Utente:Mei lanfang/Marchese de Sade

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« Io l'ho denunciato, però in realtà devo ringraziarlo; quella con lui è stata, invero, l'unica volta in cui ho davvero goduto »
(Rose Keller confessa la verità a Barbara d'Urso durante una puntata di Domenica cinque)
« Vuoi un dolcino? Sono alla cantaridi...emh...volevo dire al cioccolato! »
(Il Marchese de Sade mentre seduce colpendo alla gola)
« È stato indubbiamente un marito fedele »
(Nessuno sul Marchese de Sade)
« Sono un libertino. Sono un libertino ma non un coprofago, non un necrofilo, non un pedofilo...almeno non ancora! »
(La filosofia di vita del buon marchese)
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Donatien Alphonse François de Sade

Il marchese Donatien Albert-Juditte Marc le Blanc Genoveffe de Gagliarden Magnific Orc le Mond Alphonse-François de Sade maggiormente conosciuto come il Marchese de Sade o anche come Divin marchese, è il clone francese del Marchese del Grillo. Viene ricordato da tutti per essere stato il primo sceneggiatore di film porno[1] della storia. Dal suo nome e dalle sue abitudini sessuali ha avuto infatti orginie il termine sadismo, riferito a pratiche erotiche e/o religiose di dubbio gusto.

Biografia

I primi passi

Nacque in un bordello chiamato Hotel de le Condom lungo la Via di Boccea, dimostrando subito di essere un insaziabile amatore, attaccando bottone con le assi di legno della sua culla. I suoi genitori, gentiluomini che annoveravano antenati illustrissimi, lo accudirono con amore e affetto; il padre lo riforniva con solerzia di bambole gonfiabili con orifizi lubrificabili mentre la madre era solita farlo ridere mostrandogli come si usa un vibratore o come si sugge correttamente un clitoride. Purtroppo però, i genitori furono costretti, dato l'eccessivo numero di orge che organizzavano nella loro enorme villa, a parcheggiare il piccolo marchesino prima dalla nonna materna, titolare di una casa chiusa ad Avignone, e poi dallo zio paterno, pusher apprezzatissimo nelle contee di Saumane. Qui imparò a confezionare correttamente una dose di coca, da lui ampiamente usata in seguito per farcire alcuni dolci afrodisiaci di sua creazione e perfezionò la ricetta dei suoi cioccolatini alla cantaridina. Venne poi educato in un collegio gestito dalle monache di Sant'Alberta[2] alla vecchia maniera[3]; crebbe forte e caparbio, giovine virgulto della nobiltà francese[citazione necessaria].

Sotto le armi[4]

Ogni nobile di rango che si rispetti si distingue dalla comune feccia mostrando il suo valore in battaglia[5] e il nostro giovane marchese non fa eccezione. Nel 1758 partecipa alla Guerra dei sette anni in Spagnogallo, mostrando le sue evidenti qualità di stratega nel sedurre le belle fighe locali. Giunto in Francia, a Parigi viene accolto da tutti come un eroe; una giovane fanciulla, Renée-Pelagie Cornut, cade vittima del suo fascino irresistibile da strafigo dopo averlo conosciuto ad un party di scambisti, mentre lui rimane sedotto dal suo sostanzioso conto in banca. Decide quindi di stabilirsi nella gallica contrada, ormai sposato prim'ancora che ne abbia piena consapevolezza. Appena sposati i due si dedicano, con amore, a farsi le corna vicendevolmente, anche se la più cornuta rimarrà sempre lei. De Sade riesce ad intrattenere rapporti sessuali praticamente con mezza popolazione femminile parigina; con la scusa di organizzare commedie teatrali nel suo teatro personale da poco inaugurato in una delle sue tenute, in cui mette in scena lavori scritti da lui stesso, organizza provini per le parti femminili che puntualmente si trasformano in gang band al contrario. Questo attira sulla sua persona fortissime accuse di libertinaggio, dalle quali non è capace di difendersi. Dichiarerà:

« Io vengo accusato di libertinaggio non per quello che faccio, ma per come lo faccio! Io non nascondo le mie abitudini dietro un inutile ipocrisia »
(Il marchese de Sade sull'essere pirla)

Il nostro Masaniello dell'oltralpe si becca quindi una sonora condanna con effetto immediato. Viene incarcerato nella prigione di Castitè, dove viene costretto a tenere ben chiusa la patta dei pantaloni per tutto il periodo di detenzione. Si piscerà addosso più volte.

Libertinaggio e dintorni

Appena uscito di prigione, si accorge che l'alzabandiera mattutino non è ancora venuto giù e capisce che deve assolutamente stuprare qualcuno per un periodo compreso dalle sei alle ventordici ore. Per cui, viaggiando in lungo e in largo per le colline franche, sodomizza mezza popolazione francese, il che spiegherebbe le tendenze effemminate delle generazioni successive di questo popolo, rimasto traumatizzato dall'incessante stantuffamento del marchese. Il giorno di Pasqua di quell'anno, ovvero il 3 aprile 1768, dopo aver ingravidato la moglie con la sola imposizione delle mani[6] decide di farsi una passeggiata per Parigi e giunto in place des Victoires nota in un cantuccio una giovane mendicante che decide di sedurre. Quest'ultima, una tizia di nome Rose Keller, vedendosi promettere cibo e un tetto sopra la testa, decide di dargliela volentieri, ma non aveva la minima idea di aver a che fare con un veterano della sodomia[7]. La Keller subisce per una notte intera le penetranti doti seduttive del marchese arrivando più volte all'orgasmo e, ormai sfinita, si abbandona fra le braccia di Orfeo. La mattina dopo si ritroverà in un letamaio in compagnia di due enormi scrofe con attaccato dietro la schiena col nastro adesivo un cartello con su scritto Sono una gran maiala. Questo scherzo idiota costerà al marchese il secondo giro in prigione, dato che la Keller si inventerà la storia del tentato omicidio e lo accuserà di rapimento. Ne uscirà subito solo perché aveva con sé in tasca un talloncino Uscite subito di galera pescato il precedente giro dal mazzo delle Probabilità.

Note

  1. ^ Con un gusto particolare per il lato violento della faccenda.
  2. ^ La santa dalla gamba aperta.
  3. ^ Ovvero a suon di pompini
  4. ^ Il libertino crepa!
  5. ^ Facile distinguersi quando si ha un cavallo bianco, una sciabola forgiata a Toledo e un uniforme con ricami in vero oro.
  6. ^ E in quel preciso momento era a una distanza superiore alle 100 miglia da lei...
  7. ^ Sia attiva che passiva.