lasciamoli sfogare che tra un po' si calmano! »
(Il presidente della Spagna due secondi prima di ricevere la dichiarazione di guerra dai franchisti.)
« Sono responsabile solo verso Dio e la Storia »
« No pasarán! »
(Ultime parole famose dei repubblicani.)
Guerra civile Spagnola

Un toro d'assalto dei nazionalisti all'attacco.
Luogo: Stadi da corrida e piste da ballo
Inizio:

17 luglio 1936

Fine:

1 aprile 1938

Esito:

Si scopre che era tutto un pesce d'aprile

Casus belli:

Liti di condominio

Fazioni in guerra
Comandanti
Forze in campo

1000 danzatori di flamenco, 6000 tori d'assalto e 3000 inquisitori

2500 ballerini di tango, 3000 conquistadores e 1000 toreri

Perdite

Non pervenuto: si sono scordati di fare il conto.

Non pervenuto: a nessuno andava di contare tutti i cadaveri uno a uno.

La guerra civile spagnola fu l'ennesima guerra provocata da una riunione di condominio andata male. Infatti fu causata da una rissa tra Francisco Franco e Manuel Azaña, dopo che quest'ultimo aveva parcheggiato la macchina fuori dalle strisce per l'ennesima volta.
Nonostante sia definita guerra civile, vide partecipare alle risse anche stati che non c'entravano niente, ma volevano solo fare un po' di compagnia.

Cause della guerra

Dopo che la monarchia cadde dal seggiolone nel 1931, venne eletto presidente Manuel Azaña. Lui si mise ad attuare una serie di riforme a cazzo di cane, come imponevano la tradizione spagnola e alcuni sovietici. Questo provocò il malcontento degli esponenti della Destra, che vinsero le elezioni successive con una campagna diffamatoria e la promessa di chiù senoritas por todos. Ovviamente il nuovo governo annullò tutte le riforme attuate dal governo precedente, provocando continui scioperi della CGIL spagnola. L'anno dopo vinse di nuovo la sinistra, che nell'attuare la controriforma della controriforma incasinò ancora di più la situazione. Allora stanchi del governo ladro quattro generali comandati da Francisco Franco provocarono l'Alzamiento, ovvero andarono ad un pub e alzarono decisamente il gomito, per poi scatenare da ubriachi una rissa con alcuni estremisti. La cagnara finì con il solo Francisco sopravvissuto e una dichiarazione di guerra scritta su un tovagliolo di carta.

Intervento degli stati stranieri

Dopo la dichiarazione di guerra le due fazioni decisero di invitare i loro alleati per partecipare alla guerra, perché più si è, meglio è.

  • Francia: Moltissimi volontari che partirono dalla frontiera francese portarono diverse scorte di formaggi e champagne, e arrivarono a Madrid completamente ubriachi. I francesi riuscirono anche a liberarsi di alcuni vecchi biplani del 1910, rifilati agli Spagnoli come veicoli di ultima generazione. Dopo la sconfitta repubblicana, i francesi per pararsi il culo dichiarano ufficialmente Non c'eravamo, e se c'eravamo stavamo dormendo.
L'efficiente supporto aereo francese.
  • Unione Sovietica: Nella Russia sovietica non furono i volontari ad andare in Spagna, ma fu la Spagna ad andare dai volontari, che perciò non si mossero da casa. L'intervento fu ordinato da Stalin, che aveva bisogno di spazio per farsi una nuova piscina.
  • Italia: L'Italia mandò ingenti truppe ai nazionalisti: si calcolano tra i volontari 2000 legionari armati di lancia e comandati da 6 centurioni, 1000 bighe in servizio dal 30 d.C., alcuni ex-garibaldini in pensione e due o tre contadini che passavano per caso. Nonostante tutte queste truppe, nessuno si ricorda più cosa c'entrava l'Italia con tutto questo.
  • Germania: I tedeschi parteciparono perché non sapevano più dove andare a fare softair. Inoltre cosa c'era di meglio di una bella guerra per giocare un po' con i Panzer nuovi?
  • Polonia: In realtà non c'entrava un cazzo con la guerra, ma gli andava di unirsi al gruppo per fare un po' di casino in più.
  • Messico: Anche il Messico non c'entrava un cazzo, erano intervenuti solo perché lo voleva una profezia Maya.

Fasi della guerra

1936

La guerra iniziò subito con un bel po' di morti: per aumentare le vittime ed essere ricordati nella storia si iniziò ad arrestare e fucilare chiunque compiva la minima infrazione, o anche passava solo per caso. La guerra provocò anche faide tra i vicini: per questo motivo lo scrittore Federico Garçia Lorca venne linciato dal vicinato, mentre rientrava dalla discoteca alle 3 di notte a bordo di un motorino smarmittato.
Poiché si avvicinava la bella stagione Francisco decise di andare in Africa per godersi una vacanza. Nell'occasione arruolò un esercito di vu cumprà armati di cappelli, occhiali e ventagli per distrarre l'esercito nemico. Nello stesso giorno Josè Giral, gestore di un'armeria in via del Corso, andò in parlamento e si dichiarò presidente, per poi fornire a tutta la popolazione le sue lupare per farsi pubblicità. Tornato dalla vacanza insieme al suo gruppo di vu cumprà Francisco si autoelesse Generalissimo Altissimo Purissimo e Levissimo, che non significava niente ma ci faceva la sua bella figura. Riuscì a entrare a Toledo con l'aiuto degli alleati, che gli fornirono un costume da Don Chisciotte per infiltrarsi in incognito, e preparò una mega offensiva verso Madrid. Dopo giorni di assedio e migliaia di morti spuntò fuori dalla folla l'arbitro, che fischiò la fine del primo tempo, rimandando le due fazioni negli spogliatoi col punteggio di 2 città a 0.

