Galactik Football

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Il piano di Blaylock per fermare il flusso.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Galactik Football

Galactik Football è la più grande storia di calcetto spaziale mai raccontata. Nonché l'unica, ma queste sono sottigliezze.

Ambientazione

L'intera storia ruota intorno al flusso, esattamente come il carattere delle donne. Tale forma di energia permea tutti i pianeti della galassia lontana lontana che fa da sfondo alla vicenda. Il flusso è regolato da un organizzazione indipendente di garanti della pace, esperti del suo utilizzo, che nulla, ma proprio nulla, ha a che vedere con l'ordine dei jedi. Non trovando soluzione migliore, tali figuri decidono di far sfogare i possessori di flusso in un megatorneo di calcetto: del resto, se aveste a disposizione una fonte di energia rinnovabile potentissima, preferireste usarla per risolvere la crisi petrolifera, o per tirare in rovesciata da dodici metri d'altezza?

Trama

Attenzione, il paragrafo che segue non contiene spoiler, perché sapete benissimo come vanno a finire i cartoni di carattere sportivo, non fate i finti tonti.

Un cordialissimo Rocket durante il terzo tempo.

La vicenda segue lo svolgimento di un'edizione della Galactik Football cup, cui partecipa la squadra di pattinaggio artistico del pianeta ghiacciato Akillian, allenata da Aarch, uno degli unici due giocatori dell'intero universo ad aver giocato nella compagine di un pianeta diverso dal proprio.

Per rimpolpare questa striminzita premessa, ma soprattutto perché il budget per le sequenze di gioco in computer grafica era limitato, come testimonia il pesante riciclo di animazioni tra una partita e l'altra, è stato inserito un subplot spionistico atto ad aumentare il minutaggio degli episodi.
In esso il malvagio Blaylock mira ad impadronirsi del flusso per usarlo (orrore!) per scopi diversi da uno show circense interplanetario. Spetterà ai protagonisti fermare il folle piano, e contemporaneamente tirar su qualche intreccio amoroso random a beneficio di un improbabile pubblico femminile. In sintesi, una squadra di calcetto sventa un complotto spaziale e trova anche il tempo per i propri pruriti adolescenziali, perché fargli semplicemente vincere il torneo e buonanotte era troppo scontato.

Personaggi

Snow Kids e derivati

La squadra del pianeta Akillian raccoglie il meglio dei locali centri sociali, come testimonia il look del capitano. Ciascun componente possiede il potente alito di Akillian, oltre ad un background ottenuto assemblando luoghi comuni del genere sportivo. Lo staff tecnico è costituito dal blaterante Aarch, un preparatore atletico hippie e una talpa antropomorfa che soffre di amnesie.

  • Ahito: portiere narcolettico, dorme appoggiato al palo per tutti e novanta i minuti più recupero, e occasionalmente para nel sonno. Nella seconda stagione viene colpito dalla SLA, terminando prematuramente la carriera.
  • Thran: l'insignificante fratello di Ahito, dato che la trama lo relega in un angolino può impiegare le giornate a rintronarsi di videogiochi.
Mei ottiene da Aarch di essere spostata in attacco per avere maggiore visibilità.
  • Mei: quella con Thran in difesa è l'unica coppia stabile che abbia mai formato. Fiera sostenitrice delle pari opportunità, da brava calciatrice si circonda di ragazzi oggetto, prevalentemente compagni di squadra. È il classico elemento che spacca lo spogliatoio.
  • Rocket: talentuoso centrocampista, intoccabile come Totti alla Roma perché nipote dell'allenatore. Il suo pezzo forte consiste nello scartare gli avversari roteando su se stesso. Questa tecnica gli costerà una squalifica di un anno per l'uso più idiota del flusso nella storia della competizione.
  • Tia: l'elemento melodrammatico del gruppo, i suoi stinchi calamitano ogni genere di contrasto, così che per far prima si sdraia sul campo direttamente al fischio d'inizio.
  • Micro-Ice: seconda punta. In un mondo dove il flusso consente salti sufficienti ad andare a schiaffeggiare gli spettatori in tribuna, riesce lo stesso a subire l'handicap della sua ridicola altezza. Del resto, i bambini iperattivi, target del programma, necessitavano di un personaggio in cui identificarsi.
  • D'Jok: tutti gli stereotipi della prima punta condensati in un solo giocatore. Presuntuoso, incazzoso e svariati altri aggettivi col suffisso -oso, quando non corre in linea retta verso la porta investendo gli eventuali ostacoli, pubblicizza intimo e tariffe telefoniche con la sua compagna di squadra/velina Mei.
  • Sinedd: un mercenario che cambia una divisa all'anno, fa casino negli spogliatoi e sfrutta il flusso per migliorare l'impatto delle sue gomitate in area. Inoltre colleziona prestazioni opache in Champions League.
  • Mark: riserva di Rocket. Spara cazzate a cuor leggero, sapendo che comunque essendo negro nessuno lo prenderebbe sul serio nemmeno se argomentasse come un saggio di Umberto Eco.
  • Yuki: il secondo portiere, riciclato centrocampista, entra in squadra in qualità di cugina di Tran e Ahito, a testimonianza del nepotismo galoppante fra gli Snow Kids. I suoi lineamenti eschimesi e la straripante prima di reggiseno fanno craccare il cervello a Micro-Ice. Nella terza stagione finisce nella squadra saffica delle Elektras.

