Autobus: differenze tra le versioni

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Il borsaiolo o borseggiatore è un individuo che si trova molte volte sopra l'autobus. In molti casi si tratta di ragazzini capricciosi che, non avendo ricevuto la paghetta settimanale dai genitori, decidono di derubare i passeggeri dell'autobus per comprare un nuovissimo e fighissimo cellulare. Altre volte, si tratta di ladri veri e propri (!) o di neo-ladri, ladri, cioè, che devono fare esperienza e che,quindi, preferiscono iniziare la loro carriera col derubare le vecchiette sopra l'autobus o,comunque, i passeggeri più rincoglioniti che non si accorgono di nulla. Che gesti ignobili!
Il borsaiolo o borseggiatore è un individuo che si trova molte volte sopra l'autobus. In molti casi si tratta di ragazzini capricciosi che, non avendo ricevuto la paghetta settimanale dai genitori, decidono di derubare i passeggeri dell'autobus per comprare un nuovissimo e fighissimo cellulare. Altre volte, si tratta di ladri veri e propri (!) o di neo-ladri, ladri, cioè, che devono fare esperienza e che,quindi, preferiscono iniziare la loro carriera col derubare le vecchiette sopra l'autobus o,comunque, i passeggeri più rincoglioniti che non si accorgono di nulla. Che gesti ignobili!


Talvolta il borseggitore, dopo aver individuato la sua vittima sul mezzo, la segue per brevi tratti, la tramortisce con il primo [[pene|arnese]] che gli capita in mano e ruba tutto quello che il poveretto tiene in quel momento, anima compresa. Questa tecnica può essere messa in atto direttamente sull'autobus, ma solo se è vuoto, c'è solamente qualche [[vecchio|vecchio]] rimbambito o un o più [[barbone|barboni]].
Talvolta il borseggitore, dopo aver individuato la sua vittima sul mezzo, la segue per brevi tratti, la tramortisce con il primo [[pene|arnese]] che gli capita in mano e ruba tutto quello che il poveretto tiene in quel momento, anima compresa. Questa tecnica può essere messa in atto direttamente sull'autobus, ma solo se è vuoto, c'è solamente qualche [[vecchio|vecchio]] rimbambito o uno o più [[barbone|barboni]].


=== Il [[controllore]] ===
=== Il [[controllore]] ===

Versione delle 11:41, 24 ott 2010

   La stessa cosa ma di più: Viaggiare in autobus.
« Ho perso l' autobus perché è arrivato in orario »
(Avvenimento straordinario realmente accaduto)
« Ecco il tram! »
(Tizio ignaro del suo destino, alla fermata dell'autobus; con davanti la scritta "BUS" per terra, di fianco un cartello con scritto "linee bus", assenza totale di rotaie, e un mezzo di dodici metri con ruote di gomma e la scritta "Bus n.12345" di fronte)
Un autobus diretto dove devi andare tu.

L'autobus è un mezzo creato dal Ministero dei trasporti e da un'associazione segreta tuttora di ignota identità, per consentire la veloce diffusione di virus in tutta Italia, per aumentare la mortalità e mantenere il livello della popolazione sotto controllo. La decisione di adottare questo mezzo per la propagazione delle malattie, fu presa in collaborazione con il Ministro dei trasporti Alex Bianchi dopo il 1629, in seguito allo sciopero indetto dai Sindacati dei ratti portatori di peste (che in quegli anni avevano contribuito alla diffusione della malattia) per il mancato rinnovamento del contratto di lavoro.

È risaputo come viaggiare in autobus sia una delle prime cause di morte in Italia, dopo MSN e la S.C.U.O.L.A., beninteso.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Autobus.


Descrizione

Questo mezzo è uno dei luoghi più luridi e fetidi del pianeta, è secondo soltanto al famoso cesso pubblico, poiché in quest’ultimo si sono verificati anche casi di contagio di malattie veneree e immunodeficienze. Prima di ogni corsa, l’autobus viene unto con grasso di topo di fogna putrefatto, sterco di emù e altre carogne simili, che formano quello strato sudicio giallo/opaco che riveste gran parte dell’ambiente. Vi si aggiunge anche, lo schifo presente nelle mani del 90% dei passeggeri, che hanno pensato bene in precedenza, di pulirsi con le dita le cavità nasali, e magari di farsi un giro con Federica in qualche bagno pubblico, senza neanche lontanamente pensare di lavarsi le mani.

È anche l'habitat preferito da molte creature, vediamone alcune:


Passeggeri

È opportuno e lecito descrivere i frequentatori abituali di questo mezzo di distruzione di massa che sono purtroppo costretti a farne uso, in mancanza di mezzi propri, anche se si riuscirà a fare solo qualche chilometro, dato che statisticamente il 30% delle volte l’autobus si guasta, costringendo i malcapitati passeggeri a proseguire per miglia a piedi, con 50 chili di zaino sulle spalle (se scolari), con 40°C all’ombra e rigorosamente in salita.


