Mocio
Il mocio è uno strumento utilizzato per asciugare il pavimento, su questo non ci piove... quindi il mocio è inutile.
Nella versione base è costituito da una testa collegata a un manico, al quale è attaccato un cane Komondor o una parte di esso. Il termine "mocio" è l'italianizzazione della parola spagnola mocho, che proviene dal basco moccho, che ha origine dal cinese Mu cho. Il significato del termine andava chiesto al suo ideatore, però nessuno c'ha pensato e quel fottuto muso giallo è morto agli inizi del 1800, portandosi il segreto nella tomba. Accidentialui!
Ad ogni modo non è importante, quello che vale la pena sapere è come sia arrivato ad una invenzione così preziosa o, meglio ancora, se il titolare del brevetto ha discendenza vivente ancora nubile.
In commercio esistono diversi tipi di mocio che sono largamente usati, tuttavia un curioso fenomeno sociale vuole che il Sud si mostri riluttante ad utilizzare tale oggetto.
Storia
Da quanto risulta nelle carte e anche nei fondi di caffè, fu inventato negli Stati Uniti, da Eddy Key che lo brevettò nel 1837. Grazie a suo cugino Pin Key (che lavorava in banca) ottenne un prestito per finanziare la sua idea.
L'iniziale utilizzo dei Terranova però non fu soddisfacente. Il pelo di tale animale è assolutamente repellente all'acqua e quindi andava benissimo per raccogliere la polvere, se però tentavi di lavarci per terra non finivi mai di asciugare. L'idea era interessante ma andava perfezionata.
Qualcuno "spifferò" la cosa oltre Atlantico e il saragozano Manuel Jalón Corominas ebbe il lampo di genio. Decise di utilizzare il cane di razza Komondor.
Le caratteristiche principali, che fanno di questo animale il soggetto ideale, sono:
- il suo pelo "Rasta" raccoglie facilmente la polvere e la imbriglia nei secoli dei secoli,
- allo stesso tempo è in grado di assorbire l'acqua meglio di Spongebob (con sei o sette Komondor di taglia media si potrebbe scongiurare facilmente il fenomeno dell'acqua alta a Venezia),
- la bestia sdraiata occupa una superficie di poco inferiore a quella dell'Estonia, quindi basta una "passata",
- è molto intelligente, dopo averlo utilizzato una decina di volte, memorizza il percorso e fa tutto da solo,
- è un animale docile e remissivo, quindi cambiare il bastone non comporta grossi rischi.
Non possiamo però tacere sui principali difetti:
- mangia 5-6 volte al giorno l'equivalente del suo peso,
- caga 5-6 volte al giorno l'equivalente del suo peso,
- sbava continuamente e passando asciuga, se cammina all'indietro però sono cazzi.
Nel 1983 la Vilada ha acquisito i diritti di commercializzazione, ampliando la gamma dei prodotti grazie al prezioso contributo del suo ingegnere capo Edmundo De Amigos, considerato un deficiente in tutti i paesi membri della CEE.
Modelli speciali
La Vileda è azienda dinamica, sempre all'inseguimento delle nuove tecnologie. Purtroppo queste ultime sono troppo veloci e, ancora oggi, il suo personale continua ad usare computer a kerosene con processore raffreddato a ventaglio.
Ciò nonostante, dopo aver installato in casa una centrale a energia cricetica, la produzione è aumentata del 28%, consentendogli
di investire nella ricerca. I frutti non tardarono ad arrivare e, alla HTE - Hi Tech Expo del 2001, furono presentati due modelli destinati a rivoluzionare l'universo delle pulizie casalinghe, qualche mente particolarmente debole e non pochi cicli mestruali.
- Modello Bagnami!: destinato allo scapolo che svolge le pulizie controvoglia. L'oggeto è dotato di vibrazione e il manico può essere sostituito con un... dunque... col... "accidenti ho perso il libretto delle istruzioni!".
- Modello Calzami!: per la single dinamica che vuole mantenersi in forma e comperare l'ennesima calzatura. Anche questo è dotato di una parte vibrante, che non si vede in foto e nemmeno serve a fare le pulizie, però le rende molto piacevoli.
Prima della messa messa in commercio subirono un severo collaudo da parte di Ciccio e Nonna Papera.
Un passo falso della Vilada fu la messa in commercio nel 2011 del modello Sfruttami!, partito come gioco e subito convertito (dagli sfruttatori del lavoro minorile) in un bieco mezzo di plagio. La Favela Linda (società di Brasilia) vendeva questo modello a 50 real, aggiungendone altri due potevi avere anche un bambino.
Il sopraggiungere della condanna internazionale penalizzò la Vileda, che subì un duro colpo in borsa, le sue quotazioni scesero del 45% nella prima settimana, di un altro 28% nella seconda e del 71% nella terza. Alcuni associarono la disfatta al coincidente aumento dello spread, altri all'inatteso aumento del costo dei bambini, altri ancora al malefico transito di Giove in terza casa.
I più accorti fecero in tempo a cambiare le loro azioni con le figurine dei Puffi, gli altri dovettero svenderle al prezzo fissato dall'indice NASCA:
1000 azioni = 1 padella in ceramica 28 cm (aggiungendo 8 euro).
Veemente lo sfogo del Presidente della Vilada :
La produzione
Il successo del Mocio non è frutto del caso, l'azienda deve molto al suo DG Miguel Sorcis, un uomo che per brillantezza il quotidiano El País paragona ad un catamarano. Il suo sistema per motivare il personale ha fatto scuola: quando un operaio raggiunge gli obiettivi, viene messo due ore in una camera iperbarica. Memorabile il suo discorso di insediamento: