Moltiplicazione dei pani e dei pesci

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Il tentativo di Leonardo da vinci del 1492, fallito per l'erroneo utilizzo della vongola.

La moltiplicazione dei pani e dei pesci, assieme al problema della trisezione dell'angolo, a quello della duplicazione del cubo e della quadratura del cerchio, costituisce un rompicapo classico della matematica.

La regola è semplice: occorre moltiplicare, tendenzialmente ad infinito, una quantità di pani o pesci, con la sola imposizione delle mani. Sono ammesse formule e riti magici.
Non si possono toccare gli alimenti in alcun modo ma, qualora si rispetti il protocollo HACCP (introdotto con la direttiva Europea 43/93/CEE), su pani e pesci ci puoi tranquillamente cagare sopra.
Una soluzione a questo problema, sarebbe un ottimo punto di partenza per risolverne uno più grande: arrivare alla fine del mese.

Regole base

Una delle cose che saltano subito all'occhio del matematico esperto, è che i pani o i pesci devono essere necessariamente superiori all'unità. La spietata formula matematica 1 x 1 = 1 non consente margini di manovra e inoltre, pone un vincolo importante per chi tenta di risolvere lo spinoso problema.
Quindi, prima di cimentarsi in infruttuosi tentativi, occorre procurarsi almeno 2 pani e 2 pesci. Per i principianti si consiglia di effettuare il tentativo all'aperto e, soprattutto, cominciare con qualcosa di pratico e maneggevole:

  • i pesci, la scelta dovrà orientarsi su latterini o al massimo sardine, tentare con dei tonni non è consigliato poiché, nel caso (pur improbabile) di una reazione a catena incontrollata, trovarsi Nostromo e Capitan Findus alle costole non sarebbe piacevole.
  • i pani, la michetta (o rosetta) è una buona base di partenza. La ciriola ha le punte e questa caratteristica la rende molto pericolosa poiché tende a conficcarsi negli occhi.

Storia e descrizione del problema

Incisione rupestre del Paleolitico superiore (sito di Aurignac, Francia).

Il problema è presente fin dalla comparsa dell'uomo. La tendenza ad accoppiarsi e figliare, tipica della maggior parte delle forme di vita, comporta la necessità di sfamare un numero sempre crescente di individui. Proviamo a supporre una situazione classica del Paleolitico Inferiore.
L'australopiteco torna a casa con tre pesci ma la sua famiglia è composta da compagna e 4 figli, effettua le seguenti operazioni:

  1. pone a terra il pescato e lo guarda con attenzione
  2. volge lo sguardo alla famiglia e dopo un calcolo elementare si cruccia
  3. punta le mani con i palmi verso l'alto in direzione dei pesci ed esclama Ghu!!
  4. guarda la sua femmina che appare attonita e dubbiosa sul da farsi
  5. punta le mani con i palmi in basso verso il cibo e con sguardo intenso emette il prolungato suono GHUUUuuu
  6. effettua un saltello, palmi in alto, pensando alla parola AssFidanken! emette un gutturale GHUUUAAAEE!!
  7. guarda nuovamente la sua femmina che sembra pensare "ma che minchia stai facendo brutto demente!?!"

Era questo forse il primo tentativo di giungere alla soluzione ma, rivelatosi inefficace, il problema fu accantonato per lungo tempo. Il mattino dopo, l'ominide si costruì delle bolas e un coltello in pietra. Cenarono bistecca di mammuth.

Un probabile successo

Il discusso episodio di Gesù.

Molti secoli dopo, alcuni scritti ci riportano le gesta di un tizio di nome Gesù che, a quanto narrato, sembra abbia risolto brillantemente la questione. I Vangeli di Matteo (14,13-21) e Marco (6,30-44) riportano due distinti episodi in cui Gesù moltiplicò pani e pesci per dare da mangiare alla moltitudine che lo aveva seguito: nel primo "Gesù con cinque pani e due pesci sfamò cinquemila persone", nel secondo "Gesù con sette pani e pochi pesciolini sfamò quattromila persone".
Secondo una testimonianza del pellegrino Alcibiade, durante la partita di calcio amatoriale Asceti Galilea - VI Legione, Gesù prese due fusaje (o lupini) le moltiplicò e ne ricavò 6000 cartocci per lo stadio. Ma Alcibiade era un noto alcolista e inoltre le fusaje sono fuori tema.

Un terzo scritto (Giovanni 6,1-15), contiene maggiori elementi ma nessuna notizia riguardo la tecnica usata. Possiamo tuttavia analizzare i dati in nostro possesso e abbracciare una delle due scuole di pensiero che si sono create.

dati e assioma a sostegno

Dati:

  1. l'episodio avviene a Tabga in Israele, nei pressi delle rive del lago di Tiberiade
  2. luogo ed evento sono citati anche nel diario della pellegrina Egeria
  3. sono stati impiegati cinque pani e due pesci (come citato da Matteo e Marco)
  4. in quel punto, oggi ha sede un monastero benedettino
  5. scavi archeologici, compiuti nel 1932, hanno confermato la descrizione fatta da Egeria

Assioma: Gesù è il figlio di Dio quindi, con le sue doti divine, ha potuto compiere questo miracolo (l'ha detto anche il Papa).

dati e logica a sfavore

Dati:

  1. Tabga è una località nei pressi delle acque del Mar di Galilea
  2. il lago di Tiberiade è inconfutabilmente pieno d'acqua
  3. i pesci vivono nell'acqua
  4. il pane è un impasto di farina e acqua
  5. i monaci benedettini bevono sovente l'acqua e a volte si lavano
  6. Nella mitologia romana Egeria è una delle ninfe Camene, fu moglie di Numa Pompilio e, quando il re morì, Egeria si sciolse in lacrime dando vita a una fonte d'acqua

Conclusione: la versione della pellegrina Egeria fa acqua da tutte le parti!!

