Girolamo Savonarola: differenze tra le versioni

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[[File:Savonarola-rapper.jpg|miniatura|Girolamo Savonarola, abilmente ritratto durante un suo live a [[Firenze|Piazza della Signoria]].]]
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{{Cit|Colto, raffinato, un vero intenditore in campo artistico: il mio modello.| [[Hitler]] su Savonarola.}}
{{Cit|Colto, raffinato, un vero intenditore in campo artistico: il mio modello.| [[Hitler]] su Savonarola.}}
{{Cit|Il più grande politico di tutti i tempi.|[[Di Pietro]] su Savonarola.}}
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{{Cit|Il vero padre dell'[[hip hop]].|[[Rapper]] su Savonarola.}}
{{Cit|Il vero padre dell'[[hip hop]].|[[Rapper]] su Savonarola.}}


'''Girolamo Francesco Maria José Savonarola''' è stato un un religioso, un politico, un gregorian-rapper, ma, soprattutto, il [[Beppe Grillo]] del '400 italiano, rappresentando il sale nel [[caffè]] per il corrotto [[Lorenzo il Magnifico]] e per la sua allegra combriccola di scalmanati fiorentini.
'''Girolamo Francesco Maria José Savonarola''' è stato un [[religione|religioso]], un [[politica|politico]], un gregorian-[[rap|rapper]], ma soprattutto, il [[Beppe Grillo]] del '400 italiano, rappresentando il sale nel [[caffè]] per il corrotto [[Lorenzo il Magnifico]] e per la sua allegra combriccola di scalmanati [[Firenze|fiorentini]].


==Gioventù bruciata==
==Gioventù bruciata==
'''Girolamo Savonarola''', figlio di genitori ignoti, fu sfortunatamente rinvenuto ancora in fasce da una coppia di ricchi Padovani nel [[Cimitero|camposanto]] di [[Ferrara]], un giorno che, appunto, gli sposini novelli stavano andando a portare i fiori alla tomba del loro [[levriero]]. Sin da piccolo, fu educato alla filosofia neoplatonica dal [[nonno]] materno, finché non rimase folgorato dalla lettura di un brano di [[Tommaso D'Aquino]] sulla cura dei brufoli, riportato sul famoso settimanale dell'epoca ''Id est'' (l'equivalente del nostro [[Cioè]]).
'''Girolamo Savonarola''', figlio di genitori ignoti, fu sfortunatamente rinvenuto ancora in fasce da una coppia di ricchi [[Padova|padovani]] nel [[Cimitero|camposanto]] di [[Ferrara]], un giorno in cui, appunto, gli sposini novelli stavano andando a deporre dei fiori sulla tomba del loro levriero. Sin da piccolo, fu educato alla [[filosofia]] neo[[Platone|platonica]] dal [[nonno]] materno, finché non rimase folgorato dalla lettura di un brano di [[Tommaso D'Aquino]] sulla cura dei brufoli, riportato sul famoso settimanale dell'epoca ''Id est''<ref>l'equivalente del nostro [[Cioè]].</ref>.


Nonostante suo [[padre]] avesse chiaramente manifestato il desideri di vederlo perché [[chirurgo estetico]] ufficiale della corte Estense, egli abbandonò questa promettente strada per seguire la sua vocazione biblica: manifestatasi in seguito ad una presunta apparizione della [[Madonna]]. Fonti contemporanee insinuano che il presunto avvenimento miracoloso sarebbe stato provocato da una tegolata sulla tempia sinistra del miracolato. Dopo essersi ritirato per un anno nei boschi emiliani nutrendosi di soli grilli, si laureò col minimo in [[teologia]] grazie alla [[Cepu]], e iniziò la sua brillante carriera di rompiballe mistico con la prestigiosa carica di "scrostacessi ad interim" del convento di San Marco a [[Firenze]].
Nonostante suo [[padre]] avesse chiaramente manifestato il desiderio di vederlo chirurgo estetico ufficiale della corte Estense, egli abbandonò questa promettente strada per seguire la sua vocazione biblica, manifestatasi in seguito a un'apparizione della [[Madonna]]. Fonti contemporanee insinuano che il presunto avvenimento prodigioso sarebbe stato in realtà provocato da una tegolata sulla tempia sinistra del miracolato. Dopo essersi ritirato per un [[anno]] nei boschi [[Emilia Romagna|emiliani]] nutrendosi di soli grilli, si laureò col minimo in [[teologia]] grazie alla [[Cepu]], e iniziò la sua brillante carriera di rompiballe mistico con la prestigiosa carica di "scrostacessi ''ad interim''" nel convento di San Marco a [[Firenze]].


