Nonnotizie:Annunciata la condanna a morte per Alex Schwazer: differenze tra le versioni
Wedhro (rosica | curriculum) m (Ha protetto "NonNotizie:Annunciata la condanna a morte per Alex Schwazer": Pagina in Latrina ([edit=autoconfirmed] (infinito) [move=autoconfirmed] (infinito))) |
m (Bot: Rimozione Template:FB) |
||
Riga 22: | Riga 22: | ||
{{InLatrina|notizia|8|2012|9|10}} |
{{InLatrina|notizia|8|2012|9|10}} |
||
{{FB}} |
Versione delle 17:27, 22 giu 2017
8 agosto 2012
Londra: Il tribunale del Comitato Olimpico Internazionale ha oggi decretato all'unanimità la condanna al rogo per Alex Schwazer, che ha ieri dichiarato in mondovisione di aver fatto uso di doping, alla faccia dello Spirito Olimpico e di noi coglioni che paghiamo le tasse...
Nemmeno i bambini ci credono più.
Ad ogni capo del mondo, subito frotte di bimbi sono scoppiati in lacrime, grandi atleti hanno strappato le tessere delle loro società e gli ultimi tre samurai ancora in vita hanno eseguito l'harakiri per lavare il disonore di appartenere alla sua stessa specie. Si è poi levato un coro unanime di voci di indignazione nei suoi confronti perché va bene tutto, ma c'è un limite a tutto, eh!
Il neo-campione olimpico, il grande Campriani, ha espresso somma tristezza; la sua ragazza, Carolina Kostner, ha dichiarato di averlo lasciato e che ce l'ha corto; il Presidente Giorgio Napolitano, dal canto suo, ha auspicato un ritorno ai valori costituzionali; Povia sta già componendo una canzone in sua difesa. Le Olimpiadi vanno però avanti, nonostante tutto, perché l'Italia è fatta anche da gente a modo di cui possiamo andar fieri, a differenza di qualcun altro, e oggi spereremo che Josefa Idem possa vincere ancora una volta per noi, ma non per lui, perché è un perdente nella vita e puzza.
L'appuntamento è dunque a domenica sera, quando quello stronzo di Schwazer verrà cosparso di benzina, gettato nel braciere olimpico e costretto a marciare ricoperto di fiamme fino a Rio de Janeiro, dove fra quattro anni tutti i più grandi atleti si rivedranno per la prossima olimpiade. Tutti tranne
.