Il pazzo

Esempio di Pazza

Ce n'è uno quasi a ogni corsa. Il pazzo può essere di sesso maschile o femminile. Veste in modo originale e attenendosi agli stili dei più famosi stilisti, compreso il solito casco integrale, gli stivali, e la luridissima camicia di 8 taglie più grandi. Di solito viene incitato a inneggiare prestazioni dallo sfondo sessuale, come fare delle avance alle belle ragazze, molestarle o fare la lap-dance con i luridi pali, non contribuendo di certo a pulirli.

Nei casi il pazzo sia di sesso femminile, viene ignorato da tutti, dato che ognuno possiede un vago presentimento che, accidentalmente, quella schifosissima gonna possa scivolare da un momento all’altro mostrando all’umanità che ci sono cose più brutte di Bruno Vespa o della consorte del principe Carlo.

Il fetente

Il fetente non è altro che un agente al soldo dell’Organizzazione segreta per la Diffusione dei Virus, contribuisce alla propagazione di malattie, grazie al suo tanfo e al suo sudiciume. È di aspetto più squallido di una latrina del campo di concentramento di Auschwitz e puzza altrettanto, è riconoscibile dai 20 metri di distanza dall’insolito spazio vuoto attorno a esso, anche se l’autobus è pieno come una scatola di sardine: infatti studi scientifici ipotizzano che il suo tanfo non sia dovuto al suo quasi nullo senso della pulizia o alla sua pigrizia cronica che gli impedisce di fare qualsiasi gesto che non sia quello di respirare, di scaccolarsi o di tirare zaganelle ovunque ci sia abbastanza tempo e spazio per farlo, ma è una tattica per trovare sempre un posto e per non avere i soliti rompicoglioni che ti schiacciano i piedi. La tattica più usata dal Fetente è stata studiata dagli zoologi, e si può riassumere nelle seguenti fasi:

  1. Il fetente sale sul mezzo indisturbato e senza trovare intoppi di qualsiasi genere o di qualsiasi tipo, poiché è stato avvistato metri prima dai passeggeri che, pena la loro incolumità fisica, si sono allontanati dalle porte, accalcandosi dalla parte opposta, o come succede spesso ai più deboli di cuore, buttandosi dai finestrini all’urlo di “Viva l’Italia / Viva la figa”.
  2. Il fetente localizza il passeggero più malaticcio, vecchio, rinsecchito, rincoglionito, in pratica il più debole tra quelli seduti, e vi si piazza di fianco e qui comincia la tattica della Terra Bruciata, usata anche nelle guerre, come per esempio i Russi che bruciarono i granai togliendo i viveri agli invasori Francesi, con la differenza che il Fetente toglie l’aria alla vittima, che è peggio.

La vittima dopo aver tentato invano di resistere con un apnea degna di Umberto Pelizzari si allontana sconfitto, molte volte con gravi menomazioni celebrali dovute alla puzza e alla mancanza di ossigeno.

  1. Il fetente vittorioso si siede al posto della vittima, che morirà più tardi a causa delle gravi menomazioni e radiazioni emanate dal suo alito. Il fetente viaggia l’80% delle volte senza biglietto, sfruttando la sua limitata capacità di comunicare dovuta al suo potente alito, facendo scappare prima ancora dell’avvicinamento il controllore di turno. Il restante 20% delle volte il biglietto ha un aspetto simile a un foglio usato di carta igienica, dovuto forse al fatto che è stato usato proprio a quello scopo.

Lo studente

Lo studente è il passeggero più abituale e facile da incontrare sull’autobus, si può dividere in studente elementare, superiore e liceale. Lo studente delle elementari (conosciuto anche come bimbominkia) è il più bordellaro e mette a dura prova i nervi degli studenti superiori e liceali oltre che degli altri passeggeri e del conducente, sfiorando molte volte il tentativo di assassinio. Porta una cartella contenente blocchi di piombo e iridio, ha sempre e costantemente gli auricolari, anche spenti, non fa niente, l’importante è essere faschion (e anche un po' ricchione). Lo studente elementare non sa coordinare i propri movimenti, per il fatto che è troppo idiota per capire che gli conviene posare quella cazzo di cartella da 90kg a terra, che tanto non se la fotte nessuno, e anche perché è rincoglionito dalla musica ad alto volume del suo iPod o cellulare da 500 euro, quindi pesta SEMPRE i piedi degli altri passeggeri, costringendoli a emettere strazianti grida o strappandogli qualche bestemmia e/o minaccia di morte. Lo studente Superiore o Liceale è troppo incazzato e stanco della sua vita per muoversi, porta una cartella imbottita di cotone per darle un po' di volume oppure un quadernino e una penna nella tasca destra dei jeans. Il 2% degli studenti compra il biglietto (senza timbrarlo, ovviamente) o ha l’abbonamento, il 70% fornisce dati falsi, il 20% sfrutta la manopola rossa di emergenza accanto alla porta per scappare nei momenti di pericolo-controllore, il restante 8% simula malanni, svenimenti, crisi mistiche o morte.