==Golden years==
==Golden years==
[[File:Pico_della_Mirandola_trans.jpg|thumb|right|200px|Giovanni Pico, Mirandola nei raffinati ambienti fiorentini.]]
Ma anche un povero scrostacessi a volte ha la possibilità di cambiare [[vita]], così fu per il nostro [[eroe]]: difatti, mentre, colto da un irrefrenabile [[Pazzia|impulso evangelico]], parlava con lo [[scopino del cesso]] dei [[sette peccati capitali]], fu per caso udito dal priore, che decise di promuoverlo a predicatore del Centro Alcolisti Anonimi di Piazza Duomo. Da questo punto in poi, la biografia del Savonarola è una strada in salita, diritta verso le stelle: la sua fortuna fu l'essere attirato, da buon [[tafano]] moralista che era, dal fiorente fenomeno della sodomia, che a Firenze dilagava nei colti ambienti della Corte medicea. Il [[religioso]] manifestò il suo sdegno con alcune dimostrazioni estreme, come legarsi al campanile del Duomo per un mese intero. Fonti dell'epoca ci informano che, innrealtà, se ne staccò solamente quando, durante un temporale fuori stagione, l'adiacente lanterna si frantumò per un fulmine - forse inviato da [[Dio]] , che si era oramai stancato della sua delirante [[logorrea]]. Savonarola decise dunque di manifestare il suo dissenso in modi meno pericolosi , e si cimentò nel nascente filone del rap-gregoriano, insieme al suo caro amico [[Tupac Shakur]]. Ma il monaco aveva ormai attirato le attenzioni del popolino, tanto da essere invitato a "[[Dante]] [[1492]]", programma simile al nostro [["Porta a porta"]], in cui rivestì il ruolo di castigator mores, denunciando gli sciali di quel gangsta del Magnifico, il quale, incurante della povertà del popolo, faceva addirittura stampare le opere di [[Platone]] su pergamena umana. L'indomito religioso decise quindi di fondare un'organizzazione segreta di monaci [[rappusi]], "Le brigate Pallesche", il cui unico obbiettivo era di impadronirsi del governo, per far diventare Firenze e dintorni una dittatura, le cui redini sarebbero state rette da egli stesso.
Anche un povero scrostacessi, tuttavia, a volte ha la possibilità di cambiare [[vita]]; così fu per il nostro [[eroe]]: difatti, mentre, colto da un irrefrenabile [[Pazzia|impulso evangelico]], parlava con lo [[scopino del cesso]] dei [[sette peccati capitali]], fu per caso udito dal priore, che decise di promuoverlo a predicatore del "Centro Alcolisti Anonimi" di Piazza Duomo. Da questo punto in poi, la biografia del Savonarola è una strada in salita, dritta verso le stelle: la sua fortuna fu l'essere attirato, da buon tafano moralista che era, dal fiorente fenomeno della [[sodomia]], che a [[Firenze]] dilagava nei colti ambienti della Corte medicea. Il [[religione|religioso]] manifestò il suo sdegno con alcune dimostrazioni estreme, come legarsi al campanile del Duomo per un mese intero. Fonti dell'epoca ci informano che, in realtà, se ne staccò solamente quando, durante un temporale fuori stagione, l'adiacente lanterna si frantumò a causa di un fulmine - forse inviato da [[Dio]], che si era oramai stancato della sua delirante [[logorrea]]. Savonarola decise dunque di manifestare il suo dissenso in modi meno pericolosi, e si cimentò nel nascente filone del [[rap]]-gregoriano, insieme al suo caro amico [[Tupac Shakur]]. Ma il [[monaco]] aveva ormai attirato le attenzioni del popolino, tanto da essere invitato a ''"[[Dante]] [[1492]]"'', programma simile al nostro [[Porta a porta]], in cui rivestì il ruolo di "''castigator morum''", denunciando gli sciali di quel gangsta del [[Lorenzo il Magnifico|Magnifico]], il quale, incurante della povertà del popolo, faceva addirittura stampare le opere di [[Platone]] su pergamene realizzate con pelle umana. L'indomito religioso decise quindi di fondare un'organizzazione segreta di monaci [[rap|rappusi]], ''"Le brigate Pallesche"'', il cui unico obiettivo era di impadronirsi del governo, per trasformare [[Firenze]] e dintorni in una dittatura, le cui redini sarebbero state rette da egli stesso.
Il per nulla astuto religioso, però, riuscì a farsi, in poco tempo, più nemici di [[George Bush]] in persona: difatti, fornì foto compromettenti di [[Poliziano]] e [[Ficino]] a riviste scandalistiche dell'epoca, alimentò le stufe del [[Convento]] a [[Platone]] e, da ultimo, incise il singolo rap-gregoriano 'De ruina Ecclesiae', in cui definiva il [[Papa]] 'porco lussurioso in vesti bianche, nella cloaca tu abusi del peccato". L'unico a rimanergli amico fu [[Pico della Mirandola]], che sperava invano di diventare, grazie alla sua intercessione, insegnante di magia ad [[Hogwarts]].

