Prince of Persia: Le sabbie del tempo

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Il teatro degli eventi del gioco: un castello di sabbia [1].
« Che cazzo hai detto che ho fatto? »
(Il principe al visir dopo aver aperto le sabbie del tempo e condannato tutti i presenti a morte certa.)
« Usa il pugnale per tornare indietro nel tempo! »
(Farah dopo che il principe è stato massacrato come un pirla da un mostro di sabbia.)
« Usa il pugnale per tornare indietro nel tempo! »
(Farah dopo che il principe è tornato indietro nel tempo ed è stato nuovamente ucciso come un pirla dallo stesso mostro di sabbia.)
« Eh, ma che palle... »
(Farah al principe dopo che è stato sventrato di nuovo.)
« A una donna bisogna subito far capire chi è che porta i pantaloni. »
(Il principe poco prima di diventare vittima della sindrome dello zerbino.)
« No, ma qui si sfiora il ridicolo. »
(Il principe mentre riflette sulla trama.)

Prince of Persia: Le sabbie del tempo è l'inizio di un incubo senza fine propinato dalla Ubisoft con la scusa di incrementare il numero di franchise a disposizione dopo 3 titoli che nessuno si era filato di striscio neanche a pagarli; peggio ancora, la Disney ci fece anni più avanti un film che non c'entra un tubo con il gioco.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Il protagonista del gioco: notare l'espressione sveglia e scattante.

La storia inizia in un'epoca alto-medievale non meglio specificata con l' assalto di un palazzo, ad opera di un anonimo re persiano, Re Anonimo appunto. Il principe, suo figliol prodigo nonché l'unico, invece di invadere il palazzo normalmente come fa ogni soldato della sua armata, si mette a cazzeggiare attorno alla struttura, volteggiando tra pareti e pilastri senza una meta o un scopo preciso finché non si imbatte, casualmente, nel Pugnale del Tempo, un coltello storto sbrilluccicoso. Tutto felice, il Principe va dal babbo e sfoggia il suo nuovo trofeo.
Alla vista del mistico artefatto, il Visir, voltagabbana sia di professione che nel tempo libero, si sciroppa in tutti i modi il re per accaparrarselo, ma il principe non ne vuole sapere di mollarglielo e come ogni figlio di papà che si rispetti riesce a spuntarla e si tiene il pugnale per sè[2].

Tornati a casa traboccanti di tutto il ben di Dio possibile e immaginabile, il re fa lo sborone con i suoi amici mettendo in mostra una mastodontica clessidra d'oro zecchino per nulla sospetta[citazione necessaria]. Inutile dire che il Visir è l'unico a sapere che la suddetta clessidra è magica e che il pugnale è la sua chiave, così, con un espediente idiota ma efficace, il nonnino bastardo convince il principino a infilare il pugnale nella clessidra e a scatenare nel regno più o meno la stessa cosa che successe a Raccoon City quando un fialetta dal contenuto sospetto si disperse per le fogne della suddetta città grazie a della sabbia magica.
Quando il principe capisce che è stato preso per il culo, il Visir se l' è già svignata con la clessidra[3], e si ritrova a dover risolvere il pasticcio perseguitato da energumeni grondanti sabbia glitterosa. Poco dopo, il protagonista si imbatte in Farah, una sottospecie di principessa/amazzone sequestrata dalle sue armate, con un carattere acido e u'abilità con l'arco degna dei proci dell'Odissea[4], ma in compenso gnocca, formosa e in abiti succinti come ogni donna orientale che si rispetti.

L'unione tra i due è perfetta come la Nutella sui calamari, ciononostante per il Principe è quasi amore a prima vista e la cosa lo rincoglionisce a tal punto da intrattenere interi discorsi da solo, il tutto mentre decapita mostri di sabbia, saltella da un burrone all'altro, penzola da spuntoni, salta attraverso anelli di fuoco, fa il giocoliere coi birilli a altro ancora. Questo almeno fino a quando Farah decide di fare la stronza e dopo una sveltina tra i due una piscina fotte il pugnale e decide di caricare la clessidra da sola in stile Leeroy Jenkins.

