Superenalotto

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Già, loro investono molto nel Superenalotto.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Superenalotto
« Non sono mai stato un giocatore accanito. Ed anche se vincessi tutti quei soldi, cosa ne farei? »
(Sfigato su Superenalotto)
« Cara, c'è un piccolo problema... »
(Lo sfigato di prima, dopo essersi indebitato fino al collo e aver perso tutto in schedine)
La classica schedina. Da notare la grafica del cazzo.

Il superenalotto è la più clamorosa sega mentale italiana dopo il cattolicesimo. Nonostante tutti lo sappiano, ogni anno centinaia di migliaia di polli, attirati perlopiù dalle cifre milionarie messe in palio ad ogni concorso (naturamente impossibili da vincere), si lasciano ciecamente risucchiare la busta paga. Si tratta di un gioco d'azzardo la cui speranza matematica di vincita è tale da attirare soltanto un idiota. Per fare un esempio pratico: la probabilità stimata dall' ISTAT che Umberto Bossi pronunci una frase di senso compiuto entro il 2090 (per di più con conseguenze catastrofiche) è calcolata circa 1 su 45000, quella paradossale che Silvio Berlusconi risolva il suo conflitto di interessi è 1 su 9.999.999, mentre la probabilità di azzeccare un "6" al SuperEnalotto giocando una schedina da un Euro si colloca a 2 su 622˙614˙630. BUY VIAGRA PILLS ONLINE!. Scusate, stavo leggendo la posta indesiderata. Vabbè, torniamo a noi.

Tipici giocatori da SuperEnalotto

Il sistemista

Il tipico sistemista. Da notare come affoga i pensieri nell'alcol.

Il classico fallito. Di fascia di reddito medio-bassa, è un giocatore con mania ossessivo-compulsiva per il gioco d'azzardo. Tutto ciò che vuole dalla vita è una grande quantità di denaro da dilapidare in cazzate varie. Cercando di esaudire le sue assurde fantasie (sì, anche sessuali), dapprima partecipa a centinaia di concorsi (tutti rigorosamente persi), fino ad entrare pienamente nell'illogica logica del sistemista. Un tunnel dal quale, se entri, non ci riesci più a uscire. Cazzo, un'altra volta! Parlavo con un mio amico drogato... E tu che cazzo hai da leggere? Così, pur avendo possibilità economiche pari a quelle di un cane randagio, arriva a giocare sistemi costosissimi, basandosi niente meno che su un improvvisato calcolo statistico scaturito dalla sua istruzione poco più che elementare. Dopo l'ennesima sconfitta sociale (allontanato a vista da bar, sale da biliardo e circoli ricreativi per anziani), ripiegherà le propre pulsioni maniacali su assurdi trattati di lottologia scritti da Wanna Marchi, arrivando, nel momento di maggior apoteosi, a registrare quotidianamente sino a 1000 combinazioni di numeri su un block-notes, corrispondenti (almeno nel suo delirio) ad ogni data di nascita/targa di auto/misure corporee di persone incontrate nel proprio cammino. Naturalmente anche questo si rivelerà l'ennesimo fallimento. Ormai mentalmente partito, nonostante sia pieno di debiti fino al collo con tutti gli usurai della sua zona, continuerà invano a giocare sistemi assurdi e di dubbio interesse sino alla morte per suicidio.


Il mafioso

Anni fa, alcuni loschi individui, non potendo altrimenti investire il loro denaro sporco (proventi di attività illecite al danno del sistemista quali pizzo, volantinaggio, usura...) senza dare nell'occhio, pensarono di servirsi del SuperEnalotto per riciclarlo in modo facile e discreto. Sarà anche stato un modo facile e discreto ma, dopo aver perso un bel po' di soldi, si resero conto che era una strategia che non portava a un cazzo. Decisero, così, che era meglio entrare in affari con la Sisal, spartendo con quest'ultima parte dei proventi.




Il tipico fortunato del cazzo.

Il fortunato

Questo individuo, di cui non si conosce la natura (elfo? umano? Tonio Cartonio? <Anonimo>?) né il nome (rimane sempre nell'anonimato), gioca molto di rado. Il classico fortunato del cazzo. Infatti, alla faccia del povero sistemista, vince con una schedina da un euro (meglio se al primo concorso della sua vita) contro ogni previsione statistica.
Ispirandosi ad una vecchia filastrocca su un suo parente chiamato Paperotto, il 19 settembre 2006 azzeccò un "6" da oltre 60 milioni di euro, giocando la sestina: 4 - 6 - 8 - 14 - 21 - 28.

Lo sfigato/frustrato incallito

Il tipico sfigato/frustrato incallito che tre volte a settimana guarda il Tg1, solo per conoscere i sei numeri vincenti.

È uno che si nasconde molto facilmente in mezzo a gente come te. È quello che fin dal 1998 gioca sempre la stessa schedina da un euro, sempre con le stesse due sestine, ad ogni estrazione, pensando "prima o poi dovranno pur uscire, 'sti benedetti numeri".
La sera di ogni estrazione è lì davanti alla tv, con la schedina in mano, che aspetta con ansia di conoscere i sei numeri vincenti. Dopo aver impiegato diversi e svariati minuti (a volte ore) a confrontarli con i numeri da lui giocati, si rende conto di aver fatto "zero" (al massimo "1").
A ritmo di 156 estrazioni all'anno, il tempo ragionevolmente necessario a che il suo sogno si realizzi è all'incirca un milione di anni (secolo più, secolo meno). Quando qualcuno glielo spiegherà, lo sfigato/frustrato incallito valuterà più attentamente se è il caso di continuare a buttare nel cesso questa piccola ma significativa frazione delle sue misere risorse economiche e, probabilmente, deciderà di non mettere mai più piede in una ricevitoria; dopo di che, la sestina che lui giocava fino a due giorni prima sarà proprio quella vincente nell'estrazione immediatamente successiva.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Superenalotto.




Forse non tutti sanno che...

venerdì 30 gennaio 2009 l'utente <Anonimo> dopo un lungo e complesso calcolo statistico pubblicò in questa pagina la sestina: 1 - 3 - 8 - 38 - 83 - 88. Il giorno successivo la sestina si rivelò vincente e, non a caso, quel sabato ci furono ben cinque giocatori che realizzarono il "6"!

Voci correlate