Il per nulla astuto religioso, però, riuscì a farsi, in poco tempo, più nemici di [[George Bush]] in persona: difatti, fornì foto compromettenti di Poliziano e Ficino a riviste scandalistiche dell'epoca, alimentò le stufe del [[Convento]] con i testi [[filosofia|filosofici]] di [[Platone]] e, da ultimo, incise il singolo [[rap]]-gregoriano ''"''De ruina Ecclesiae''"'', in cui elogiava il [[Papa]] con versi quali "porco lussurioso in vesti bianche, nella cloaca tu abusi del peccato". L'unico a rimanergli [[amico]] fu '''[[Pico della Mirandola]]''', che sperava invano di diventare, grazie alla sua intercessione, insegnante di [[magia]] a [[Hogwarts]].


==Decay==
==Decay==
[[File:Nazisti bruciano libri.jpg|250px|right|thumb|Savonarola e i suoi seguaci in raccoglimento per una grigliata.]]
[[File:Nazisti bruciano libri.jpg|210px|left|thumb|Savonarola e i suoi seguaci in raccoglimento per una grigliata.]]
Oramai odiato da tutti, il nostro caro Girolamo decise di affidarsi alla sua incipiente carriera canora per allontanarsi da [[Firenze]], iniziando così una tournée nella penisola con annessi roghi di quadri e libri, che ebbero un grandissimo impatto mediatico sul pubblico, tanto che il suo singolo "Pàrtiti da casa tua" fu scelto come colonna sonora della popolare telenovelas "Inferno, Purgatorio, Paradiso... e ritorno".
Oramai odiato da tutti, il nostro caro Girolamo decise di affidarsi alla sua incipiente carriera canora per allontanarsi da [[Firenze]], iniziando così una tournée nella penisola con annessi roghi di quadri e libri, che ebbero un grandissimo impatto mediatico sul pubblico, tanto che il suo singolo ''"Pàrtiti da casa tua"'' fu scelto come colonna sonora della popolare telenovelas ''"Inferno, Purgatorio, Paradiso... e ritorno"''.

Ma il Savonarola non aveva affatto un carattere facile: in seguito alla scoperta di alcuni quadri del [[Botticelli]] nel villone extra-lusso del suo produttore, ruppe ogni genere di rapporto con lui e ritornò a Firenze in carro-stop. In questa città la situazione era radicalmente mutata: la dedizione della cricca del Magnifico alla [[cocaina]] faceva andare il governo alla deriva, tanto che il monaco, nonostante alcuni primi momenti di attrito con il Medici, che lo costrinse a tenere i suoi sermoni al circo, mente saltava cerchi di fiamme, riuscì a penetrare le barriere dell'entourage governativo, anche grazie alle fatture del suo amichetto Pico della Mirandola.

