Guerra

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia con le donnine nude.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La guerra è un simpatico svago che da millenni gli esseri umani praticano, soprattutto durante le settimane bianche e nei villaggi turistici del Terzo mondo. Non fatevi ingannare: non muore mai nessuno, è tutto finto!

Origini

Secondo alcuni storici, inizialmente si sarebbe trattato di un gioco rituale praticato dai Sumeri, consistente nel tagliare la barba del proprio vicino di casa durante la siesta pomeridiana. A un certo punto però tutti avevano la barba tagliata, per cui la guerra cadde in disuso e fu sostituita dalla simpatica abitudine di creare lunghe code davanti agli uffici postali. Approfittando del fatto che tutti i Sumeri erano in coda all'ufficio postale, una domenica mattina gli Ittiti occuparono abusivamente le ville che i Sumeri stessi si erano costruiti sul Mar Rosso per i fine settimana. Senza casa, i Sumeri decisero di costruire un unico condominio nel quale potessero abitare tutti, chiamato Torre di Babele. Per passare i pomeriggi lunghi e noiosi, indicevano lunghi tornei a scala quaranta, dette riunioni condominiali.

Un antico sumero


La guerra oggi

Oggi la guerra, dicevamo, non è niente di più di un gioco di società, come monopoli, indomimando e le elezioni politiche. Il gioco è molto semplice: uno dei partecipanti dichiara guerra a qualcun altro, di solito scorreggiandogli in faccia, cercando di strappargli con una grossa tenaglia il dente del giudizio o dicendogli frasi ingiuriose come “hai la faccia di maiale”, “somigli a Woody Allen mentre divora canapa indiana” o “hai trapiantato peli pubici al posto dei capelli” (ricordiamo che tutto avviene in un contesto scherzoso e goliardico). Altre volte la guerra è dichiarata quando uno dei partecipanti decide di fare irruzione nell’appartamento di un avversario, con la scusa che possiederebbe un arsenale illegale di armi chimiche come anfetamine e crack, e prendendo possesso del bagno, lo dichiara territorio occupato, e vi costruisce piccoli kibbutz nella doccia. Se egli riesce a resistere almeno tre mesi nel bagno, il bagno è suo (per questo conviene portarsi una buona scorta alimentare e di carta igienica). A questo punto l’avversario ha due possibilità: o comprare un villino in Viale Augusto, senza passare dal via a ritirare i 20 euro, ma è come ammettere di avere veramente trapiantato peli pubici al posto dei capelli, o ricorrere alla forza multinazionale dell’Onu, che procederà a interrompere l’erogazione di acqua corrente, con la conseguenza che il cesso si intaserà di stronzi e l’invasore sarà costretto ad abbandonare il bagno se non vorrà morire preda delle sue stesse esalazioni. Questo gioco può essere anche praticato tra nazioni. In questo caso uomini vestiti tutti uguali che prendono il nome collettivo di esercito occuperanno più bagni possibili del paese avversario.


Curiosità

La guerra è diventato anche un simpatico gioco a premi di Italia 1, condotto da Enrico Papi che come tutti sanno, ha l’abitudine insana, frutto forse di un trauma infantile, di dare ridicoli soprannomi ai concorrenti più forti, ai campioni carismatici che resistono settimane e settimane alla pulsantiera prima di cadere preda di una fastidiosa forma virale di alopecia. Così, tra i grandi campioni del telequiz si annoverano Alessandro il Grande, detto "Pilone" Annibale detto “Lecter”, Napoleone detto “Maiale”, e George W. Bush, detto “George W. Bush”.

Americani

La guerra è praticata a tutte le latitudini, ma i loro massimi esponenti sono gli americani, che hanno abbandonato il termine vetusto di “guerra” per sostituirlo con quello molto più ironico di “esportazione della democrazia”, o a volte, in uno sfoggio di irraggiungibile fantasia, “missione di pace”.


Tg4

Attenzione: nessuna “guerra” può essere iniziata se non è stata annunciata dal Tg4, preferibilmente con una edizione straordinaria alle due di notte, poco prima dell’ennesima replica di “L’infermiera”, con Gloria Guida.

Curiosità

Può provocare dipendenza, leggasi: il ripetuto dichiarare guerra agli stati del medio oriente.

E' il passatempo preferito di Spartani,Vichinghi e Cavalieri Teutonici.

Trattasi di uno dei temi più amati dagli sviluppatori di videogiochi senza un minimo di creatività. Sono stati sviluppati oltre millemila videogiochi guerrafondai.

Pare che la guerra continui anche oltre il cesso. Sembra infatti che gli stronzoli debbano lottare per la sopravvivenza perfino nelle fogne, scenario di epici scontri tra pantegane, merda e amenità varie.

Gli emo sono noti guerrafondai. Peccato che schiattino sempre per primi, sono peggio della prima linea U.S.A. in Iraq. Per questo motivo nella nuova edizione di RISIKO non compare l'esercito emo. nn:Krig