E inoltre, possedendo certi "poteri", si poteva far di meglio:

  • Miracolo 1: Soutè di cozze, Risotto alla crema di Scampi, Fritturina di Paranza, contorno, frutta, dolce, caffè e grappino.
  • Miracolo 2: L'acqua c'è e il vino si ricava.
  • Miracolo 3: Tutto a 15 €.

Il problema oggi

Il fisico israeliano Yehuda Arlozoroff e la sua formula "alla comeceviene", estrapolata a caso dal Principio di Indeterminazione di Heisenberg

Nonostante le menti più brillanti del nostro secolo, abbiano tentato un approccio scientifico al problema, i maggiori successi sono venuti da ambiti non accademici.

Il Divino Otelma

Marco Amleto Belelli, nato a Genova l'8 maggio 1949, meglio conosciuto come il "Divino Otelma", grazie al suo rituale di "Appagamento Maximo della Panza Celeste" afferma che la cosa è fattibile, basta prepararsi come si deve. Cosa serve per il rito:

  1. essere a digiuno da 2 settimane
  2. sei ciriole di 333 grammi cadauna
  3. tre branzini maculati di 444 grammi cadauno
  4. Trenta candele disposte a Tetrosaedro attorno ai pani e ai pesci
  5. Una vaschetta con 4 litri di acqua pesante (ossido di deuterio, prozio e due foglie di menta) HDOm2, in cui immergere i piedi
  6. il CD "Potenza sessuale 3000" del Divino

Dopo aver disposto in modo corretto gli elementi, ponete il CD nello stereo e premete play. Aumentate il volume fino a quando non vedete formarsi increspature nell'acqua della vaschetta (causate dai colpi con la scopa della signora che abita al piano sottostante). Entrate nella vaschetta e con sguardo rivolto al lampadario (che traballa per le onde sonore), ripetete continuamente la seguente formula magica:

« "Qui pro Quo---Gnammete Gnammete---Dos per Dos" »
(chi c'ha provato (durante il rito))

A questo punto (vuoi per la musica assordante, vuoi per la fame accumulata) dovreste vedere almeno raddoppiati i pani e i pesci. Se ciò non accade le cose sono due: o avete messo un CD pirata, oppure la signora di sotto è salita e vi ha interrotto il rito a colpi di tegame.

Giucas Casella

Quel "gran figlio di paragnosta" di Giucas Casella, "ha più volte effettuato tentativi di successo" (a detta di sua madre).
Durante la sua ultima apparizione in pubblico, alla "VII Fiera della Bufala Pontina" a Sezze Scalo (LT), ha disposto su un tavolo due pagnotte caserecce e 6 filetti di sgombro, poi rivolto al pubblico ha iniziato l'esperimento:

- Giucas: “Guardatemi!... Guardatemi!...”
- Pubblico: “... (guarda perplesso e silente)...”
- Giucas: “Ora vi moltiplicherete... quando lo dirò io!”
- Pubblico: “aahhh... ooohh... siii... ancora!!... (durante l'orgia)”
- Giucas: “No, fermi! cosa fate? non avete capito... dicevo ai pani e ai pesci!”
- Pubblico: “Ah!... (silente ma contrariato)...”
- Giucas: “Moltiplicatevi! Quando lo dirò io!!”
- Due del pubblico: “Siiii! Guardate! pani e pesci si sono moltiplicati! Bravooo!”
- Altri del pubblico: “Bhuuuu!! Che cazzo diteeee?!! Buffoneeee!”
- Uno del pubblico: “Alfiooooo prendi i forconi!”

Giucas Casella e i due "compari", costretti alla fuga, trovarono la salvezza nella Cattedrale di "Santa Maria Scampata" a Sermoneta (LT).

Antonella Clerici

La bionda conduttrice della RAI è riuscita più volte nell'intento. Durante alcune puntate della "Prova del cuoco" si è visto chiaramente preparare una padella con tre pescetti e un paio di crostini di pane. Poi si compie il rito magico segreto e alla fine della trasmissione mangia l'intero studio, le donne delle pulizie, 15 barboni (oramai stanziali) e avanza a portar via.

Tentativi parzialmente riusciti

  • Paris Hilton riesce a moltiplicare i "pesci" ma col pane va malissimo!
  • Luciano Moggi è riuscito a moltiplicare gli scudetti della Juventus, si è guadagnato il pane ma è stato preso a pesci in faccia dai giudici
  • Mario Monti riesce a moltiplicare le tasse ma con pesci e pane è fermo all'aumento dell'IVA
  • Raffaella Fico ha moltiplicato le apparizioni in TV, così facendo si è guadagnata il pane e di "pesci" ne ha presi a iosa
  • Tutti i pescatori moltiplicano le misure dei pesci pescati, le loro mogli moltiplicano le corna durante l'assenza

Voci correlate