La morte, nel 1492, del Magnifico e del Papa per overdose, eccitarono le ambizioni del Girolamo, il quale decise di attuare un piano diabolico per impadronirsi della Toscana: trasformò il Convento di San Marco nella base segreta dei Frati Mendicanti Combattenti, che avrebbero compiuto un incantesimo collettivo per rendere Firenze vulnerabile all'attacco di quell'inetto mangiaranocchie di Carlo VIII... Naturalmente, quella testa di pipa del Savonarola pensava di poter ammaliare facilmente un imperatore beone e barbaro, abbindolandolo con le grazie di un inedito Pico della Mirandola travestito da voluttuosa odalisca.


Il Savonarola, però, non aveva affatto un carattere facile: in seguito alla scoperta di alcuni quadri del [[Sandro Botticelli|Botticelli]] nel villone extra-lusso del suo produttore, ruppe ogni genere di rapporto con lui e ritornò a [[Firenze]] in carro-stop. In quella città la situazione era radicalmente mutata: la dedizione della cricca del [[Lorenzo il Magnifico|Magnifico]] alla [[cocaina]] faceva andare il governo alla deriva, tanto che il [[monaco]], nonostante alcuni primi momenti di attrito con il Medici, che lo costrinse a tenere i suoi sermoni al circo<ref> mentre saltava cerchi infuocati</ref>, riuscì a penetrare le barriere dell'entourage governativo, anche grazie alle fatture del suo amichetto [[Pico de' Paperis|Pico della Mirandola]].
Ma chiunque abbia un minimo di senso critico, potrebbe tranquillamente immaginare come gli eventi presero una piega del tutto differente: difatti, la morte di Pico in seguito all'accidentale ingestione della sua cipria a base di biacca di piombo, fece saltare i piani del Savonarola, e lasciò il tempo a Ludovico il Moro di comprare i favori dell'imperatore tedesco con vergini e ducati. Girolamo, oramai con le spalle al muro, si ridusse a implorare l'aiuto dei i suoi colleghi gregorian-rapper, che però erano scappati in [[Francia]] per suonare il clavicembalo al piano-bar di corte.


La [[morte]] del [[Lorenzo il Magnifico|Magnifico]] e del [[Papa]] per overdose, avvenuta nel [[1492]], eccitò le ambizioni del Girolamo, il quale decise di attuare un piano diabolico per impadronirsi dell'intera [[Toscana]]: trasformò il Convento di San Marco nella base segreta dei "Frati Mendicanti Combattenti", che avrebbero compiuto un incantesimo collettivo per rendere [[Firenze]] vulnerabile all'attacco di quell'inetto mangiaranocchie di Carlo VIII... Naturalmente, quella testa di pipa del Savonarola pensava di poter ammaliare facilmente un re beone e barbaro, abbindolandolo con le grazie di un inedito [[Pico de' Paperis|Pico della Mirandola]] travestito da voluttuosa odalisca.
L'intrepido domenicano decise di darsi a zappa sui piedi incidendo il suo ultimo singolo "Amos, Ruth et Michaea", una critica all'abuso di vetture blu da pare della curia vaticana. Dopo quest'ennesimo atto irrispettoso, [[Papa Alessandro VI]] lo scomunicò e lo condannò a morte: il Savonarola fu arso al rogo in piazza della Signoria, e dalle sue ossa venne ricavato un pigmento, utilizzato per affrescare la stanza da bagno del sommo pontefice.50


