Torre di Babele: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, la cosa che cosa.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Riga 23: Riga 23:
Non si sentì più parlare della Torre per secoli e secoli, finché qualcun altro decise di riprendere il progetto lì dove era stato abbandonato. Questo qualcuno era un [[Berlusconi|politico molto influente all’epoca]] di cui non si ricorda il nome. Partendo da nuovi progetti, dato che quelli vecchi non avevano ricevuto il consenso della maggioranza, reinterpretò la Torre di Babele in una maniera del tutto nuova: un immenso monumento fallico, da cui si sarebbero ispirati poi migliaia di architetti per: il monumento a [[Washington]], la [[Tour Eiffel]], la [[torre di Pisa]], l’[[obelisco di Piazza Crimea]], [[Trafalgar Square]] e tanti altri. Il consenso giunse immediato dalle province di [[Sodoma e Gomorra]], seguite a ruota da [[Babilonia]], che di falli e affini se ne intendevano meglio di chiunque altro. La sua costruzione durò vent’anni circa e costò la vita di soli 200'000 schiavi, creando così nuovi posti da [[becchino]], facendo prosperare l’[[economia]] di Babele che da semplice provincia riuscì a divenire capitale indiscussa dell'[[Andokazzostan]]. [[Immagine:Pianto.jpg|thumb|left|La reazione di un sodomita alla notizia della seconda rinuncia al progetto.]]
Non si sentì più parlare della Torre per secoli e secoli, finché qualcun altro decise di riprendere il progetto lì dove era stato abbandonato. Questo qualcuno era un [[Berlusconi|politico molto influente all’epoca]] di cui non si ricorda il nome. Partendo da nuovi progetti, dato che quelli vecchi non avevano ricevuto il consenso della maggioranza, reinterpretò la Torre di Babele in una maniera del tutto nuova: un immenso monumento fallico, da cui si sarebbero ispirati poi migliaia di architetti per: il monumento a [[Washington]], la [[Tour Eiffel]], la [[torre di Pisa]], l’[[obelisco di Piazza Crimea]], [[Trafalgar Square]] e tanti altri. Il consenso giunse immediato dalle province di [[Sodoma e Gomorra]], seguite a ruota da [[Babilonia]], che di falli e affini se ne intendevano meglio di chiunque altro. La sua costruzione durò vent’anni circa e costò la vita di soli 200'000 schiavi, creando così nuovi posti da [[becchino]], facendo prosperare l’[[economia]] di Babele che da semplice provincia riuscì a divenire capitale indiscussa dell'[[Andokazzostan]]. [[Immagine:Pianto.jpg|thumb|left|La reazione di un sodomita alla notizia della seconda rinuncia al progetto.]]
Forte del suo monumento e delle sue ricchezze, Babele decise che stavolta avrebbe espanso i suoi domini non solo in lungo ed in largo, ma anche in alto; il Gran Consiglo <s>Babeeliano</s> <s>Babelese</s> <s>Babilico</s> di Babele decise di invadere il [[paradiso|regno dei cieli]] così da poter finalmente disporre su chi, tanto tempo prima, era stato accusato di aver fatto tutto il [[casino]] che ha portato Babele alla rovina. [[Peccato]] che stavolta [[Dio]] se la prese sul serio e, essendo abituato a fare le cose in grande stile, mandò una terribile piaga, sotto il nome di [[Puccio Bastianelli]], destinato a rompere i coglioni a chiunque incontri (ma soprattutto a Medioman) fino alla [[fine del mondo]], costringendo manovali, [[architetto|architetti]] e [[coglione|psicodesigner]] al [[suicidio]]. [[Amen]].
Forte del suo monumento e delle sue ricchezze, Babele decise che stavolta avrebbe espanso i suoi domini non solo in lungo ed in largo, ma anche in alto; il Gran Consiglo <s>Babeeliano</s> <s>Babelese</s> <s>Babilico</s> di Babele decise di invadere il [[paradiso|regno dei cieli]] così da poter finalmente disporre su chi, tanto tempo prima, era stato accusato di aver fatto tutto il [[casino]] che ha portato Babele alla rovina. [[Peccato]] che stavolta [[Dio]] se la prese sul serio e, essendo abituato a fare le cose in grande stile, mandò una terribile piaga, sotto il nome di [[Puccio Bastianelli]], destinato a rompere i coglioni a chiunque incontri (ma soprattutto a Medioman) fino alla [[fine del mondo]], costringendo manovali, [[architetto|architetti]] e [[coglione|psicodesigner]] al [[suicidio]]. [[Amen]].
Fallì così pure il secondo tentativo di costruire la torre più alta del mondo, portando alla disperazione chi aveva riposto tutte le sue speranze nel progetto; no, non l’imperatore sconosciuto, ma Sandro, il [[bancarellista]] che avrebbe venduto riproduzioni in miniatura della Torre. Povero Sandro…
Fallì così pure il secondo tentativo di costruire la torre più alta del mondo, portando alla disperazione chi aveva riposto tutte le sue speranze nel progetto; no, non l’imperatore sconosciuto, ma Sandro, il bancarellista che avrebbe venduto riproduzioni in miniatura della Torre. Povero Sandro…


[[Categoria:bibbia]]
[[Categoria:bibbia]]

Versione delle 23:58, 20 mar 2009

Ecco come era il progetto originale…
« È un progetto che mi piacerebbe riprendere... »
(Ingegner Cane su Torre di Babele)


« Scusate, ora purtroppo sono troppo impegnato ad addrizzare le banane col culo... Sarà per un'altra volta »
(Ingegner Cane che si rende conto della cazzata precedente)


...ed il risultato finale.

