Papa Celestino V: differenze tra le versioni

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Fu così che Pietro, animo in spalla, {{citnec|in un bel giorno di primavera arrivò a varcar la frontiera}} di una [[San Benedetto|abbazia benedettina]].
Fu così che Pietro, animo in spalla, {{citnec|in un bel giorno di primavera arrivò a varcar la frontiera}} di una [[San Benedetto|abbazia benedettina]].
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Impiego un anno solo per imboccare l'uscita giusta del [[Grande raccordo anulare|GRA]] e trovare la [[Metropolitana di Roma|metro A]]: continuava a confondere i cartelli con quelli del [[McDonald's]].


==Il papato==
==Il papato==

Versione delle 17:08, 22 mar 2016

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« Ego Caelestinus Papa Quintus, motus ex legittimis cazzis mieis, et melioris vitae aspirandus, cum coscientiae illesae, nunzio vobis et malignae romanae plebis merdosae, sponte cedo Papatus. Clamare orae paestis, abstene frangimentula perditempi. Amen »
(Celestino V, Bolla Pontificia, Napoli 1294)
« In verita vi dico, andatevene affanculo! »
(Celestino V commiata il Concistoro dei Vescovi)

Celestino V, Pietro Angelerio per sua madre e "colui che fece per viltade il gran rifiuto" per Dante in vena di usare elaborate perifrasi per dire "cagasotto", (Molise, primi quindici anni del 1200 - Ciociaria, ultimi cinque anni del 1200) fu il 192° vice-Cristo sulla terra, almeno fino a quando non si rese conto che si stava meglio quando si stava peggio e decise che era meglio tornarsene in Abruzzo a contare le pecore e guardare Don Matteo in tv.

Biografia

Pietro Angelerio da Morrone, a.k.a. Papa Celestino, nacque dopo aver abdicato all'utero della pia madre, convinto che chi ben comincia è a metà dell'opera. Il luogo esatto della sua nascita è conteso tra più comuni ma si può esser certi che si trovi o al di sopra o al di sotto del 42° parallelo nord e che la sera prima il cielo era illuminato dalle stelle. La famiglia di origine del futuro papa era talmente povera da non avere nemmeno Sky, come dimostra il fatto che Pietro era l'undicesimo di dodici figli e che i suoi fratelli non si chiamassero Ridge o Sharon ma Giacomo, Giovanni e Giuda. Fu proprio quest'ultimo a convincere Pietro a entrare in monastero, mostrandogli un catalogo della Eden Viaggi, che per inciso egli era solito usare sia come carta igienica sia come moglie.

Fu così che Pietro, animo in spalla, in un bel giorno di primavera arrivò a varcar la frontiera[citazione necessaria] di una abbazia benedettina.

« Ora et labora, Piè!Muahuauahaauh! »

gli ripeteva ogni giorno il suo abate, trangugiando panini con caciocavallo, zucchine e porchetta. Almeno fino a quando Pietro, asociale e allergico alle Cucurbitacee, non decise di fuggire a Sulmona, dandosi all'eremitaggio in una caverna e alimentandosi di sole radici e confetti.

Era il 1239 e Pietro soleva così menarsi il giorno, quando fu convocato a Roma: l'esercizio di santità che esercitava era abusivo e non erano previsti condoni quel mese, quindi era costretto a studiare per potersi iscrivere all'albo dei preti e poter rilasciare regolare fattura ai pellegrini.

Impiego un anno solo per imboccare l'uscita giusta del GRA e trovare la metro A: continuava a confondere i cartelli con quelli del McDonald's.

Il papato

L'elezione al soglio pontificio

Celestino in carica

E capirai "la gran rinuncia"!

Morte e canonizzazione

Le rassegne stampa dell'epoca

Preceduto da:
Niccolò IV

Papa
1294 - 1294
Succeduto da:
Bonifacio VIII