Scoreggia
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9 settembre 2009: Arrestato per peto assassino
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La scoreggia (detta anche Paris Hilton, m'haistecchito o fatelafinitaperchéquanonserespirapiù), nelle parole di Salvador Dalì, è un apostrofo marrone tra le parole "mi" e "cago".
Questa piacevole emissione altro non è che l'espressione più alta dell'ego, l'affermazione dell'io indiscusso e il senso stesso e ultimo della vita. Peto ergo sum.
Probabilmente, se Leopardi avesse scoreggiato di più, non sarebbe divenuto gobbo o avuto così tanti problemi.
Storia
Per anni gli studiosi si sono dati battaglia circa la reale origine della scoreggia, data la presenza di contrastanti informazioni storico-geografiche. Attualmente, due sono le principali ipotesi in discussione.
Ipotesi americana
Nata in Europa nel lontano sedicesimo secolo, dopo che gli spagnoli e i portoghesi si fecero insegnare dai popoli colonizzati quali fossero i magici poteri dei fagioli, che all'epoca erano coltivati solo in America del sud.
Estesisi a tutta Europa, questi fantomatici fagioli, ormai conosciutissimi perché i mariti scrivevano nelle lettere alle mogli la magia di tali sostanze, vennero investiti in ogni campo: dall'alimentare, al culturale, al medico, all'industriale (per la sua particolare densità, infatti, è molto utilizzato per la conversione del pulviscolo organico prodotto in energia), e con essi, ovviamente, trovò diffusione europea il peto terapeutico.
Ipotesi italiana
La seconda teoria, accuratamente elaborata nel 1492 da un gruppo di archeologi, individuò, con certezza quasi matematica, il luogo d'origine del fenomeno: Scoreggio Emilia.
Lì viveva il noto Archimede Petagorico (trasferitosi di recente da Paperopoli), il quale, un giorno, era immerso nella sua vasca da bagno intento a giocare con le paperelle (QuìProQuò, QuòVadis e QuàSsù). Durante un tentativo di immersione, la compressione del torace del tordo generò un'improvvisa emissione flatulenta che giunse fino alla superficie dell'acqua, esplodendo in un turbine d'odore che pervase la stanza. "Eureka... che puzza!", fu l'unica frase che riuscì a pronunciare il fortunato studioso, poco prima di svenire. Archimede Petagorico non riuscì a rendersi conto della portata della sua scoperta (non si spiega infatti come abbia fatto a trascurare la scoreggia, dedicandosi a produzioni minori come le tabelline), probabilmente a causa dell'assenza del tipico rumore della scoreggia, attutito in quella circostanza dall'acqua.
Si deve a Richard Benson il primo reale approccio metodico all'uso della scureggia per l'umanità. Nel 1915, egli infatti tentò un'ardita applicazione della scureggia come carburante: l'idea era quella di infilarsi un tubo nel culo ed emettere direttamente potenti peti nel motore di gigantesche macchine, ottenendo quindi energia pulita, esplosiva ed ecologica (si evitava infatti lo spiacevole puzzo di carbone).
L'esperimento fu un fallimento: alcuni amabili burloni, invece di scoreggiare, cacavano direttamente nei tubi, intasando il meccanismo. Ma la causa principale della rinuncia a tale ambizioso progetto fu l'esplosione di una centrale a scoreggia (1916), che causò la morte immediata di ogni forma di vita nelle vicinanze di Bergamo.
L'uso industriale della scoreggia e la sua manifestazione in luogo pubblico fu formalmente proibito dalla Convenzione di Ginevra, la quale postulò il suo diniego totale in ogni luogo e tempo, temendo l'applicazione di questo potente mezzo alle armi di distruzione di massa. È questo il motivo per cui se scoreggiate in pubblico, o peggio in ascensore, tutti vi guarderanno in cagnesco.
Si dice che l'origine dei botti di capodanno sia carbonara: l'uso della polvere pirotecnica coprirebbe le esplosioni anali di milioni di esseri umani, i quali sono costretti, loro malgrado, a mantenere nel loro corpo la sgradita aria.
La scoreggia come aggregante sociale
È risaputo che la scoreggia è grande motivo d'aggregazione tra ragazzi, soprattutto tra i più giovani, i quali si dilettano in gare di fragorose scoreggie al fine di determinare il maschio dominante. Taluni, così come un leone mette in mostra i denti, così come un pavone mette in mostra propria coda, avvicinano fiamme alle loro espressioni aerofaghe, permettendo così la generazione di notevoli effetti lumino-sonori pirotecnici. Al contrario, i più anziani sono tipici artisti della scoreggia: la loro età avanzata gli permette, infatti, di essere esclusi dai dettati della convenzione sopracitata. In Svervegia si dice esistano persone che in grado di fare i cerchietti di puzza con le scoreggie, sfortunatamente visibili solo ai raggi infrarossi.
La comune controinformazione sospetta che gli [[anziacept-Charset: ISO-8859-1,utf-8;qramente, ma vengono semplicemente catturati dagli alieni comunisti (gestori della lobby dei cassamortarti), al semplice fine di utilizzare le loro capacità da petomani, raffinatasi nel tempo, come insuperabile mezzo di carburazione delle loro navi spaziali.
È nota a tutti la scoreggia nella sua triste versione "vestita", segnalata da un eccessivo e anomalo calore avvertito localmente, che si verifica in seguito a un bizzarro e a volte improvviso rimescolamento gassoso che precede l'evento. Si tratta di una micidiale indesiderata microevacuazione il cui lieve effetto sonoro è paragonabile a quello prodotto da alcuni contenitori di crema solare prossimi all'esaurimento. Le conseguenze sono ignobili nonché irreparabili soprattutto in occasione di lunghe riunioni aziendali. La rapida ma persistente dispersione di aromi volatili provoca estremo disagio nei presenti più prossimi, i quali esprimono un evidente dissenso attraverso curio