Chiunque abbia un minimo di senso critico, tuttavia, potrebbe tranquillamente immaginare come gli eventi presero una piega del tutto differente: difatti, la [[morte]] di [[Pico della Mirandola|Pico]] in seguito all'accidentale ingestione della sua cipria a base di biacca di [[piombo]] fece saltare i piani del Savonarola, e lasciò il tempo a [[Ludovico il Moro]] di comprare i favori del re [[Francia|francese]] con vergini e ducati. Girolamo, oramai con le spalle al muro, si ridusse a implorare l'aiuto dei i suoi colleghi gregorian-[[rap|rapper]], che però erano scappati in [[Francia]] per suonare il clavicembalo al piano-bar di corte.
=== Inserto: il rapper nella società del '400 ===
[[File:Lorenzo de' Medici rapper.jpg|thumb|150px|left|[[Lorenzo de' Medici]], un tamarro spocchioso senza precedenti.]]
Il Rap gregoriano nacque intorno agli ultimi decenni del XIV secolo, come diretta espressione del disgusto che i monaci provavano per la decadenza della [[Chiesa]]: furono molte le manifestazioni di religiosi free-styler a [[Piazza S. Pietro]] e a [[Castel Gandolfo]]. A questo hip hop di origini monacensi, però, si affiancò presto il [[gangsta]] gregorian rap, che se ne differenziava per i contenuti e per la diversa elaborazione delle basi musicali: infatti, mentre i monaci vecchio stile criticavano tutto e tutti, i [[gangsta]], che altro non erano che i favoriti dei regnati in carica, parlavano di madonne alla [[Petrarca]], distese a gambe spalancate su tappeti sonori raffinatamente creati con costosi strumenti d'ultima generazione, quali il [[clavicembalo]] e il [[liuto]]. Si può comprendere bene, ordunque, quanto si odiassero queste due fazioni opposte.... Questa situazione di tensione si esemplificò nel contrasto fra il Savonarola, il [[monaco]] rappettaro di San Marco, e [[Lorenzo il Magnifico]], che si dilettava insieme ai suoi incidendo singoli [[gangsta]] e realizzando video che lo ritraevano nudo nella vasca, fra efebi e damigelle pronti ad offrirgli gratuitamente le proprie grazie.


L'intrepido domenicano decise di darsi la zappa sui piedi incidendo il suo ultimo singolo ''"''Amos, Ruth et Michaea''"'', una critica all'abuso di vetture blu da parte della curia [[Vatikan|vaticana]]. Dopo quest'ennesimo atto irrispettoso, [[Papa]] Alessandro VI lo scomunicò e lo condannò a [[morte]]: il Savonarola fu impalato e arso sul [[rogo]] in Piazza della Signoria; dalle sue ossa venne ricavato un pigmento, utilizzato per affrescare la stanza da bagno del sommo [[Papa|pontefice]].


=== Inserto: il [[rap|rapper]] nella società del '400 ===
[[File:Lorenzo de' Medici rapper.jpg|thumb|200px|right|[[Lorenzo de' Medici]], un tamarro spocchioso e poser senza precedenti.]]
Il [[rap]] gregoriano nacque intorno agli ultimi decenni del XIV secolo, come diretta espressione del disgusto che i [[monaco|monaci]] provavano per la decadenza della [[Chiesa]]: furono molte le manifestazioni di religiosi free-styler a Piazza S. Pietro e a Castel Gandolfo. A questo [[hip hop]] di origini monacensi, però, si affiancò presto il gangsta gregorian [[rap]], che se ne differenziava per i contenuti e per la diversa elaborazione delle basi musicali: mentre i monaci vecchio stile criticavano tutto e tutti, i gangsta, che altro non erano che i favoriti dei regnati in carica, parlavano di madonne alla [[Petrarca]], distese a gambe spalancate su tappeti sonori, raffinatamente creati con costosi strumenti di ultima generazione, quali il [[clavicembalo]] e il [[liuto]]. Si può comprendere bene, ordunque, quanto si odiassero queste due fazioni opposte... Questa situazione di tensione si esemplificò nel contrasto fra il Savonarola, il [[monaco]] [[rap|rappettaro]] di San Marco, e [[Lorenzo il Magnifico]], che si dilettava insieme ai suoi incidendo singoli gangsta e realizzando video che lo ritraevano nudo nella vasca, fra efebi e damigelle pronti a offrirgli gratuitamente le proprie grazie.


