Multinazionale

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Nel gergo imprenditoriale, per multinazionale s'intende quelle macro-società aziendali specializzate nello spianare la strada verso la più vicina e rovinosa apocalisse del terzo millennio. Oltretutto sono famose per la loro tendenza a sopprimere qualsiasi libertà agli abitanti di Citta Laggiù.

Per molte persone, le multinazionali sono una sorta di divinità. Tra i fedeli più importanti ricordiamo i ciccioni ed i liberali negli Stati Uniti ed i dittatori nei paesi del Terzo Mondo.

Il Multinazional-Socialismo

Il termine "multinazionale" non poteva nascere in nessun altro luogo se non nella Germania nazista.

Un forno all'interno dell'azienda polacca per la produzione di biscotti

Secondo numerosi storici, fu proprio l'allora Führer Adolf Hitler a creare la prima multinazionale della storia in una località polacca di cui non dirò il nome, operativa tra il 1940 e il 1944. Suddetta azienda si serviva della forza lavoro dei detenuti (pericolosissimi ebrei nemici dello stato) per la produzione di strumenti bellici e per la coltivazione nel settore agricolo. Secondo alcuni storici (chiaramente pagati dallo stato di Israele) nel territorio, gli internati che morirono furono 1,1 milione; ovviamente queste informazioni sono prive di fondamento e, di conseguenza, sono da prendere con la pinza, anche perché sono pochi i prigionieri che rimasero in vita dopo la liberazione del campo che possano fare da fonte ufficiale... chissà perché.

Dopo l'invasione degli alieni comunisti nella Polonia nazista, l'azienda del Reich cessa la produzione: il sogno di creare un colosso multinazionale del Führer si spegne; finisce così il multinazional-socialismo.

Epoca contemporanea

I gerarchi nazisti scampati al processo di Norimberga, si rifugiano negli Stati Uniti d'America dove, per conto della CIA, lavorano nella creazione di altre multinazionali statunitensi. Ecco che, nei paesi del terzo mondo, vengono costruite industrie affiliate ai grandi marchi occidentali, dove, grazie alla manodopera a basso costo (sì, proprio loro) si creano prodotti per i consumatori del mondo occidentale (sì, proprio noi).

Pagati qualche spicciolo per trivellare le pareti di una miniera di cobalto instabile 78 ore su 24, i lavoratori delle multinazionali godono di numerosi privilegi: come la sgravata comodità (al pari dei lavoratori Google e agli impiegati comunali in un comune molisano) e l'alloggio pagato dall'azienda (neanche gli universitari parassiti) con tanto di servizzietti da prostitute infette.

Molti lavoratori, stanchi delle condizioni agiate presenti nell'ambiente di lavoro, si danno alla disciplina sportiva di cui sono soliti gareggiare gli abitanti del Continente Nero.

Sostenibilità ambientale

Nell'ambito ecologico, il settore multinazionale è un argomento divisorio e controverso. Secondo una rilevante parte della scienza odierna (e una ragazzina norvegese a casissimo), le multinazionali incentivano lo sfruttamento del territorio (vedi l'olio di Parma) e la diffusione di gas o materiale dannoso per la Terra. Ovviamente queste confutazioni sono di parte e nient'affatto simili alla realtà.

Come ci spiega infatti il guru della conoscenza nonché autore di numerosissimi saggi NON di parte, il così chiamato Maestro, le multinazionali sono importantissime per lo sviluppo umano, tanto che ogni stato del Terzo Mondo dovrebbe essere trasformato in una cava a cielo aperto per accrescerne l'economia, o meglio, come ci spiega con le sue parole Elon su twitter riguardo le elezioni in Bolivia: "è doverosoincentivarne la trasformazione, anche grazie alla democratica mano americana".