La pettegola

La pettegola è nel 85% delle volte di sesso femminile, e nel 15% è gay. Questo passeggero abituale ignora spudoratamente il cartello “NON PARLARE AL CONDUCENTE” e intrattiene un discorso con l’autista, nel vano tentativo di portarselo a letto (anche se è brutto non fa niente, l’importante è che sia un autista).

Se il conducente è fortunato quindi la pettegola è un’attraente donzella e ne asseconda i suoi interessi intrattenendola con diverse manifestazioni della sua smisurata cultura. Se la pettegola è di sesso femminile solamente nell’atteggiamento (più esplicitamente è ghaio), il conducente durante la conversazione fa dei velati sfottò e osservazioni umoristiche sulle dimensioni del suo pisello, tutto con la delicatezza di uno scaricatore di porto.

Se la pettegola è una vecchia barbuta, l’autista, disperato e rincoglionito dalla puzza di muffa, beve litri e litri di vodka o altri forti alcolici, per aiutarsi a dimenticare e a sopportare il supplizio, causando altri inconvenienti ai passeggeri

L'anziano rompicoglioni

Altra immancabile figura in ogni autobus che si rispetti. Appena entrato, individua immediatamente l'adolescente più vicino che occupa un posto a sedere; si dirige furioso verso di lui, ignorando le decine di posti liberi ai lati del mezzo, e chiede arrogantemente che gli sia ceduto il posto. All'accenno della minima protesta, inizia a inveire contro il giovane, dandogli dell'irrispettoso, come se fosse possibile pretendere che egli debba muoversi faticosamente su un autobus in moto, dopo tutta quella strada dall'entrata per sedersi, senza che un giovane in forze gli ceda il posto. A quel punto il giovane si alza, si sposta di un metro sul sedile davanti, e invita l'anziano a sedersi, che sceglierà comunque il posto più vicino all'uscita. Al momento di scendere, l'anziano si farà largo fra la folla spingendo malamente chiunque gli si pari davanti, dando del maleducato, nonché criminale, a chiunque provi a entrare dall'uscita (scelta spesso dettata dal bisogno, quando la gente si sofferma e comprime alle entrate, per la legge d'idiozia della massa), e scambiandosi coi malcapitati abituali inviti ad andare qui prima di scendere.

Il maniaco

Il maniaco, molte volte si tratta di individui di sesso maschile o lesbiche in cerca d'avventure, è un passeggero che non può mancare sopra l'autobus. Veste solitamente normale per non farsi riconoscere, viaggia senza biglietto, gira tra un autobus e l'altro (perché tanto non deve andare da nessuna parte) e si piazza vicino l'entrata o l'uscita, cercando di intravedere qualche culo da toccare o qualche minorenne da molestare. Molte volte si tratta anche di vecchichenonhannouncazzodafare.

Il borsaiolo o borseggiatore

Il borsaiolo o borseggiatore è un individuo che si trova molte volte sopra l'autobus. In molti casi si tratta di ragazzini capricciosi che, non avendo ricevuto la paghetta settimanale dai genitori, decidono di derubare i passeggeri dell'autobus per comprare un nuovissimo e fighissimo cellulare. Altre volte, si tratta di ladri veri e propri (!) o di neo-ladri, ladri, cioè, che devono fare esperienza e che,quindi, preferiscono iniziare la loro carriera col derubare le vecchiette sopra l'autobus o,comunque, i passeggeri più rincoglioniti che non si accorgono di nulla. Che gesti ignobili!

Talvolta il borseggitore, dopo aver individuato la sua vittima sul mezzo, la segue per brevi tratti, la tramortisce con il primo arnese che gli capita in mano e ruba tutto quello che il poveretto tiene in quel momento, anima compresa. Questa tecnica può essere messa in atto direttamente sull'autobus, ma solo se è vuoto, c'è solamente qualche vecchio rimbambito o uno o più barboni.

Il controllore

Avvistamenti dei controllori sul territorio nazionale

Il controllore è diffuso solamente al Nord Italia. Al Sud non ne è mai stato avvistato uno, tanto che intorno alla sua figura si narrano leggende che si perdono nella storia; le apparizioni di questo semi-dio sono più rare di quelle della Madonna di Fatima. Solo 10 persone su 100.000 vantano di averlo visto, anche se 5 di queste persone erano strafatte, 3 erano ubriache e le restanti due erano cieche e pure sordo-mute.

Rarissimo avvistamento. Notare la mancanza di capelli, indice di frustrazione, e l'orgasmo raggiunto dal controllore mentre dà la multa.

Voci correlate