Storia

La torre di Babele è sicuramente, da che se ne abbia memoria, la più grande opera incompleta a spese dei contribuenti di tutti i tempi. Iniziata la costruzione nel Mille Mila avanti? Cristo! per celebrare la nascita di Mike Bongiorno, per volontà dell'imperatore Nonbucoduenonsortedor XVI che, tra le altre cose sperava, con una torre altissimissima, di poter finalmente fare un poco di bungee jumping, accorgendosi troppo tardi,ahimè che l'elastico non era ancora stato inventato. Dopo circa dieci anni, venti milioni rubati da appaltatori e capomastri, diecimila infortuni (vallo tu a spiegare che un manovale può soffrire di vertigini ad un imperatore nevrastenico), e qualche carriola ribaltata, finirono i fondi e con essi la costruzione. Su di un antico manoscritto stilato dallo scriba di corte si legge che Nonbucoduenonsortedor XVI abbandonava il progetto per i seguenti motivi: - “Mike Bongiorno è un pirla” - “Per il Bungee Jumping posso sempre usare il ponte sul fiume” Motivi che, soprattutto per quanto riguarda il primo, sono ancora attualissimi. Una volta annullata la costruzione bisognava però trovare il modo di insabbiare la cosa per evitare che i cittadini contribuenti, gli operai, gli schiavi e le prostitute si accorgessero di aver lavorato per anni ad un progetto di dubbio profitto.

L’insabbiamento

Vennero arruolati allora dei lavoratori extracomunitari tra le file dei lavoratori; il risultato fu che nessuno riusciva a capire nessuno, i lavori invece di proseguire si bloccarono e Calderoli organizzò una manifestazione in piazza contro i forestieri. Cogliendo la palla al balzo l’imperatore proclamò che era stata la collera divina a confondere le lingue tra loro peggio che ad un party lesbo e che il Signore aveva punito così i suoi stessi figli che volevano soppalcare sino in cielo senza permessi né licenze; si sa, al tempo le divinità erano parecchio puntigliose, in particolare tal Adonai, lo stesso che per occultare i suoi errori inventò il diluvio universale. Proprio in virtù di questo clima indispettito la gente credette all'imperatore che salvò la faccia ed il culo.

La riedificazione

Il secondo grandioso progetto.

Non si sentì più parlare della Torre per secoli e secoli, finché qualcun altro decise di riprendere il progetto lì dove era stato abbandonato. Questo qualcuno era un politico molto influente all’epoca di cui non si ricorda il nome. Partendo da nuovi progetti, dato che quelli vecchi non avevano ricevuto il consenso della maggioranza, reinterpretò la Torre di Babele in una maniera del tutto nuova: un immenso monumento fallico, da cui si sarebbero ispirati poi migliaia di architetti per: il monumento a Washington, la Tour Eiffel, la torre di Pisa, l’obelisco di Piazza Crimea, Trafalgar Square e tanti altri. Il consenso giunse immediato dalle province di Sodoma e Gomorra, seguite a ruota da Babilonia, che di falli e affini se ne intendevano meglio di chiunque altro. La sua costruzione durò vent’anni circa e costò la vita di soli 200'000 schiavi, creando così nuovi posti da becchino, facendo prosperare l’economia di Babele che da semplice provincia riuscì a divenire capitale indiscussa dell'Andokazzostan.

La reazione di un sodomita alla notizia della seconda rinuncia al progetto.

Forte del suo monumento e delle sue ricchezze, Babele decise che stavolta avrebbe espanso i suoi domini non solo in lungo ed in largo, ma anche in alto; il Gran Consiglo Babeeliano Babelese Babilico di Babele decise di invadere il regno dei cieli così da poter finalmente disporre su chi, tanto tempo prima, era stato accusato di aver fatto tutto il casino che ha portato Babele alla rovina. Peccato che stavolta Dio se la prese sul serio e, essendo abituato a fare le cose in grande stile, mandò una terribile piaga, sotto il nome di Puccio Bastianelli, destinato a rompere i coglioni a chiunque incontri (ma soprattutto a Medioman) fino alla fine del mondo, costringendo manovali, architetti e psicodesigner al suicidio. Amen. Fallì così pure il secondo tentativo di costruire la torre più alta del mondo, portando alla disperazione chi aveva riposto tutte le sue speranze nel progetto; no, non l’imperatore sconosciuto, ma Sandro, il bancarellista che avrebbe venduto riproduzioni in miniatura della Torre. Povero Sandro…