Gioco della birra

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Il Re Hammurabi mentre premia il vincitore nel Gioco della Birra Babilonese
« ...E allora gli ateniesi festeggiarono la vittoria con il gioco detto della birra »
(Tucidide, La Guerra del Peloponneso)
« Passato il Rubicone Cesare disse: "Spacchiamo il culo a Pompeo che poi giocheremo tutti al gioco della cervisia" »
(Livio, Storia di Roma Vol.II)
« Calandrino, Bruno e Buffalmacco giù per lo Mugnone si sedettero e giocarono alla birra »
(Boccaccio, Decameron Ottava giornata Novella III)

Il gioco della birra è un antichissimo sport di origine sconosciuta praticato in varie parti del mondo. In Italia sono molte le città in cui è fonte di svago, sopratutto in Terronia dove sono presenti varie federazioni che si rifanno a differenti modelli e stili di gioco. La FIGB (Federazione Italiana Giuoco della Birra) è fedele al modello barese, uno dei più antichi, praticato da millenni nel capoluogo pugliese.

Cenni storici

Di origine sconosciuta, è citato da Tucidide nella guerra del Peloponneso, ma la prima fonte che lo nomina è la tavola di Hammurabi 4000 anni fa. La letteratura latina e italiana sono piene di riferimenti storici a questo antico sport, citato per la prima volta da Livio nella Storia di Roma e ripreso dal Boccaccio per farne il fulcro di un suo racconto nel Decameron. Sport praticato dai poeti maledetti, è sempre stato inviso ai perbenisti e ai salutisti. Le fazioni che praticano i diversi metodi sono state per tre secoli in lotta fra loro, memorabile la Guerra delle 1000 casse, che vide i Peronisti prevalere sui Dreheristi; la quiete è tornata nella Penisola solo dopo la Pace di Costanza. Ad Atene nel 1896 fu inserito fra gli sport olimpici, ma verrà escluso quattro anni più tardi a causa di anatemi e scomuniche del Papa. L'unica medaglia d'oro assegnata per questa disciplina la vinse l'Italia, che in una gara epica terminata dopo 357 casse di birra sconfisse i bevitori di Germania, Inghilterra, Russia, Polonia, Argentina, Cina e Cecoslovacchia.

Regolamento

Diffusione del Gioco della Birra a livello nazionale

Il Parlamento in seduta comune ha approvato a larga maggioranza come regolamento ufficiale il metodo barese. Le regole sono molto semplici, il numero di partecipanti è illimitato e l'unica birra ammessa è la Peroni da 66cl o 33 cl rigorosamente ghiacciata. I giocatori/bevitori, si posizionano a circa 50 metri dal lanciatore, che deve centrare il ricevitore con la bottiglia ancora tappata, dal lato del collo, sulla bocca; a questo punto il ricevitore/bevitore deve stappare la birra con i denti e berla tutta di un sorso senza usare le mani. Il gioco prosegue fin quando non si è prossimi allo svenimento e lo stato alcolico è così elevato da poter essere misurato nell'aria con speciali rilevatori. Il gioco non termina prima del quarto coma epatico tra i partecipanti e comunque non si può abbandonare prima della dodicesima ora di gioco consecutiva; nei casi più urgenti viene concessa una wild card che consente al bisognoso partecipante di pisciare in una bottiglia vuota che è costretto a bere subito dopo. Frequente fra i partecipanti, è il trauma cranico con commozione cerebrale causato dallo stato alterato dei lanciatori che infrangono decine di birre piene sulla testa dei ricevitori. Uno speciale giudice di gara, con apposito etilometro misura le incapacità del giocatore, e se lo ritiene abbastanza inidoneo gli consegna le chiavi della macchina di uno sconosciuto, per dar vita insieme ad altri partecipanti a una gioiosa manifestazione sulla sicurezza stradale. Una volta raggiunto il Nirvana alcolico, può accadere che i giocatori diano vita a una rissa in stile Royal Rumble, che può prevedere anche l'uso improprio delle bottiglie.

Variazioni

In varie città italiane altre federazioni usano metodi diversi, come ad esempio il metodo tarantino, considerato eretico, che ha in dotazione la Birra Raffo, una scadente birra locale e la possibilità o meno di alzarsi per pisciare prima della dodicesima ora di gioco.

Precauzioni

Un piccolo giocatore del Gioco della Birra con denti da stappatore

Il gioco può causare una lieve sensazione di ebbrezza, da combattere immediatamente dopo la fine con una bottiglia di grappa o di amaro, per togliere l'acidità. Può essere fonte di liti furibonde, anche letali, leggendaria la faida che insanguina il Gargano da più di trent'anni, nato da un giro di birra lasciato in sospeso per futili motivi. Per questi e altri motivi il Ministero dello Sport ha emanato un decreto legge che impone l'uso del casco e del giubbotto antiproiettile, ed ha inoltre vietato ai partecipanti di indossare i letali zoccoli di legno. Bisogna comunque denunciare la completa inosservanza di tali precauzioni, presso i circoli più tradizionalisti.

Effetti benefici

L'OMS ha indicato che il momento della giornata più idoneo alla pratica di questo sport è nelle prime ore del mattino quando l'aria è più salubre. Dopo attenti studi, è stato dimostrato come questo sport sia fortemente indicato per i bambini in età prescolare, soprattutto in casi di sciatica, eiaculazione precoce e balbuzie, ma sopratutto nei casi più ostinati di stitichezza urinale. Recentemente l'acqua Uliveto, ha sponsorizzato l'ultimo campionato nazionale, avendo compreso le qualità benefiche di questo sport. I Ministri dello sport e dell'istruzione hanno voluto fortemente inserire questa pratica nelle ore scolastiche.

I Campionati del Mondo

La mascotte della squadra romagnola.

Dal 1970 si svolge la Coppa del Mondo, che vede partecipare tutte le nazioni, anche le non riconosciute dall'ONU come la Padania, la Terra di Mezzo e la Sardegna. La manifestazione è divisa in categorie: juniores, professionisti e donne. L'ultima edizione svoltasi fra le alture della Bolivia, a Cochabamba, ha visto la squalifica di tutte le squadre per uso smodato di cocaina.

La piaga del doping

Emerso pochi anni fa questo struggente problema, vede coinvolti decine di giocatori famosi e amatissimi dai tifosi, che per ottimizzare al meglio le loro performance, ricorrevano a pratiche scorrette; uno dei primi a essere pizzicato è stato Paolo Calissano, poco dopo Lapo Elkann e i calciatori Francesco Flachi e Angelo Pagotto. Per porre un argine al problema la Federazione ha punito severamente i trasgressori mediante impalamento in pubblica piazza.

I campioni di sempre

Nel cuore dei tifosi resteranno per sempre le gesta di questi straordinari campioni, che a costo della vita intrattengono i fans fra tutti spiccano le figure più rappresentative della nazionale inglese, Paul Gascoigne, campione del mondo consecutivamente dal 1990 al 2004, e Winston Churchill, uno dei campionissimi del periodo ante-bellico; l'italiano Eugenio Fascetti, campione del mondo nel 1978, George Best, forse il più grande di tutti, e il signor birra Moretti.

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