Scuola dell'infanzia

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Una scuola dell'infanzia in cui le norme sulla purezza razziale sono state applicate correttamente

La scuola dell'infanzia, nota tuttora al volgo come asilo al sud, scuola materna al nord e monte Talgeto a Sparta, è un luogo dove signorine tendenti al nevrotico pascolano bambini fra i 3 e i 6 anni di età insegnando loro skill fondamentali nel moderno mondo del lavoro quali giocare con le costruzioni, dipingere con le mani e cantare le canzoncine.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Scuola dell'infanzia

Descrizione

La scuola dell'infanzia può essere gestita dallo Stato o da enti privati, ma il 99% delle volte è gestita da suore la cui dolcezza è proporzionata all'avvenenza fisica. Si distingue dall'asilo nido perché non accetta bambini così piccoli da non capire l'espressione "così finirai all'Inferno".

L'ambiente tipico della scuola dell'infanzia è sicuro e colorato, o più spesso un edificio del Settecento avanti Cristo convertito in asilo perché era più economico che buttarlo giù; in alternativa esistono anche asili nuovi con disegnini dappertutto, a nascondere palesi difetti di costruzione che verranno sanati al prossimo, inevitabile terremoto.

I giochi disponibili sono quelli rifiutati dai bambini poveri della Caritas: bambole truccate coi pastelli e capelli strappati, trenini Thomas senza faccia, macchinine senza ruote, mattoncini di origine misteriosa e, immancabili, le cucinette della Smoby tarocca a cui mancano tutti gli accessori.

Nel mondo

Italia

In Italia la scuola materna viene introdotta in pieno ventennio per porre fine alla piaga dei mocciosi liberi di fare quello che volevano. Come gran parte delle istituzioni di quegli anni, nel 1968 si decise che era passato abbastanza tempo per dimenticarsi che le aveva inventate Mussolini, e vennero replicate pari pari sul modello precedente senza neanche arrossire.

L'istruzione nella scuola dell'infanzia italiana è, sulla carta volta a insegnare ai bambini a convivere con gli altri, a fare movimento, ad apprezzare le arti, a comunicare e a conoscere il mondo. Ciò in genere consiste nell'insegnare ridicole canzoncine e a fare disegnini sbilenchi tutti insieme mentre, dalla scuola primaria dall'altra parte della strada, i bulli osservano per selezionare i più meritevoli di un pestaggio.

Per venire incontro alle esigenze educative, ovvero alla mancanza di tempo di entrambi in genitori che fanno i turni in acciaieria, la scuola materna segue le stesse norme del lavoro dipendente: 8 ore giornaliere per 40 ore settimanali. Se fosse per i genitori ne farebbero 24 al giorno per 7 giorni la settimana, ma ciò è sfortunatamente vietato dalle leggi sulla schiavitù minorile.

Nelle scuole statali la giornata è coperta da due insegnanti rigorosamente femmine, essendo sfortunatamente i maschi tutti pedofili per natura. Delle due, una è una conclamata bipolare con tendenze di autolesionismo, l'altra è soltanto una simpatizzante nazista che il lesionismo preferisce infliggerlo agli altri, meglio se indifesi. Anche nella scuola materna statale c'è un insegnante di religione cattolica, del cui insegnamento le famiglie possono scegliere di avvalersi. Nel caso in cui le famiglie decidessero di non avvalersi della religione cattolica come insegnamento, hanno tutto il diritto di marcire all'Inferno.

A questi vanno eventualmente ad aggiungersi insegnanti di sostegno e in casi particolari con presenza di bambini diversamente abili, può aggiungersi la figura dell'assistente polivalente/educatore, dipendente di cooperativa di servizi o di azienda U.L.S.S.