1937

Il quadro di Picasso dipinto durante il bombardamento. Dovevano esserci andati proprio sodo con quelle bombe.

Durante l'intervallo alcuni tedeschi che si trovavano a Guernica decisero di tenere un party. Durante il party tutti presero una sbronza colossale e, non avendo fuochi d'artificio per fare i botti, decisero di sganciare un po' di bombe sulla città, radendola al suolo. Proprio in quel momento nelle vicinanze Pablo Picasso stava ritraendo una fattoria, quando le onde d'urto provocate dalle bombe gli fecero scappare la mano diverse volte, provocandogli un attacco di bestemmie. La mattina dopo si presentò a Guernica Francisco Franco, che si prese tutto il merito della conquista.
L'8 Marzo I nazionalisti attaccarono Guadalajara aiutati dal contingente italiano. Si tenne una sanguinolenta battaglia a palle di neve, in cui i repubblicani ebbero l'idea di nascondere alcunii piombini nelle loro munizioni nevose. Con questa idea infortunarono 6000 Nazionalisti tra contusioni, bestemmie e doppi strike, mentre gli italiani scapparono a bordo delle loro bighe. A Maggio il governo cercò di conquistare Segovia corrompendo i governanti con alcuni sexy toys, costringendo Franco a rinunciare alla sua bambola gonfiabile nuova per attuare la controffensiva. Lo stesso giorno venne attaccata dai repubblicani anche Seggiovia, e Francisco si sognò anche la settimana bianca. Un mese dopo il comandante in seconda di Franco morì misteriosamente dopo essere salito su un aereo insieme a suo cugino talebano.

1938

Le due parti si scontrarono sul possesso della città di Teruel durante tutto Gennaio e Febbraio, finché i repubblicani dovettero ritirarsi per un epidemia di raffreddore. Il 14 aprile, i nazionalisti arrivarono al Mar Mediterraneo, tagliando in due la parte di Spagna controllata dai repubblicani e togliendo quindi la corrente ai loro territori. Il governo cercò di fare la pace togliendo la macchina di Azaña dal parcheggio di Franco, ma quest'ultimo chiese anche un garage personale, e la guerra continuò a infuriare. Il governo provò a riconnettere le due parti del suo territorio per riavere la corrente con la battaglia dell'Ebro. I nazionalisti vinsero con un astuto stratagemma: prima di attaccare uno di loro indicando il cielo disse Guardate, un asino volante facendo girare indietro tutti i nemici. Otto giorni prima dell'anno nuovo, Franco reagì tagliando loro anche l'acqua.

Ogni volta che perdevano una Battaglia i repubblicani erano costretti a spostare la sede del governo per non darla vinta al nemico, così dopo averlo spostato Valencia, a Barcellona e nella cattedrale di Santiago de Compostela, si stabilì infine nella stalla di una fattoria vicino Madrid.

Fine della guerra

Nel 1939 per i repubblicani la situazione era tragica: i nazionalisti dopo aver tagliato loro l'acqua attaccarono la Catalogna promettendo di riallacciare la rete idrica in caso di resa. Presi dalla sete, e ormai senza più corrente per giocare alla playstation, caddero Tarragona, Barcellona, Girona, Cremona e Ancona. Cinque giorni dopo la caduta di Ancona, la Catalogna e le Marche decisero di arrendersi pur di riavere indietro la corrente.

Solo Madrid rimase nelle mani delle forze governative, ridotte a combattere con fucili a gommini di plastica. Dopo giorni di strenua difesa i repubblicani esaurirono i gommini e rimasero a corto di truppe, tanto che si incominciò ad arruolare gatti da combattimento per sopperire alla minoranza numerica. Il 1° Aprile il presidente della Spagna, trovandosi nei guai fino al collo, uscì dalla stalla in cui era stato ospitato il governo e cercò di convincere Franco che tutto quanto fosse stato solo un gigantesco pesce d'aprile. Alla notizia Franco rise per tre quarti d'ora e dichiarò la fine della guerra, finché si accorse di avere un pesce di carta attaccato alla schiena.

Conseguenze

La famosa foto di Robert Capa.
  • Francisco Franco divenne dittatore della Spagna e passò il resto della sua vita emanando leggi ad personam e giocando a canestro con le lettere che gli inviava spesso il Papa Paolo VI
  • I reduci di guerra conservarono i fucili a portata di mano, per future riunioni di condominio.
  • Picasso fece diversi milioni spacciando il suo dipinto venuto male per un'opera cubista.
  • Un certo Robert Capa divenne famoso fotografando suo zio mentre scivolava su una buccia di banana e spacciandolo per un miliziano morente.

Voci correlate