Altre squadre

L'idea iniziale era di far solo intuire la presenza di altre creature sul campo di gioco, tramite una sapiente regia a base di inquadrature di scarpini, della palla in movimento e del venditore di hot dog nel terzo anello. Tuttavia l'amore per l'arte ha prevalso e con uno sforzo di liquidi e mezzi tecnici sovrumano, la produzione ha tirato fuori una serie di squadre composte da modelli poligonali identici replicati sette volte.

  • Wambas: un team di agilissimi quadrumani verdognoli. Dalle loro parti il verso della scimmia è la massima espressione di apprezzamento per un giocatore.
  • Rykers: sette gigantesse dal flusso potentissimo, come dimostra la perenne Sindrome apocalittica premestruale che le affligge.
  • Lighthings: la squadra del dottor Manatthan, vi milita il leggendario Warren, il giocatore più sopravvalutato dai tempi di David Beckham.
  • Xenons: un gruppo di lucertole incazzose dal flusso devastante, ma così potenti che...niente, è un fottuto cartone, per cui che importa, tanto gli Snow Kids li battono per contratto.
  • Shadows: funerei e scorretti, alimentano i loro poteri con lo smog, un flusso gassoso che consente di dribblare l'avversario passandogli attraverso, con disappunto di Sinedd e Mei che per motivi diversi preferiscono passarci sopra.

Stadi

Il maestoso Genesis Stadium.
  • Genesis Stadium. Una lastra di vetro sospesa nel nulla all'interno di una stazione spaziale. Battere gli angoli o le rimesse laterali qui equivale a morte certa. Verso la fine della prima stagione, D'jok e Sinedd vi si sfidano in un uno contro uno con la brutta copia di Duel of the Fates in sottofondo.
  • Stadio di Akillian. Un campo da hockey riciclato per l'occasione, che rimarrà impresso nella mente dello spettatore perché la scena in cui viene investito dalla glaciazione è ripetuta una cinquantina di volte solo nel corso della prima stagione.
  • Stadio dei Pirates. Lo stadio dei Pirates, squadra sprovvista di flusso, i cui membri per la vergogna giocano a volto coperto. È incastonato in un blocco di roccia mista, lo stesso materiale dei piedi dei giocatori.
  • La sfera. Il tempio del Netherball, sport estremo ispirato ai vecchi spot Nike, in cui ci si contende un pallone in uno spazio ristretto e irto di ostacoli, senza alcuna regola al di fuori della legge del più forte. Come giocare per strada durante un filone, però in computer grafica.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Zdenek Zeman è stato il primo allenatore degli Shadows, da cui essi hanno preso i tratti caratterizzanti quali l'aspetto fisico, la parlata biascicata e l'ossessione per il fumo.
  • Aarch, l'allenatore, ha la stessa voce di Nick di Beautiful. Questa notizia non può essere confermata per l'impossibilità di reperire qualcuno con sufficiente stomaco da guardarsi entrambe le serie.
  • Pur essendo di fantascienza, questa serie contiene meno assurdità calcistiche di Holly e Benji.

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