Mammaminkia

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Esempio di Mammominkius hannamontanus.

Dopo la tragedia generazionale dei bimbominkia, l'H1N1, l'aviaria e l'avaria, una nuova sconosciuta tragedia sanitaria colpisce questa società già martoriata dai Maya, il 2012 ed Emilio Fede: la mammaminkia.

Fenomenologia

Tale categoria, ormai sempre più in aumento in questi ultimi anni, si sta sostituendo a forza a quella generazionale (figlibimbiminkia). Se è vero che come diceva Giambattista Vico esistono i corsi e ricorsi storici, le stronzate invece sono evergreen e vanno su tutto. La nascita di questo nuovo prodotto[1] è dovuto a parecchi fattori: la prima ipotesi è che sia stato causato dalla fuga di un virus militare modificato geneticamente grazie a una scoreggia con il fischio di Hannah Montana, ma tutti sono concordi nel ritenere che si tratti solo di un effetto secondario. Secondo alcune ricerche del Censis, il primo fattore scatenante, come disse noto conte Mascetti, è dovuto ad una latente mancanza "d'amore" nelle quarantenni divorziate e madri di famiglia.

Questa mancanza d'amore è dovuta allo scarseggiare di uomini che, nell'ardua decisione tra impalmare le loro coetanee e la castrazione chimica, hanno preferito provare la castrazione chimica con la varechina (che non ha prodotto gli effetti voluti ma adesso parecchi quarantenni hanno il pisello che assomiglia al fu Michael Jackson).
La motivazione addotta è sempre la seguente: "Preferisco ritrovarmi con un pisello sbiancato che con un mutuo altrui da pagare sul groppone, una o più figliastre bimbaminkia e una madre rompicoglioni al quarto divorzio sulle spalle."
Secondo Paolo Crepet questa motivazione è sociologicamente sostenibile.

Secondo i maggiori eminenti psicologi disoccupati, tale sindrome si riscontra prevalentemente nelle madri con figlie bimbeminkia ed è dovuta a una serie rilevante di fattori (riscontrati già nella paziente zero):

  1. Alla solita mancanza d'amore (Conte Mascetti).
  2. La speranza di poter sopperire alla mancanza d'amore del coetaneo quarantenne con quello di qualche giovincello (possibilmente cieco a furia di pippe) che a causa dei fumi dell'alcool, della droga e delle suddette pippe scambi la mammaminkia per la sorella maggiore della bimbaminkia.
  3. Che in queste donne non conta l'età ma quello che si ha dentro (tranne per il fatto che un 17 enne preferisce una coetanea ad una tardona quarantenne che si veste come una cretina).
  4. Che pensano di avere un bel corpicino e se lo possono permettere (tranne per il fatto che ormai al posto del culo hanno un deposito di adipe talmente grosso che la chiappa sinistra gioca a briscola con la chiappa destra e le tette ormai discutono amichevolmente con i pollici dei piedi).
Una mammaminkia che chatta col computer cercando di farsi passare per la figlia ma con la webcam accesa.

Parecchie esemplari di donne tardone affette da sindrome di mammaminkismo vengono, sempre più frequentemente, avvistate presso: concerti di gruppi Emo (che vanno di moda, tipo fabri minkia), centri commerciali, centri cittadini, ma, soprattutto, in centri di igiene mentale. Il terreno di caccia per queste tardone sfatte sono i luoghi di raduno giovanili e le comitive, dove, usando una faccia come il loro enorme culo adiposo, si presentano come una ragazza trasferitasi da quelle parti da poco. Sembra che questa affermazione non induca nessun imbarazzo nella mammaminkia (che invece produce abbondantemente negli astanti).

Purtroppo non è stata scoperta nessuna cura per questo tipo di malattia degenerativo/rincretinente, anche se i suddetti eminenti psicologi disoccupati stanno tentando una terapia d'urto: prendono le suddette mamme e le urtano violentemente contro muri di mattoni. Purtroppo tale ricerca sperimentale non sta dando gli effetti voluti, anche se la sperimentazione, per adesso, ne riduce drasticamente il tasso di aumento. A quanto pare questa sindrome colpisce solo esclusivamente le femmine dell'Homo sapiens sapiens in fase di maturità/menopausa e sempre dopo i quarant'anni. Non si è riscontrato nessun maschio quarantenne colpito da tale sindrome, purtroppo però si riscontrano un numero esponenziale di casi di quarantenni con i piselli sbiancati (fonte: Centro di urologia nazionale).

Voci correlate

Note

  1. ^ O meglio, scarto umano