Buio ghei

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Due giocatori incalliti. Da notare il loro pietoso stato, ormai omosessuale oltre ogni possibilitià di recupero.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, ci dispiace ma questo articolo non è presente sulla diabolica.
Vergogna wiki!
« Nel mulino che vorrei, ogni notte è buio ghei. »
(Cristiano Malgioglio su buio ghei)
« È solo un gioco, è solo un gioco, è solo un gioco... »
(Autoconvincimento di un omosessuale represso che partecipa abitualmente al buio ghei)
« Questa voce a dir poco oltraggiosa andrebbe subito cancellata da Nonciclopedia! »
(Il MOIGE, la CEI, Telefono Azzurro e Nonciclopedia stessa che per la prima volta concordano)

Il Buio Ghei è un gioco da tavolo, ma anche da letto, che nasce in un liceo classico del nord-est Padania, meglio conosciuto come liceo classico del nord-est Padania, ed è apprezzato dalla classe medio-alta-bassa 3/4 e mezzo, sempre proveniente da quello stesso liceo classico.

Descrizione

L'unico che sopravvisse indenne e documentò l'eclisse Gay del 9 aprugno Duemilacredici.

Codesto giuoco consiste nel far partecipare quanti più volontari[citazione necessaria] possibili che vanno presi con la forza e chiusi in una stanza. Dopodiché si fa il conto alla rovescia e si spegnono tutte le luci[1]. Al che ogni concorrente cerca di toccare il più possibile le pudenda dell'avversario emettendo suoni ghei e urlando "buio gghei!" a squarciagola. Il giuoco finisce, purtroppo, quando qualcuno riaccende la luce.
Vince chi riesce a non farsi venire un'erezione entro il termine del gioco. Per i perdenti la punizione è dura: il loro pene sarà afferrato e dimenato fino allo sfinimento.
Il suddetto giuoco è stato inserito nella lista dei giuochi più sessisti della storia, al primo posto: possono parteciparvi solo persone di sesso maschile, ma non ha importanza la loro età, estrazione sociale o dimensione del pene. È consentita la partecipazione di veri omosessuali purché non consenzienti.

Massima espressione storica

L'Eclisse gay: è un evento che si manifesta solamente in circostanze particolari e del tutto misteriose. Uno speciale di Superquark era programmato per andare in onda l'anno scorso, ma la censura Rai ha impedito che l'unico sopravvissuto a tale evento rendesse partecipe il resto del mondo.

Poesia sensazio-anale

Sensazionale foto del buio ghei fatta alla luce risalente ad una data che abbiamo dimenticato.

Famosi poeti hanno composto i più delicati versi in onore di questa arte, eccone un esempio:

« Io decidei

di stare sempre accanto a lei,
ma dovendola dividere con altri sei

mi rassegnai a fare buio ghei »

In realtà la voglia di Buio Ghei era già presente nell’antica Roma. Catullo, se fosse vissuto in tempi più recenti, sarebbe probabilmente diventato il pioniere di questa attività. La voglia di Buio Ghei, non potendola esplicitare (dato che non esisteva ancora),venne magistralmente resa attraverso un carme:

«  ve lo ficcherò in bocca e nel culo
Aurelio frocio e Furio bardassa »

Un carme diciamo con i controcazzi.

Curiosità

  • La maggior parte dei partecipanti al buio ghei ricade in una fascia d'età compresa fra i 13 e i 18 anni. Essi sono spesso nerd e morti di figa che, in attesa di essa, sfogano il proprio desiderio sessuale in questo modo perverso pur non essendo effettivamente ghei. Almeno così dicono.
  • Dopo una sessione di buio ghei è d'uopo passare almeno 20 minuti sotto la doccia cercando di lavarsi la vergogna e il rimorso.

Note

  1. ^ Ricordatevi di chiudere bene le finestre e spegnere anche i cellulari.

Bibliografia

Voci correlate