Ruttoreggia

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File:Cyanide & Happiness. Ruttoreggia.JPG
« Che suono dovrei fare? »
(Onomatopea indecisa su ruttoreggia)

Il ruttoreggia, detto anche rurreggia oppure colpo del politico poiché colpisce sia davanti che di dietro, è un singolare fenomeno di botta e risposta che si genera nel corpo umano per cause naturali o spinte. In entrambe le circostanze provoca assuefazione per il 70% dei casi, 69 per i gay.

Cos'è

Il ruttoreggia nasce, cresce e fugge. La sua natura è solitamente gassosa, ma non è raro che, dato lo sforzo imposto all'ospite per il colpo, una raggiata di liquame fuoriesca in libera uscita dall'ano, dalla bocca o dalla fontanella, se il soggetto è molto giovane o è un cetaceo[1].
Dal momento che il topo saggio fa sempre la tana con due uscite, il ruttoreggia preferisce sbottare da entrambi i vani digestivi.
Come già accennato egli può crearsi per due principali cause:

  • Naturali: la doppia necessità di espulsione avviene in maniera casuale. Consideriamo che una persona comune scoreggia odiernamente 11 volte e spara un paio di decine di rutti: si hanno un peto ogni 2,18 ore e un rutto ogni 1,2 ore. Il minimo comune multiplo è 13,08, calcolando un saggio di rischio dell'1% si può arrivare a 13,2, che sono le ore di intervallo che separano due ruttoregge. Dunque si può scientificamente stimare che un elemento medio, in condizioni atmosferiche standard e in buona salute, ruttoreggia più di due volte al giorno. Molta gente si stupisce di questo dato, affermando di non ruttoreggiare affatto così spesso. Se è per questo molta gente non è nemmeno a conoscenza del fatto di essere sieropositiva, ma non vuol dire che non morirà a breve.
  • Spinte: l'ospite tende volontariamente a ostacolare la fuoriuscita di uno dei due elementi, aspettando la formazione dell'altro. Trattenendo gas in ambiente anossico il prodotto finale, dotato fra l'altro di una ricca carica batterica, risulta fermentato e facilmente infiammabile, ottimo per stupire gli amici con simpatiche e squillanti fiammate. I draghi ci riescono anche dalla bocca.

Il dubbio amuletticoso: "il" o "la"?

Dagli inizi dei tempi i filosofi si pongono domande a cui non riescono a dare risposta. Certa gente è più furba: fa domande e si risponde da sola, sbagliando. Vabbè, dicevo: tra le tante questioni poste non poteva mancare l'angolo della scienza, quello che cerca di sgusciare il riccio per giungere alla saporita castagna. Il nostro riccio da scoperchiare, il nostro tarlo, la nostra domanda fondamentale è:

che cosa ci va dinanzi a "ruttoreggia"? "Il"? "Lo"? "La"? "Dare precedenza"? "Caduta mucche"? La desinenza è femminile, ma la radice è maschile. È un ermafrodita, quindi quale pronome bisogna mettere quando si parla di un ermafrodita in terza persona? "Lui" o "Lei"? In inglese si userebbe il pronome impersonale "it", qui in Italia siamo i soliti sprovveduti, buoni solo ad acchiappar farfalle, e non pensiamo mai alle cose veramente indispensabili.
E tu vuoi darci la tua opinione su questa faccenda?

File:Sondaggio sul ruttoreggia.JPG


Ah-ah! Il sondaggio è falso, scemo! Che me ne frega a me della tua opinione?! Sono proprio uno stronzo!

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Note

  1. ^ Ruttoreggiare è pratica comune tra tutti i mammiferi, rettili volanti ed ebrei, non solo nell'uomo.