==Curiosità==
==Curiosità==
*Savonarola ha fortemente influenzato [[Eminem]], tanto che il famoso [[rapper]] ha dichiarato che l'idea della motosega e della maschera da hockey l'ha copiata da un live del [[monaco]] davanti gli [[Uffizi]].
*Savonarola ha fortemente influenzato [[Eminem]], tanto che il famoso [[rapper]] ha dichiarato che l'idea della motosega e della maschera da hockey l'ha copiata da un live del [[monaco]] davanti gli [[Uffizi]].
*Savonarola vinse il premio 1492 di 'castigator mores'.
*Savonarola vinse il premio 1492 di '''castigator morum'''.
*Il monaco bruciò così tanti quadri e libri da causare il [[buco dell'ozono]].
*Il monaco bruciò così tanti quadri e libri da causare il [[buco dell'ozono]].
*[[Lorenzo de' Medici]] fu costretto ad aprire case di cura per artisti e letterati, impazziti in seguito alla distruzione delle loro opere.
*[[Lorenzo de' Medici]] fu costretto ad aprire case di cura per artisti e letterati, impazziti in seguito alla distruzione delle loro opere.
*Fonti dell'epoca ci informano che Savonarola si divertiva ad indossare i ricchi prodotti dell'artigianato tessile e dell'oreficeria, soprattutto se femminili, prima di spedirli all'[[inferno]] per diretissima con un bel rogo.
*Fonti dell'epoca ci informano che Savonarola si divertiva a indossare i ricchi prodotti dell'artigianato tessile e dell'oreficeria rinascimentale, soprattutto se femminili, prima di spedirli all'[[inferno]] per direttissima con un bel [[rogo]].
*Il suo cervello fu mangiato sott'olio dal [[Papa]] dell'epoca, durante una lussuosissima e crapulosa orgia.
*Il suo [[cervello]] fu mangiato sottolio dal [[Papa]] dell'epoca, durante una lussuosissima e crapulosa [[orgia]].


== Note ==
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==Voci correlate==
*[[Rinascimento]]
*[[Lorenzo de' Medici]]
*[[Firenze]]
*[[Hip hop italiano]]
*[[Monaco]]
*[[Chiesa]]
*[[Papa]]


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[[Categoria:Religiosi]]
[[Categoria:Politici]]
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Emilia-Romagna]]
[[Categoria:Piromani]]


[[eo:Girolamo Savonarola]]
[[Categoria:Personaggi storici]]
[[Categoria:Personaggi inutili]]
[[Categoria:Personaggi famosi]]
[[Categoria:Persone da evitare]]
[[Categoria:Criminali]]
[[Categoria:Politica]]
[[Categoria:Musica]]

Versione attuale delle 17:33, 25 dic 2022

Girolamo Savonarola, abilmente ritratto durante un suo live a Piazza della Signoria.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Girolamo Savonarola
« Colto, raffinato, un vero intenditore in campo artistico: il mio modello. »
( Hitler su Savonarola.)
« Il più grande politico di tutti i tempi. »
(Di Pietro su Savonarola.)
« Il vero padre dell'hip hop. »
(Rapper su Savonarola.)

Girolamo Francesco Maria José Savonarola è stato un religioso, un politico, un gregorian-rapper, ma soprattutto, il Beppe Grillo del '400 italiano, rappresentando il sale nel caffè per il corrotto Lorenzo il Magnifico e per la sua allegra combriccola di scalmanati fiorentini.

Gioventù bruciata

Girolamo Savonarola, figlio di genitori ignoti, fu sfortunatamente rinvenuto ancora in fasce da una coppia di ricchi padovani nel camposanto di Ferrara, un giorno in cui, appunto, gli sposini novelli stavano andando a deporre dei fiori sulla tomba del loro levriero. Sin da piccolo, fu educato alla filosofia neoplatonica dal nonno materno, finché non rimase folgorato dalla lettura di un brano di Tommaso D'Aquino sulla cura dei brufoli, riportato sul famoso settimanale dell'epoca Id est[1].

Nonostante suo padre avesse chiaramente manifestato il desiderio di vederlo chirurgo estetico ufficiale della corte Estense, egli abbandonò questa promettente strada per seguire la sua vocazione biblica, manifestatasi in seguito a un'apparizione della Madonna. Fonti contemporanee insinuano che il presunto avvenimento prodigioso sarebbe stato in realtà provocato da una tegolata sulla tempia sinistra del miracolato. Dopo essersi ritirato per un anno nei boschi emiliani nutrendosi di soli grilli, si laureò col minimo in teologia grazie alla Cepu, e iniziò la sua brillante carriera di rompiballe mistico con la prestigiosa carica di "scrostacessi ad interim" nel convento di San Marco a Firenze.