Inutile dire che Farah muore in modo indecoroso e tocca al principe riavvolgere tutto il tempo con la clessidra e ammazzare il Visir prima che faccia ulteriori cazzate. Dopodiché sarà tempo di partire verso nuove avventure e forse verso gente un po' più sveglia

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Il principe

Da giovincello il principe, in inglese Prince (da non confondere con l'omonimo cantante), era uno spocchiosetto bambino viziatello che faceva ciò che voleva nella misura in cui lo voleva. Dopo una istruzione a base di parkour, pugnali , omicidio e camminate sui muri litigò col padre e fuggì dal regno di Persia lievemente alterato. Nessuno sa la causa del litigio col padre, ma si vocifera una storia di cocaina a palazzo. Dopo un anno trascorso nella giungla, dove imparò a sopravvivere a quegli infimi animali che sono i criceti d'india, tornò a palazzo dove il padre continuò il suo addestramento tra il sadico e il sodomitico. È famoso per aver compiuto vari gesti eroici, tra i quali annoveriamo:

  1. Camminare sui muri;
  2. Manovrare il tempo a suo piacimento (lo usò per mangiare due volte una torta);
  3. Svitare lampadine;
  4. Fare macello;
  5. Risolvere il macello per non venire frustato dal padre;
  6. Dare fuoco alle lucertole con una lente d'ingrandimento (di notte).
Farah

è la vicina di condominio del principe. Nonostante gliela dia innumerevoli volte, spesso riesce a fregarlo lasciandolo in mezzo a un'orda di ultras napoletani. Ha un arco incapace di trafiggere un pezzo di burro, ma con cui può aprire le porte mirando a caso. È abilissima a cacciarsi nei guai e a morire.

Il Visir

Uomo rachitico e particolarmente pirla che si ostina a voler conquistare il mondo nonostante sappia benissimo che questo lo condurrà a una fine precoce e orribile, e che chiunque passerà davanti alla sua tomba si fermerà almeno due minuti per ballare il tip tap sopra il suo cadavere. Per ottenere un tale trattamento di prestigio ha compiuto diverse opere:

  1. Convince il principe a ballare coi cani e a baciare i gatti;
  2. Convince il principe a mettere un pugnale di orribile fattura dentro una clessidra stupidamente grande;
  3. Convince il principe a uccidere suo padre... no, questo penso l'avrebbe fatto volentieri visto come lo trattava...;
  4. Uccide la seconda ragazza con cui il principe era riuscito a flirtare, provocando l'ira del suddetto;
  5. Uccide il padre del principe (che nel frattempo era tornato in vita per colpa di Farah, che ingannò il principe) per calmare almeno in parte l'ira del principe (ma questo non accade in questo gioco, ma nel terzo capitolo, quindi a nessuno importa);
  6. Si fa picchiare regolarmente alla fine del gioco, come da contratto.

Insomma il solito cattivo dei videogiochi con manie di grandezza. Bush dice che è ancora vivo e che si nasconde da qualche parte nell'isola del tempo, seppur il Principe lo abbia oramai devastato a dovere.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Il principe soffre di broncoscleroumispatellosi multipla. Questa rara malattia sembra essere la fonte del pessimismo che lo condusse sulla strada emo.
  • Il visir non ha proprio niente da fare visto che fa di tutto per farsi picchiare a sangue, sfottere e stuprare dal principe.
  • La sconcertante verità che la stanza in cui il visir viene ucciso per la prima volta è la camera da letto di Farah, ha portato il principe a considerare il suicidio; i programmatori pensavano a uno spin-off sul sopracitato argomento.

Note

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  1. ^ Per fortuna non del tempo.
  2. ^ La versione Extended Cut del gioco include una scena in cui il Visir si becca anche una linguaccia.
  3. ^ Cosa ci voglia fare ora è un mistero, considerato che o è vuota, o la sua funzione si è esaurita.
  4. ^ Nel senso che manco ce la fa a prendere la mira.

Voci correlate