Gene Wilder

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Versione del 30 ago 2016 alle 22:24 di Wedhro (rosica | curriculum) (→‎La carriera: se no salta l'impostazione "non film ma realtà")
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Questo non è Gene Wilder

Gene Wilder, pseudonimo di Gìn Uailda (USA, tanto tempo fa - USA, poco tempo fa) è stato uno che Johnny Depp non sarà mai neanche se si ammazza.

Biografia

Nasce russo e ebreo negli USA, combinazione sufficientemente letale da convincerlo ad emigrare in un altro posto qualunque. Non è dato sapere cos'altro ha fatto fino agli anni '60; nessuno lo sa, e chi lo sapeva è morto.

La carriera

Nel 1968 lavora in un teatro di Broadway come contabile truffaldino in odore di apologia del nazismo, ma salta in aria con tutto il teatro.

Nel 1971 mette su una fabbrica di cioccolato gusto LSD da qualche parte in Europa, ma è un lavoro troppo allucinante e lo smolla al primo bambino noioso che passa.

Nel 1972 fa il medico ma la sua carriera viene travolta da un'insana passione per le terga ovine.

Nel 1974 decide di tornare nel 1874 e fare il vice-sceriffo tanto per cambiare, d'altronde ha ucciso più uomini del John Wayne e del Gary Cooper, ma poi si scopre che sono i postumi del cioccolato di cui sopra e torna nel presente.

Per la fretta di beccare il manigoldo, Gene e Richard imboccano contromano la tangenziale di Los Angeles.

Sempre nel 1974 finalmente trova uno sbocco di carriera più adatta al suo genio: il rianimatore di cadaveri. Si... può... fare!

Ma perché fermarsi alla tanatologia pseudo-scientifica? Nel 1975 va a fare una sorpresa a Sherlock Holmes dove lo mette di fronte all'evidenza che non solo Gene è suo fratello, ma che in confronto Sherlock è un idiota, finendo però per cascarci come un boccalone e fare il lavoro al posto suo.

Nel 1976 torna nel presente tramite un treno un po' pericoloso.

Nel 1979 ri-torna nel West ma stavolta tentando la carriera del rabbino perché come vice-sceriffo non è andata troppo bene, ma la sua consueta fortuna lo vede rapinato da banditi e costretto ad andare ad acchiapparli uno per uno.

Però adesso basta con le sfighe. Nel 1984 si concede finalmente un po' di

figa che però, tanto per cambiare, gliela farà annusare per 1 ora e mezza senza costrutto.

L'eccesso di rocamboleschi colpi di scalogna gli causa nel 1989 un grave ma temporaneo episodio di sordità; per fortuna incontra un cieco col quale diventa mezzo testimone di un pericoloso trafficante di monete taroccate.

A quel punto sparisce, forse stanco di essere perseguitato dalla malasorte. Qualcuno sostiene di averlo visto nel Paese delle meraviglie, ma sono solo i postumi del cioccolato.

Morte

Dal 29 agosto 2016 qualche maligno mette in giro una voce secondo cui sarebbe morto di Alzheimer. Nonciclopedia rifiuta categoricamente di accogliere una tesi così inverosimile, e propende piuttosto per un viaggio in una qualche epoca passata dove gliene saranno successe di tutte tranne trombare. Almeno questo è ciò che ci ha detto Richard Pryor.

Questo è Gene Wilder!

L'ultima intervista

Grazie alla collaborazione spontanea della sua badante sessantenne, alla quale abbiamo promesso la massima discrezione sul suo modo creativo di rapportarsi con l'assistito, Gene Wilder ha acconsentito a farsi intervistare da un nostro collaboratore volontario a progetto saltuario. Pier Fulvio Lampredotti era peraltro l'uomo giusto nel posto giusto. Per circa due settimane aveva dormito nella cuccia di Brutos, lo splendido ed ospitale maremmano dell'attore, in attesa di poter

avere l'agognata intervista.
Nonostante l’Alzheimer, Gene Wilder è apparso per brevi tratti lucido e allegro come sempre.