Geometra Calboni

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Il geometra Calboni, in stile "spazzacamino degli anni 20", mentre adocchia una bella canna fumaria da spolverare.
« Se ho una canna? C'ho una cannotta! Anzi, un'altra volta: quando vedete la luce sul tetto che gira vuol dire che sono in im-mer-sio-ne! Non mi disturbate! »
(Una citazione priva di sostanza, se non se ne potesse apprezzare la sopraffina mimica.)
« Arrogante coi più deboli e zerbino coi potenti... però bisogna riconoscerlo: che classe! »
(Frankie HI-NRG MC omaggia il geometra Calboni)
« Tre SCÒTTCESS, per favore! »
(Da pronunciare scandendo accuratamente le due "s" finali, rigorosamente dure)

Il Geometra Luciano Calboni era il leader dell'Ufficio Sinistri, prima che il buon Dio lo richiamasse a sé per insegnare agli angeli a cuccare diavolette e farsi (hanno diritto pure loro, dopotutto) una sana e celestiale trombata.

Storia

Il geometra Calboni mentre sprizza gioia da tutti i pori per le prossime 18 bobine di un film ceco-slovacco (ma coi sottotitoli in tedesco!).

La storia del geometra Calboni è breve ma intensa, si potrebbe paragonare a una notte magica in dolce compagnia di una sensuale accompagnatrice dell'alta società. Nel caso di Calboni, non si cadrebbe nemmeno nella banalità.
Come un vaso di ferro in mezzo a tanti vasi coccio, Luciano ha saputo farsi strada, fin dal suo approdo alla Megaditta, tra le femminucce dei reparti più infimi dell'azienda e a toccare con lingua le suole dei piani presidenziali: ha infatti saltato a piè pari i ruoli dedicati agli impiegati di tredicesima (innaffiatoio umano, zerbino, spugnetta per francobolli, parafulmine...) fino a permettersi di chiamare per nome l'Onorevole Cavaliere Castellani e a entrare nel suo ufficio anche col rosso. Forbito, fascinoso e ben inserito. Nessuna tara, per Luciano? L'unica pecca che forse si può dir di Calboni è una sua imbarazzante turba addominale dal nome scientifico di Ventilazio intestinalis putrens, impaccio superato con sprezzo in età adolescenziale e convertito in qualità, in virtù della sua vanità, permettendogli così di gareggiare ogni anno alla competizione più puzzolente d'Italia, gemella malvagia della gara di gas delle vie aeree superiori.

Interpreti

  • Giuseppe Anatrelli: napoletano DOC, insolitamente alto per la razza partenopea cui apparteneva, considerata poi l'assenza di crestino. Ha donato la sua intramontabile effige al personaggio di Calboni come le impronte di due mani sul cemento: inscalfibile, marmorea e corrosiva. Proprio come il cemento.
  • Riccardo Garrone: non è mai riuscito a raggiungere la capacità del buon Anatrelli di far avvampare le donne con uno sguardo soltanto. Scartato con infamia già al quinto episodio.
  • Bud Spencer: conterraneo, quasi coetaneo, stazza simile (non stiamo a guardare l'ettogrammo), pochi sanno che l'imponente campione di nuoto ha sostituito Anatrelli nelle scene più pericolose, tipo la scalata nelle Dolomiti o quando ha affrontato la moglie, dopo averla tradita, disarmato.