Germania

Il kindergarten è, come gran parte delle associazioni tedesche, una struttura para-militare degli inizi del XIX secolo ammantata di buone intenzioni. I bambini sono addestrati a tecniche di controllo del territorio camuffate da giochi innocenti quali in "nascondino" e la "caccia al giudeo", recentemente rinominata "caccia al Polacco" per questioni di immagine.

Nei kindergarten l'attività è prettamente ludica anche se filosoficamente strutturata, e per filosofia si intende gli ultimi scritti di Friedrich Nietzsche.

Giappone

In Giappone la scuola materna dura solo 3 settimane perché non hanno tempo da perdere, e ai bambini viene solo insegnato a nascondersi sotto i tavoli in caso di terremoto o esplosione di centrale nucleare. I bambini che non fingono bene di morire schiacciati o di radiazioni vengono fustigati severamente.

Stati Uniti

Il Generale Kasey alla ricerca di nuove reclute

Vista la palese inutilità di tenere milioni di mocciosi a far niente tutto il giorno, e la crescente difficoltà di reclutare altri soldati da spedire in qualche buco di culo in Medio Oriente, la scuola materna Americana è destinata a essere abolita a breve, come auspicato dal decreto presidenziale titolato Braccia rubate ai McDonald's. Ai bambini che ancora ci vanno è comunque insegnato un sano bullismo che li preparerà a sopravvivere sui campi di battaglia dell'Andokazzostan.

Tipi di bambini nella scuola materna

  • Il cocco della maestra: rappresenta il 60% dei bambini dell'asilo. Si esprime sempre con frasette dolciastre, gioca senza picchiare i compagni (almeno non in faccia), e ogni tanto gli scappa un tenerissimo "voglio Mamma" con lacrimuccia e labbro tremulo. Inevitabilmente destinato a diventare un politico.
  • L'assatanato: creaturina ossuta che ha il demonio dentro e passa mattinate intere a prendere gli altri a cazzotti senza motivo. Si dà una tregua solo quando, sudato come un maiale, si rifocilla con la merendina estorta a qualche altro moccioso. La maestra lo teme e non lo denuncia alla Polizia solo perché non vuole che il bambino diventi un criminale incallito. Tutto inutile.
  • Il rocky: specularmente all'assatanato, è quel bambino che non viene preso di mira perché passerà tutti e 3 gli anni di materna a picchiarsi con l'altro. In genere ha dimenticato il perché dopo le prime 4-5 settimane, ma ciò non ha la minima importanza.
  • Il bimbominkia: già a 4 anni si vede l'indole che lo contraddistinguerà fino all'Università e anche oltre: dopo aver convinto i genitori a vestirlo come un trapper, passa il tempo a sfottere chiunque con i suoi penosi dissing anche se ancora non sa neanche allacciarsi le scarpe.
  • La futura gnocca: bambina che ha eletto a modello di vita le Winx, che imita alla perfezione. Destinata inevitabilmente a farsi ingroppare da tutti i tipi di bambini precedentemente detti.
  • Il secchione: passa mattine intere a sfogliare i 4 libri di fiabe presenti nell'aula sentendosi Dante Alighieri. Imparerà a leggere ancor prima di arrivare alla scuola elementare, dove finirà inevitabilmente bullizzato. Ben gli sta.
  • Il desaparecido: bambino non comune che non è mai dove dovrebbe essere. Si può trovarlo nel bagno dell'edifico a scaccolarsi o a smerdare gli specchi, non di rado dopo essersi cagato addosso, con somma gioia delle maestre che lo hanno rintracciato. Esce dal bagno solo se arrivano i genitori: sicuro di essere trovato, scapperà e si rifugerà in un luogo più sicuro, come le fognature. Se non diventa un serial killer o non muore di colera potrebbe anche avere un grande futuro come corriere della droga.
  • Lo strillone: quello che strilla continuamente senza motivo. Rappresenta il 100% dei bambini della materna, se non si contano i due che in quel momento stanno facendo a pugni senza motivo, che sono mortalmente silenziosi.

Voci correlate