Golden years

Giovanni Pico, Mirandola nei raffinati ambienti fiorentini.

Anche un povero scrostacessi, tuttavia, a volte ha la possibilità di cambiare vita; così fu per il nostro eroe: difatti, mentre, colto da un irrefrenabile impulso evangelico, parlava con lo scopino del cesso dei sette peccati capitali, fu per caso udito dal priore, che decise di promuoverlo a predicatore del "Centro Alcolisti Anonimi" di Piazza Duomo. Da questo punto in poi, la biografia del Savonarola è una strada in salita, dritta verso le stelle: la sua fortuna fu l'essere attirato, da buon tafano moralista che era, dal fiorente fenomeno della sodomia, che a Firenze dilagava nei colti ambienti della Corte medicea. Il religioso manifestò il suo sdegno con alcune dimostrazioni estreme, come legarsi al campanile del Duomo per un mese intero. Fonti dell'epoca ci informano che, in realtà, se ne staccò solamente quando, durante un temporale fuori stagione, l'adiacente lanterna si frantumò a causa di un fulmine - forse inviato da Dio, che si era oramai stancato della sua delirante logorrea. Savonarola decise dunque di manifestare il suo dissenso in modi meno pericolosi, e si cimentò nel nascente filone del rap-gregoriano, insieme al suo caro amico Tupac Shakur. Ma il monaco aveva ormai attirato le attenzioni del popolino, tanto da essere invitato a "Dante 1492", programma simile al nostro Porta a porta, in cui rivestì il ruolo di "castigator morum", denunciando gli sciali di quel gangsta del Magnifico, il quale, incurante della povertà del popolo, faceva addirittura stampare le opere di Platone su pergamene realizzate con pelle umana. L'indomito religioso decise quindi di fondare un'organizzazione segreta di monaci rappusi, "Le brigate Pallesche", il cui unico obiettivo era di impadronirsi del governo, per trasformare Firenze e dintorni in una dittatura, le cui redini sarebbero state rette da egli stesso.

Il per nulla astuto religioso, però, riuscì a farsi, in poco tempo, più nemici di George Bush in persona: difatti, fornì foto compromettenti di Poliziano e Ficino a riviste scandalistiche dell'epoca, alimentò le stufe del Convento con i testi filosofici di Platone e, da ultimo, incise il singolo rap-gregoriano "De ruina Ecclesiae", in cui elogiava il Papa con versi quali "porco lussurioso in vesti bianche, nella cloaca tu abusi del peccato". L'unico a rimanergli amico fu Pico della Mirandola, che sperava invano di diventare, grazie alla sua intercessione, insegnante di magia a Hogwarts.

Decay

Savonarola e i suoi seguaci in raccoglimento per una grigliata.

Oramai odiato da tutti, il nostro caro Girolamo decise di affidarsi alla sua incipiente carriera canora per allontanarsi da Firenze, iniziando così una tournée nella penisola con annessi roghi di quadri e libri, che ebbero un grandissimo impatto mediatico sul pubblico, tanto che il suo singolo "Pàrtiti da casa tua" fu scelto come colonna sonora della popolare telenovelas "Inferno, Purgatorio, Paradiso... e ritorno".

Il Savonarola, però, non aveva affatto un carattere facile: in seguito alla scoperta di alcuni quadri del Botticelli nel villone extra-lusso del suo produttore, ruppe ogni genere di rapporto con lui e ritornò a Firenze in carro-stop. In quella città la situazione era radicalmente mutata: la dedizione della cricca del Magnifico alla cocaina faceva andare il governo alla deriva, tanto che il monaco, nonostante alcuni primi momenti di attrito con il Medici, che lo costrinse a tenere i suoi sermoni al circo[2], riuscì a penetrare le barriere dell'entourage governativo, anche grazie alle fatture del suo amichetto Pico della Mirandola.

