Torero

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Le origini della tauromachia.
« Olé! »
(Tipico saluto tra Toreri.)
« Torero sei la vergogna di una nazione. »
(Gli Ska-P esprimono la loro stima verso il torero.)

Il Torero o matador è una figura caratteristica della Spagna medioevale. Ma evidentemente nessuno ha provato ad accennargli che siamo nel XXI secolo e sarebbe ora di cambiare mestiere.

Figura professionale

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NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Torero.

Il Torero si guadagna da vivere nelle arene di qualche paese latinoamericano sparso per il globo. È l’inventore di uno sport molto singolare chiamato corrida (non quella di canale 5). Nello specifico questa esibizione prende il nome di tauromachia (dal greco tauros = toro e machìa = minchia) una variante della normale macelleria.

Olé…Ahiaaa!!
Trafitto dritto dritto alla prostata.

Per diventare Torero è necessario essere di sesso maschile, molto maci o esibizionisti e avere un quoziente intellettivo inferiore a quello di un componente a caso dei Finley. Tutte queste caratteristiche soprattutto l’ultima, rendono l’idoneità per intraprendere questa carriera professionale molto difficoltosa e i Toreri al giorno d’oggi sono sempre più rari e tutelati dall’ UNESCO, dalla Protezione Mentecatti dell’ospedale di Madrid e dalla Mafia. Il corso di formazione per Toreri inizia molto presto, a sette anni i bambini vengono strappati a forza dalle madri e internati per un anno in una scuola militare a pane acqua e bastonate. In quest’anno di permanenza i pargoli vengono costantemente umiliati, picchiati, torturati e addestrati per un unico scopo: uccidere. Una volta terminata questa prima fase ne usciranno dei mini Rambo denutriti e incazzosi fino al midollo.

Ma sempre in queste zone vanno a colpire?

A otto anni inizia invece l’addestramento sul campo: vengono catapultati in una fattoria a studiare e imparare il comportamento delle loro prossime vittime, dei ferocissimi tori assassini. Il gran maestro dell’ordine dei Toreri istiga i bambini all’odio dei bovini convincendoli che i tori sono esseri spregevoli pronti a uccidere se gli si danno le spalle, che hanno sterminato le loro famiglie e che li prendono in giro per le dimensioni del loro pene. Non ditelo in giro ma è molto piccolo…

... si direbbe proprio di si!

Ormai adolescenti i novizi matador sono professionisti a tutti gli effetti: il sadismo ha preso il totale controllo della loro mente e alla vista di un paio di corna di qualsiasi tipo impazziscono. C’è da dire anche che sono arrivati a 16 anni senza avere visto un buco al di fuori di quello anale dei tori e di altri maschi cosa che peggiora la loro sete di vendetta e violenza ma non solo.

Mandate a letto i bambini...

Lavoro

Trafitto nel collo, il corno fuoriesce dalla bocca... sono proprio feticisti questi tori!

Avete sempre sognato di ammirare un Torero all’opera? Si?! Peggio per voi… Il posto di lavoro di questi individui è l’arena, meglio nota come Plaza de Toros nel loro strano idioma dove insieme ad altri curiosi personaggi si divertono a torturare ed uccidere il toro che nulla può contro la forza e superiorità del bravo Torero.

L’assassinio in avvitamento è uno dei più difficili, degno dei migliori Toreri al mondo. Olé!

Il business di questa rara forma di arte è ancora sconosciuto nel mondo civilizzato ma a quanto pare nei paesi popolati dai latinos è molto redditizio altrimenti non si spiegherebbe il perché di questa barbarie: vestire un uomo come un pagliaccio per acquistare un po’ di fama e figa, trattarli fin da piccoli in quel modo orribile e renderli dei veri idoli agli occhi delle folle festanti solo per il gusto di prenderli per il culo quando è noto che sono degli incapaci. Cosa? Anche il toro soffre durante la corrida? Oh ma insomma, non rompete le palle: non vedete come si diverte? È tutta gioia la sua!

Toreri famosi

Un altro tuffo di testa, olè!

Nel corso dei secoli centinaia e centinaia di Toreri hanno scritto col sangue (non sempre il loro) la storia della corrida. Il primo che è lecito ricordare è Manuel Ignacio Miguel de Dos Cojones diventato in seguito Santo protettore dei Toreri ma non dei tori. Altro nome importante nella lista è Francisco Rubeus Duca di sta Verga che fu il primo a fondare il sindacato dei Toreri della penisola iberica destinato a difendere la tradizionale corrida dall’avvento della modernità e dal cambiamento dei tempi e dalle nuove scoperte scientifiche: anche gli animali provano dolore. Come non menzionare Attilio Simòn Castro Chavez y Pinochet detentore di un record storico che resiste da 170 anni: uccise in un solo giorno 18 tori, 5 picadores, 4 cavalli e uno spettatore tra il pubblico che aveva avuto l’ardire di fischiare la sua straordinaria esibizione. Ultimo ma non per importanza citiamo, per completare questa galleria della macelleria, il più innovatore tra tutti i Toreri esistenti Julio Maria Toro Rojo l’inventore della Red Bull e padrone della scuderia della Toro Rosso in Formula 1.

Che i tori sappiano tuffarsi non è poi una gran novità...
A differenza dei tori i polli non sanno volare.

Niente male davvero. Ricordiamo però che il mondo dei Toreri non è fatto tutto di rose e tori perché anche su questa figura professionale incombe lo spettro della crisi globale e delle difficoltà di tutti i giorni. Primi tra tutti i tori non sempre disposti a farsi ammazzare per raggiungere più in fretta il Grande Paradiso dei Tori (i Toreri ci credono ovviamente) e le noiose associazioni di ignoranti e villani che sputano su una tradizione magnifica quale è la sacra corrida e su tutto il loro impegno impiegato per scendere in campo e affrontare delle bestie così pericolose solo per far divertire la folla dell’arena. Certa gente non capirà mai l’altruismo di questi fieri e coraggiosi uomini.

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