Illuminismo: differenze tra le versioni
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{{Cit|AHHHH! SPEGNILO!|[[Talpa]] su illuminismo}}
{{Cit|Daccordo, l'illuminismo sarà pure il lume della ragione che fa luce nel buio dell'ignoranza, ma cazzo 300 euro di bolletta mi sembrano troppi!|[[Voltaire]] su illuminismo}}
{{Cit|Mi è venuta una [[ikea]]!|
L'illuminismo non è altro che "il lume della ragione che fa luce contro il buio dell'ignoranza", ovvero un modo come un altro per non pagare la corrente.
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L'illuminismo non è altro che "il lume della ragione che fa luce contro il buio dell'ignoranza", ovvero un modo come un altro per non pagare la corrente.
Primi Teorizzatori
Fra i maggiori esponenti nella teorizzazione dell'illuminismo troviamo Immanuel Kant, famoso filosofo metafisico dogmatico, teoretico, pratico e un po sborone. Ricordiamo con gioia ed un po di nostalgia, uno dei suoi discorsi dal pulpito più famosi:
- Qualcuno: “Immanuel, che cos'è l'illuminismo?”
- Immanuel Kant: “L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso.”
- Qualcun'altro: “E che cos'è la minorità?”
- Immanuel Kant: “La minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro.”
- Qualcun'altro ancora: “E che cos'è l'intelletto?”
- Immanuel Kant: “Mi avete rotto i coglioni.”
Altresì Voltaire provo con parole sue:
- Prof. di storia: “Voltaire, che cos'è l'illuminismo?”
- Voltaire: “Ehm... l'illuminismo è... ehm... dunque...”
- Prof. di storia: “Voltaire, la sai?”
- Voltaire: “Si, si! ma certo...! ehm, ecco è che... io volevo studiare ma il cane mi ha mangiato il libro!”
- Prof. di storia: “Voltaire, dagli le crocchette a 'sto cane perchè è il terzo questo mese.”
Infine abbiamo Diderot:
- Diderot: “Per comprendere l'illuminismo è importante leggere molte opere.”
- Pubblico ministero: “Daccordo, ma perchè non ha riportato i libri alla biblioteca poi?”
- Diderot: “Ho trovato sempre chiuso!”
- Pubblico ministero: “Ho le prove che stava vendendo l'intera enciclopedia britannica su Ebay!”
- Diderot: “Mi appello al quinto emendamento!”
- Pubblico ministero: “Ma qui siamo in Francia!”
- Diderot: “Allora giro la ruota!”
Le idee
Passiamo quindi ad enunciare il concetto base di questo esaltante periodo pieno di autoritratti, prendendone in considerazione le idee prevalenti:
Libertà
Poco prima dell'illuminismo, il concetto di libertà venne sostanzialmente enunciato nel modo seguente dal pronipote di Adolf Hitler, famoso campione di nuoto stile crauti, tale Otto Vask:
Ciò lasciava poco spazio ad interpretazioni di sorta da parte di qualsiasi proto-luminare dell'epoca, fu per questo che il concetto venne riformato ed ampliato.[1] Si teorizzò quindi che la libertà individuale doveva essere quel qualcosa che finisce dove comincia quella di qualcun'altro, sempre che il tuo portafogli non sia più grosso del suo. Tale pensiero libero si diffuse velocemente ed energicamente in tutti i luoghi di cultura dell'epoca, nei salotti di classe e nei bagni senza bidet.[2]
Fraternità
Il concetto di fraternità è qualcosa di così complesso che se tenti di spiegarlo a Valeria Marini, ti denuncia per molestie sessuali. In pratica all'epoca si teorizzò che bisogna volersi bene anche se ti stai sulle palle; roba hippy del tipo porgi l'altra guancia e mettete dei fiori nei vostri cannoni. No, non c'è altro.[3]
Uguaglianza
L'uguaglianza sociale è la situazione per cui tutti gli individui all'interno di una società debbano avere lo stesso status di rispettabilità. Ti stanno sul cazzo i negri? fatti tuoi. Hai problemi con gli omosessuali? arrangiati. "Donna schiava zitta e lava?" non sono problemi miei. All'uscita della serie GTA per playstation, questo concetto diverrà vetusto ed impropinabile ai più.
L'illuminismo in Italia
Napoli capitale illuministica
Nello stivale, Napoli fu senza dubbio una delle città fautrici di tale corrente e di qualcos'altro. Già fin dai primi anni dello scaturire dell'illuminismo, a Napoli, potevi comprare in qualsiasi mercato scatole di illuminismo con tutti gli optional, auricolare e carica batterie incluso, per poi trovarci dentro un simpatico mattone. Il concetto dei lumi fu così preponderante nel capoluogo campano, che subito si pensò bene di esportarlo in maniera massiccia, falsificando l'etichetta.
Critiche cattoliche
Un tedesco a caso sostiene che in realtà, i concetti dell'illuminismo altro non erano che una scopiazzatura di quanto già scritto in quel libro pieno di verità assurde e terribili. Secondo lui, i luminari hanno semplicemente dissacrato quanto detto dal nazareno, solo perchè in quel periodo la chiesa, sicuramente contro la sua volontà, era diventata tradizione innegabile e religione di Stato inopponibile.[4]