Utente:Eyry/Sandbox/0
Black Jesus
Yo Yo Yo! Wut' it iz mutha fucka! Blak Jesus iz like da bomb. |
La teoria del Gesù Nero (meglio conosciuta dagli inglesi con l'inglese Black Jesus[3], ma anche con Blesus o Jack[4]) è un elegante e raffinato assunto sostenente l'appartenenza alla razza Congoloide del Cristo. Molti uomini di spicco come Malcolm X, noto ed ormai deceduto attivista politico afroamericano, Goodluck Jonathan, capo di stato della Nigeria, e Moustapha Ndoye, il senegalese che lavora alla pizzeria dell'Auchan di Bergamo bassa, furono e sono tutt'ora sostenitori accaniti di questa dottrina.
La teoria è contornata da complicati e misconosciuti enigmi storico-religiosi, che portarono l'uomo bianco, nei secoli, ad occultare la Grande e scomodissima Verità radicata sin alla base della sua stessa religione: in realtà, Gesù era nero.
Yesu alikuwa mweusi, per dirlo in swahili.
Considerazioni sul Cristo
Grazie all'ampia produzione letteraria, è largamente risaputo che Gesù nacque a Betlemme, in Giudea, il 25 dicembre del cosiddetto anno 0, per poi trasferirsi con la famiglia a Nazareth, in Galilea. Nonostante l'arte rinascimentale ci abbia ammorbidito all'immagine di un Cristo biondo dagli iridi chiari, a rigor di logica, considerando la provenienza geografica, si potrebbe pensare che Egli fosse in realtà di etnia mediorientale. Nonostante la fattibilità dell'ipotesi, vale la pena di soffermarsi ad alcune considerazioni direttamente basate sulle conoscenze tramandateci dalle Sacre Scritture.
Il Cristo era solito, mentre si trovava intento a predicare il Sacro Verbo, rivolgersi ai discepoli ed agli ascoltatori utilizzando il benevolo termine "fratelli". Nonostante l'espressione sia una prerogativa di Nostro Signore, quest'ultima è altresì usata dalle popolazioni di colore, difatti non è raro notare l'utilizzo delle contrazioni fra o bro[5] all'interno dei membri della cultura rap; 50 Cent è difatti solito intercalare il suddetto termine almeno una volta ogni cinque parole. Ci è permesso quindi dire che non vi sia correlazione alcuna tra il Cristo Salvatore Nostro ed il mondo del rap? Non possiamo afferamarlo con certezza, d'altro canto le similitudini non sono del tutto trascurabili. Oltretutto, soffermandoci su una breve analisi, la tendenza alle rime e ad agghindarsi con larghe tuniche da parte di Gesù il Nazareno, non farebbero affatto pensare ad suo un collegamento col mondo arabo, dove sono notoriamente tutti troppo incazzati ed intenti a predicare il brutale verbo di Allah per dedicarsi ai piaceri dell'arte della rima. Bisognerebbe altresì considerare che il Messia non era affatto avvezzo alla predicazione in nome di Allah, essendo Egli
il primo tra tutti i cristiani. Valutando che oltretutto vengono malviste ogni tipo di fedi esterne all'Islam all'interno delle popolazioni di prevalente religione musulmana, ci vediamo costretti a dichiarare l'estraneità del Profeta al mondo arabo. A quale etnia poteva quindi appartenere egli se non a quella mediorientale?
Viene ora spontaneo pensare che il Cristo fosse in realtà figlio di immigrati stranieri trovatisi per fortuite occasioni proprio in Galilea a quel tempo. Questa ipotesi da però adito a molte altre notabili questioni:
Era forse Gesù un esponente di spicco della comunità cinese di Nazareth?
Vi è alcuna correlazione tra la scelta della famiglia dell'Emmanuele di immigrare proprio in quel luogo e l'alta richiesta di badanti rumene a quel tempo in Galilea?
Egli avrebbe potuto addirittura essere un discendete dei nobili nativi americani, perché no?
Naturale sorge quindi la domanda:
Di che etnia erano i genitori del Figlio dell'uomo?
Per l'appunto qual era quindi la vera origine della stirpe della Santa Vergine e di
Nostro Signore l'Altissimo, genitori biologici del Cristo Immacolato?
I genitori di Gesù erano neri?
Dio era nero?
