Repubblica confederata delle dodici tribù nauruane post-aweydane dell'Isola Piacevole[1]

(Anche la bandiera è in proporzione all'isola)

(Bandiera)

Motto: «Prima il volere di Dio!»

Conosciuto anche nella versione laica «Non è colpa mia!»


Inno: Rutto libero dopo-pasto (solitamente un po' pesantuccio)

Nauru in scala 1:1
Capitale Yaren (che in italiano significa "Quei trecento metri quadri in basso al centro fra la pista d'atterraggio e il mare")
Maggiori città

(in ordine di popolazione)

  • Fila di casette sulla spiaggia ovest
  • Fila di casette sulla spiaggia nord
  • Distretto amministrativo confederale di Yaren
  • Cimitero nazionale
  • Fila di casette sulla spiaggia est

Lingua ufficiale

Rutti e passami il sale


Governo Come indica il motto, aspettare che i problemi si risolvano da soli credendoci fermamente.
Capo di stato Un tizio con un pizzetto buffissimo
Riconosciuta da Sealand (gli unici che quando la incontrano per strada non fanno finta di parlare al cellulare)
Area Poca
Popolazione

10000 persone che però pesano per 20000


Moneta Cacca d'uccello fossilizzata in cambio di dollari australiani[2]
Religione

Cibo


Sport nazionale

Sollevamento gomito e cavalcata del divano


Sito internet Nessuno, comunicano tramite fregate di mare[3] obese usate come piccioni viaggiatori


« Ma questa è un'isola di merda! »
(Nauruani antichi scoprono tristemente di essere rilegati su uno scoglio rovente coperto di guano d'uccello)
« MA QUESTA È UN'ISOLA DI MERDA! »
(Nauruani moderni scoprono felicemente di essere rilegati su un blocco unico di prezioso guano fossilizzato)

Nauru è uno stato insulare dell'Oceania e poco altro.

Geografia

Nauru ha una superficie dichiarata di circa scarsanta metri quadri, e ciò la rende il terzo paese più piccolo al mondo dopo il Principato di Monaco e il Principato del Prete, ma visto che è l'unico Stato che fa sempre la doccia col costume addosso, secondo me ce l'ha anche più piccolo, il territorio. Sulle mappe di solito si trova sotto il terzo pixel della quarta colonna della lettera A di "Nauru", e per non rischiare che qualcuno possa ancora trovarla, si è deciso di farci passare proprio sopra la linea dell'Equatore. Nauru confina a nord con il nulla, a sud e ad est con il nulla e ad ovest con il Molise. Centinaia di chilometri la separano quindi da qualsiasi altro luogo abitato impedendo così agli invidiosi di raggiungere questo paradiso tropicale costituito da una graziosa miniera a cielo aperto esaurita sui bordi della quale sorgono tante pittoresche baracche di lamiera variopinta.

Una sola strada corre tutto intorno all'isola, permettendo ai turisti di assaporarne ogni angolo più remoto in sei-sette minuti di automobile senza mai fermarsi a nessun incrocio. Viaggi dunque brevi ma intensi, che permetteranno agli avventori di poter tornare in albergo in tempo per rifare le valigie e prendere il volo del mese successivo in tutta tranquillità. L'aeroporto è poi facilmente raggiungibile dall'unica piazza del Paese, adibita il 14 e il 27 di ogni mese a mercatino rionale e il 18 a pista d'atterraggio. Nei 300 metri quadri a sud della pista sorge il Parlamento, il palazzo più alto di Nauru, composto da ben due piani più mansarda e sopra la mansarda un nido di fregata di mare[4] che ogni mese viene puntualmente risucchiato nei motori di un aereo che sta atterrando venti metri più in là e poi ricostruito da un'altra fregata di mare[5] non ancora triturata. Le fregate di mare non sono uccelli molto furbi.

All'interno dell'isola è presente il grande lago Buada, che straripa una trentina di volte all'anno, ogni volta cioè qualcuno ci passa dentro con la bicicletta, schizzando il più delle volte i passanti del lungolago.

Note

  1. ^ Abbreviato in "Nauru" perché il nome sull'isola non c'entrava
  2. ^ Sul serio
  3. ^  
  4. ^  
  5. ^