Nettuno (astronomia): differenze tra le versioni

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Poi, nel 1821, [[Urano]] cominciò a dare segni di instabilità. No, non solo instabilità mentale (ricordo le sue crisi d'identità), ma anche di equilibrio: gli astronomi si accorsero infatti che aveva lasciato l'orbita per andarsene per i [[pene|cavoli]] suoi.
Poi, nel 1821, [[Urano]] cominciò a dare segni di instabilità. No, non solo instabilità mentale (ricordo le sue crisi d'identità), ma anche di equilibrio: gli astronomi si accorsero infatti che aveva lasciato l'orbita per andarsene per i [[pene|cavoli]] suoi.
L'ipotesi più probabile era che [[qualcuno]] lì ai confini del sistema solare si fosse rotto i maroni di Urano e dei suoi piagnistei, e perturbasse la sua orbita a calci nel [[culo]]. Iniziarono così le ricerche e, dopo 25 lunghi anni, un matematico inglese, Adams, e un astronomo francese, Le Verrier, trovarono indipendementente il suddetto fellone: nascostosi dietro un gruppo di asteroidi per non farsi beccare, scordò che il suo colore era blu oltremare e che sarebbe stato ben evidente anche al più orbo degli astronomi [[daltonismo|daltonici]]. Nettuno fu così scoperto, e lo scandalo dei suoi maltrattamenti a Urano finì su tutti i tabloid dell'epoca.
L'ipotesi più probabile era che [[qualcuno]] lì ai confini del sistema solare si fosse rotto i maroni di Urano e dei suoi piagnistei, e perturbasse la sua orbita a calci nel [[culo]]. Iniziarono così le ricerche e, dopo 25 lunghi anni, un matematico inglese, Adams, e un astronomo francese, Le Verrier, trovarono indipendementente il suddetto fellone: nascostosi dietro un gruppo di asteroidi per non farsi beccare, scordò che il suo colore era blu oltremare e che sarebbe stato ben evidente anche al più orbo degli astronomi [[daltonismo|daltonici]]. Nettuno fu così scoperto, e lo scandalo dei suoi maltrattamenti a Urano finì su tutti i tabloid dell'epoca.


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[[Categoria:Pianeti]]

Versione delle 14:50, 21 mar 2010

Template:Incostruzione. Nettuno è il pianeta fratello di Netdue e Nettre, e cugino di Quaccuno.

Scoperta

Già nel 1612 Galileo Galilei lo osservò una prima volta, ma visto che quella sera aveva alzato un po' troppo il gomito (e infatti le cronache narrano che dopo aver estratto il telescopio lo infilò nell'ano tra le risate generali), lo scambiò per una stella fissa. Quando poi fu scoperto che nemmeno le stelle sono fisse, Galileo comprese di aver toppato in pieno e decise così di morire e reincarnarsi in Isaac Newton. Poi, nel 1821, Urano cominciò a dare segni di instabilità. No, non solo instabilità mentale (ricordo le sue crisi d'identità), ma anche di equilibrio: gli astronomi si accorsero infatti che aveva lasciato l'orbita per andarsene per i cavoli suoi. L'ipotesi più probabile era che qualcuno lì ai confini del sistema solare si fosse rotto i maroni di Urano e dei suoi piagnistei, e perturbasse la sua orbita a calci nel culo. Iniziarono così le ricerche e, dopo 25 lunghi anni, un matematico inglese, Adams, e un astronomo francese, Le Verrier, trovarono indipendementente il suddetto fellone: nascostosi dietro un gruppo di asteroidi per non farsi beccare, scordò che il suo colore era blu oltremare e che sarebbe stato ben evidente anche al più orbo degli astronomi daltonici. Nettuno fu così scoperto, e lo scandalo dei suoi maltrattamenti a Urano finì su tutti i tabloid dell'epoca.