Nonbooks:Fare i soldi scrivendo una canzone
Ovvero: 14 semplici passi per diventare l'inverosimilmente ricco paladino delle tredicenni.
A cura di:
- L. Pausini
- Finley
- C. Consoli
- Vasco Rossi
- L. Ligabue
- E. Ramazzotti
- Negramaro
- Povia
- Albano
- T. Ferro
- F. Fibra
- M. Marcio
- Dolcenera
- Zero Assoluto
- Rio
- tutta la cricca di aficionados che ognuno di voi conosce, pur facendo finta di no.
Introduzione alla guida
È opinione comune che anche i cittadini dei ranghi inferiori o le persone comunemente definite ignoranti e sempliciotte, in altre parole il nostro pubblico che tanto ci adora, abbiano il diritto di ascoltare la "loro" musica in santa pace, di cantare sotto la doccia o di metterla in cuffia quando vanno a prendere il pane in bicicletta dalla siùra Mariuccia, senza per questo dover distrarre i loro tre preziosi neuroni dall’impegnativo compito della guida del mezzo o delle abluzioni quotidiane.
![](http://static.miraheze.org/nonciclopediawiki/thumb/e/e1/Fabri_Fibra_1.jpg/250px-Fabri_Fibra_1.jpg)
Intendiamo pertanto introdurre le seguenti regole, che dovrebbero essere condivise ed accettate da chiunque intenda fare musica in Italia e possibilmente camparci alla grande o, meglio ancora, passate al vaglio della Camera o del Senato e se possibile anche scritte nella Costituzione. Non è semplicemente un modo di preservare lo status quo, ma anche un modo di proteggere gli ascoltatori da stimoli incontrollati: ricordate che costoro hanno in media un età mentale di 13 anni e passano la giornata tra la playstation, il calcio ed MTV. Si rischierebbero enormi danni se nel loro cervello, all’improvviso, si accendesse un pensiero indipendente o un’idea originale; potrebbe, ad esempio, piacergli, e questo rovinerebbe completamente la loro vita sociale rendendolo per sempre un triste emarginato.
Tenete sempre a mente che la musica italiana esiste solo perché "Amore" fa rima con "Dolore" e "Cuore" e che tutto ciò che esula da questo è da considerarsi sbagliato e pericoloso, come confermato nell'ultima circolare del Miniver.
Guida Pratica
In considerazione di quanto detto, è necessario, per il bene supremo della nazione, applicare alla lettera quanto segue:
- Prendete i manuali di teoria musicale e storia della musica ed inceneriteli col napalm. In mancanza di quest'ultimo, kerosene o benzina andranno ugualmente bene.
- Obliate il concetto di bellezza legata alla qualità intrinseca delle canzoni: sono masturbazioni mentali che non interessano a nessuno. Le canzoni sono belle solo se chiunque può canticchiarne il ritornello dopo che l'ha ascoltata 1 o 2 volte al massimo.
- Eliminate il concetto stesso di talento e di dote: è una crudele ingiustizia nei confronti di chi è nato senza possederne, e noi siamo contro queste discriminazioni, vero? Anche se siete stonati come un rutto, avete una voce in grado di far rabbrividire un avvoltoio (ma non sperate di raggiungere Carmen Consoli: lei è in grado di uccidere e spennare un condor a 30 passi), siete dei musicisti intellettuali, potrete avere successo. Si considera intellettuale chi utilizza immagini che un cranioleso capirebbe solo con qualche difficoltà e 3 nanosecondi di ragionamento.
- Togliete ogni traccia di profondità e spessore letterario legato ai testi; questi devono trattare, in ordine di importanza, di: Amore-Odio, Amicizia-Inimicizia, Occasioni-Rimpianti, Tradimenti, Calcio (anche qui la maiuscola) e poco altro. È lecito usare immagini pretenziose solo se le si neutralizza con la propria assoluta e manifesta incapacità di gestirle. Sono molto consigliati i violini suonati dal vento, i sorsi in più ed in generale tutto quello che un adolescente privo di talento scrive quando è depresso.
- Reintroducete la tanto cara metrica in rima baciata per evitare complicazioni nello scrivere i testi (ecchecazzo!). Ricordate che pur di far combaciare le rime potete tranquillamente calpestare il buon senso e la grammatica, che tra l’altro alle medie mi stava un po’ sul cazzo.
- I titoli delle canzoni dovranno sempre essere corti e facili da capire. Tutti ricordano "Volare-ooh-oh" e quasi nessuno "Solo una sana inconsolabile libidine salva il giovane dallo stress ed dall'azio…"...va beh, ci siamo capiti...quella di Zucchero.
- In genere, va evitato come la peste tutto quello che esula dal già sentito e trito nonché tutto ciò che nei testi richiede parole strane (per esempio: "abnegazione", "caleidoscopio", "deontologia", "reiterazione"): si rischia di costringere l'ascoltatore ad un minimo sforzo psico-celebrale o, peggio ancora, di condurlo al sentirsi deficitario nei confronti di chi le comprende.
- Riscrivete immediatamente una canzone se questa non è perfettamente riproducibile da un gruppo di adolescenti medi con una chitarra scordata davanti ad un fuoco. Ricordate e meditate sul successo di Vasco.
- Dovrebbero essere banditi tutti gli accordi in Mi7 o Sol Diesis Minore ed in generale tutti gli accordi minori o semi toni: intristiscono le canzoni dandogli quella patina di malinconia che tanto è cara a certi ascoltatori debosciati e nichilisti, molto spesso comunisti o frichettoni amanti del Prog anni 70, del Metal, del Jazz, dell’Indie o del post-rock.
- Più l'andamento del brano è gioioso, banale e soprattutto già sentito e meno rogne si hanno durante i concerti. Mettete in ogni canzone un momento in cui il pubblico possa cantare con voi battendo le mani a tempo: lo apprezzeranno.
- I pezzi lenti vanno in 4/4. Per i pezzi veloci usate il 3/4. Gli altri tempi sono improduttive seghe mentali.
- Non abbiate paura del ridicolo. Povia ha vinto un festival imitando un piccione e nessuno l’ha mai seppellito nei piloni di un qualsiasi cavalcavia, come invece meriterebbe.
- Anche se oggettivamente l’unica cosa peggiore di un rapper nero è un rapper bianco, se siete nati nella periferia di una qualsiasi grande città ed indossate abitualmente vestiti ridicoli, potete fingere una gioventù devastata dal crimine e vendere il vostro presunto disagio. È perfettamente inutile avere qualcosa da dire. È assolutamente lecito mancare di qualsiasi base logica, culturale o linguistica.
- Una volta esaurita la seppur minima vena artistica, potrete essere riciclati nella grande fornace televisiva nei secoli dei secoli amen.