La figura dell'Altissimo è stata spesso soggetto di numerosissime saghe letterarie, nonché di adattamenti cinematografici. Celebre è il Dio interpretato da Morgan Freeman in ”Bruce Almighty”, maltradotto con l’italiano ”Una settimana da Dio”[7], film dove compare anche da Jim Carrey. È quindi corretto dire che Morgan Freeman, all’interno della pellicola, è stato Dio per un periodo limitato di tempo. È fisicamente però impossibile che un qualsiasi essere sia al contempo sé stesso ed un altro completamente diverso. Morgan Freeman non può essere quindi Dio solamente per limitati periodi di tempo ed in determinate occasioni della sua vita, sarebbe un po' come dire che un escremento, se lasciato al sole, durante una particolare fase della propria decomposizione, sapesse di gustose lasagne emiliane. È assolutamente impossibile. Quindi,
, lo è sempre stato e sempre lo sarà. Ergo:
Morgan Freeman è sempre stato Dio
Dio è sempre stato Morgan Freeman
Morgan Freeman è un negro
Dio è sempre stato un negro
La Madonna era nera?
Conclusione
Note
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- Conservapedia non contiene assolutamente nessuna informazione sul Gesù Nero. E la pagina non è nemmeno editabile.
Categoria:Argomenti preferiti dalla Chiesa Categoria:Scuse per ammazzare gente
NonLibri: Lezione sulla civiltà occidentale
I passi erano svelti, era in ritardo. Maledizione, Ronomic lo faceva sempre bere troppo.
Appunto. E ora, per colpa di Ronomic e del bicchierino della sera prima, sarebbe arrivato in ritardo alla sua lezione. La sua prima lezione di sempre. Vaffanculo. La gente ci teneva ad arrivare in orario alle lezioni, non come in altri posti sperduti. Anche le scarpe, oltre che al cervello, cominciavano a fumargli. Letteralmente.
Pensò tra sé. Ma sarebbe passato dopo dal calzomeccanico, la porta dell'aula era vicinissima. Fu un tale sollievo quando strinse il pomello tra le piume.
E finalmente, eccolo lì, il tutto. La cattedra, gli studenti, l'ansia prima della lezione, esattamente come se l'era immaginato. Poco importava se era arrivato con tre jackon abbondati di ritardo. Era la sua occasione, da una vita si era preparato a questo.
Se non si ricordava male, quello avrebbe dovuto essere proprio Htarrùs. L'alunno con la risposta sempre pronta, ne aveva sentito parlare. Ma una bella pettina ai tentacoli prima di venire a lezione se la sarebbe anche potuta dare è...
Nazionale di calcio del Sudafrica: una retrospezione
"Nazionale di calcio del Sudafrica" è uno dei più stimati capolavori mondiali della letteratura contemporanea. Dallo squisito spessore critico e filosofico, il trattato è stato pubblicato postumo, il 17 settembre 2011, dalle Edizioni Vaticane. Già vincitore del Pulitzer ed attualmente candidato al Nobel per la letteratura, l'opera, breve ma tagliente, sfruttando la propria retorica muove una pesante critica riguardo all'andamento, senonché ai malcostumi, dell'odierna società occidentale.
Per esprimere ulteriormente la propria indignazione, lo sconosciuto autore rifiuta addirittura il concetto stesso di nome di persona, caratterizzante la nostra cultura sin forse dagli albori, firmando il trattato sotto lo pseudonimo numerico di <inserire IP>.
Prefazione
Innumerevoli le tematiche trattate dal bestseller. Dopo l'ovvia questione dell'accostamento tra l'Altissimo ed il più fedele degli gli animali domestici, l'opera, e qui forse emerge la raffinata genialità dell'autore, mostra le tematiche principali proprio nel titolo. Dopo anni di attenti studi da parte di esperti ed appassionati, si è giunti alla conclusione che i motivi che hanno spinto <inserire IP> a titolare il proprio capolavoro "Nazionale di calcio del Sudafrica" non possono essere che i seguenti:
Critica all'ideologia del nazionalismo in sé nonché all'unicità delle nazioni stesse (Nazionale);
Critica alle preposizioni italiane, in particolar modo a quelle articolate (di/del);
Critica all'aggressività umana ed alla sua assoggettazione al dolore fisico, spesso entrambi sfocianti, o scaturenti, a seconda dell'occasione, in bruschi colpi mossi dagli arti (calcio);
Aspra critica alla violenta storia del Sudafrica, in particolare all'epoca dell'Apartheid, nonché al razzismo ed alla presunta superiorità razziale dell'uomo bianco (Sudafrica).
Tematiche
Critica al nazionalismo
Con queste deflagranti ma sentite parole, l'autore esprime il proprio
all'esistenza stessa degli stati nazionali.
Critica alle preposizioni
Critica all'aggressività ed al dolore
Critica alla storia del Sudafrica
Codice afghano della strada
Il codice afghano della strada è un aggiornato sistema di regolamenti, redatto da re Salomone in persona, al quale bisogna attenersi scrupolosamente se si vuole sopravvivere nel deserto dell'Afghanistan. E forse pure del Kirghizistan.