La morte del Magnifico e del Papa per overdose, avvenuta nel 1492, eccitò le ambizioni del Girolamo, il quale decise di attuare un piano diabolico per impadronirsi dell'intera Toscana: trasformò il Convento di San Marco nella base segreta dei "Frati Mendicanti Combattenti", che avrebbero compiuto un incantesimo collettivo per rendere Firenze vulnerabile all'attacco di quell'inetto mangiaranocchie di Carlo VIII... Naturalmente, quella testa di pipa del Savonarola pensava di poter ammaliare facilmente un re beone e barbaro, abbindolandolo con le grazie di un inedito Pico della Mirandola travestito da voluttuosa odalisca.

Chiunque abbia un minimo di senso critico, tuttavia, potrebbe tranquillamente immaginare come gli eventi presero una piega del tutto differente: difatti, la morte di Pico in seguito all'accidentale ingestione della sua cipria a base di biacca di piombo fece saltare i piani del Savonarola, e lasciò il tempo a Ludovico il Moro di comprare i favori del re francese con vergini e ducati. Girolamo, oramai con le spalle al muro, si ridusse a implorare l'aiuto dei i suoi colleghi gregorian-rapper, che però erano scappati in Francia per suonare il clavicembalo al piano-bar di corte.

L'intrepido domenicano decise di darsi la zappa sui piedi incidendo il suo ultimo singolo "Amos, Ruth et Michaea", una critica all'abuso di vetture blu da parte della curia vaticana. Dopo quest'ennesimo atto irrispettoso, Papa Alessandro VI lo scomunicò e lo condannò a morte: il Savonarola fu impalato e arso sul rogo in Piazza della Signoria; dalle sue ossa venne ricavato un pigmento, utilizzato per affrescare la stanza da bagno del sommo pontefice.

Inserto: il rapper nella società del '400

Lorenzo de' Medici, un tamarro spocchioso e poser senza precedenti.

Il rap gregoriano nacque intorno agli ultimi decenni del XIV secolo, come diretta espressione del disgusto che i monaci provavano per la decadenza della Chiesa: furono molte le manifestazioni di religiosi free-styler a Piazza S. Pietro e a Castel Gandolfo. A questo hip hop di origini monacensi, però, si affiancò presto il gangsta gregorian rap, che se ne differenziava per i contenuti e per la diversa elaborazione delle basi musicali: mentre i monaci vecchio stile criticavano tutto e tutti, i gangsta, che altro non erano che i favoriti dei regnati in carica, parlavano di madonne alla Petrarca, distese a gambe spalancate su tappeti sonori, raffinatamente creati con costosi strumenti di ultima generazione, quali il clavicembalo e il liuto. Si può comprendere bene, ordunque, quanto si odiassero queste due fazioni opposte... Questa situazione di tensione si esemplificò nel contrasto fra il Savonarola, il monaco rappettaro di San Marco, e Lorenzo il Magnifico, che si dilettava insieme ai suoi incidendo singoli gangsta e realizzando video che lo ritraevano nudo nella vasca, fra efebi e damigelle pronti a offrirgli gratuitamente le proprie grazie.

Curiosità

  • Savonarola ha fortemente influenzato Eminem, tanto che il famoso rapper ha dichiarato che l'idea della motosega e della maschera da hockey l'ha copiata da un live del monaco davanti gli Uffizi.
  • Savonarola vinse il premio 1492 di castigator morum.
  • Il monaco bruciò così tanti quadri e libri da causare il buco dell'ozono.
  • Lorenzo de' Medici fu costretto ad aprire case di cura per artisti e letterati, impazziti in seguito alla distruzione delle loro opere.
  • Fonti dell'epoca ci informano che Savonarola si divertiva a indossare i ricchi prodotti dell'artigianato tessile e dell'oreficeria rinascimentale, soprattutto se femminili, prima di spedirli all'inferno per direttissima con un bel rogo.
  • Il suo cervello fu mangiato sottolio dal Papa dell'epoca, durante una lussuosissima e crapulosa orgia.

Note

  1. ^ l'equivalente del nostro Cioè.
  2. ^ mentre saltava cerchi infuocati
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 30 marzo 2014 con 100% di voti (su 8).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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